Venerdì 29 aprile, presso la Casa Torre, si è tenuta la serata informativa organizzata dal Comune di Poschiavo riguardante gli oggetti in votazione il prossimo 15 maggio. La popolazione sarà chiamata ad esprimersi su due concessioni per la Val Pednal, una a favore di un impianto di irrigazione e l’altra invece per una centralina idroelettrica. Scopo dell’incontro era quello di informare la popolazione riguardo ai due progetti e offrire la possibilità di porre domande e dare luogo a una discussione. La serata è stata aperta dal Podestà Giovanni Jochum, che ha introdotto brevemente i due progetti e ha poi passato la parola a due altri relatori coinvolti direttamente nello sviluppo dei progetti, che hanno separatamente illustrato le due proposte.
Impianto di irrigazione
Il progetto per l’impianto di irrigazione è stato presentato da Carlo Mengotti, presidente della Soprastanza del Consorzio di Bonifica Fondiaria (CBF). La votazione concerne la concessione per il prelievo di 93l/s delle acque della Val Pednal che saranno usate per irrigare le colture del fondovalle (settori 5 e 6).
Sebbene costruzioni tradizionali presenti sul territorio testimonino che l’irrigazione è una pratica antica, la necessità di un impianto per l’irrigazione è diventata evidente soprattutto con i cambiamenti climatici e i periodi di siccità sempre più frequenti. Poter irrigare le colture permetterebbe di garantire un raccolto costante, specialmente per quanto riguarda i foraggi. Inoltre, sarebbe più facile garantire una maggiore diversificazione agricola, contribuendo così a implementare la biodiversità. Avere un impianto a norma permetterebbe infine di sostituire quelli presenti non in regola. Tutto ciò non gioverebbe unicamente ai contadini, ma avrebbe un impatto positivo sul paesaggio e di conseguenza ne trarrebbe vantaggio anche il turismo. Inoltre, le ricadute economiche positive sul settore agricolo andrebbero a rafforzare indirettamente tutta l’economia.
L’idea di un tale impianto nasceva già nel 1961, pochi anni dopo la fondazione del CBF. Il progetto generale prevedeva la costruzione di più di 120 km di strade agricole, rassodamenti e prosciugamenti di terreni così come un impianto di irrigazione per il fondovalle. Gli altri progetti sono stati portati a termine nel corso degli anni e l’impianto di irrigazione rappresenta l’ultimo tassello dell’opera di bonifica. Rilanciato nel 2005 dopo annate particolarmente scarse di precipitazioni, il progetto per l’impianto di irrigazione ha subito una battuta d’arresto a causa del progetto Lagobianco e alla delimitazione dello spazio riservato alle acque. I lavori sono poi stati ripresi nel 2012 e nel 2020 il progetto è stato accettato e autorizzato dall’Ufficio Federale dell’Agricoltura (UFAG) e dall’Ufficio cantonale per l’Agricoltura e la Geoinformazione (UAG). Nel 2020 però l’inizio dei lavori è stato nuovamente bloccato in seguito alla possibile integrazione del progetto riguardante la centralina idroelettrica. Si è quindi giunti alla proposta in parallelo dei due progetti, in modo da sfruttare le sinergie e garantire il coordinamento dei lavori. Entrambi i progetti però potranno essere portati a termine indipendentemente l’uno dall’altro, nel caso uno dei due non dovesse ottenere l’approvazione. Se l’esito della votazione dovesse essere positivo, il CBF provvederà all’esposizione pubblica del progetto e dopo l’evasione della procedura per le opposizioni, si potrà dare il via ai lavori.
Per quanto riguarda il lato finanziario, il progetto ha un costo di CHF 7.9 Mio. Il 63% di essi sarà coperto da sussidi cantonali (2.48 Mio) e federali (2.54 Mio). Il Comune di Poschiavo contribuirà con un credito di CHF 589’000 previsto dalla legge comunale sul promovimento delle opere pubbliche e inoltre con un credito aggiuntivo a fondo perso di CHF 650’000, concesso all’unanimità dalla Giunta Comunale. Il CBF contribuirà con la copertura del 2% dei costi tramite fondi propri, mentre altri CHF 600’000 (8%) saranno coperti da terzi fuori valle. I costi residui di CHF 900’000 (11%) saranno ripartiti per ¾ ai coltivatori e ¼ ai proprietari dei terreni. Tramite la richiesta di un credito agricolo rimborsabile in 15-20 anni, questi costi dovrebbero poter essere suddivisi in annualità facilmente sopportabili per i coltivatori.
I costi di gestione, costituiti dai costi di manutenzione e di amministrazione dell’impianto, dovranno essere invece sostenuti integralmente dai coltivatori. Sulla base di esperienze fatte con impianti simili essi dovrebbero ammontare all’incirca a CHF 100-150/ha all’anno di terreno irrigato.
Mengotti ha infine invitato la popolazione a sostenere il progetto in votazione, ribadendo che le risorse prime della Valposchiavo sono poche e quindi devono essere sfruttate in modo ottimale a favore dell’agricoltura, del turismo, dell’ambiente e dell’economia locale. La realizzazione del progetto di irrigazione offre un’opportunità in questo senso.
Progetto Centralina Val Pednal
La seconda parte della serata riguardava invece la concessione per lo sfruttamento idroelettrico delle acque della Val Pednal, a favore della società Centralina Idroelettrica Val Pednal Poschiavo SA (CIVP). Il progetto è stato presentato da Hans-Peter Stöckl della EIC Partners AG, responsabile del progetto per la Centralina Val Pednal. Stöckl ha aperto la sua presentazione definendo l’impianto idrico Val Pednal come un progetto sostenibile ed economico. Infatti, la centralina sarà in grado di produrre l’elettricità necessaria a soddisfare il bisogno di 1400 case monofamiliari o di 5600 persone (7.3 GWh di produzione media di energia annua) e la corrente prodotta sarà immessa direttamente nella rete comunale. L’impatto ambientale sarà minimo in quanto il progetto occuperà una superficie inferiore ai 400 m2 e l’osservanza dei deflussi minimi garantirà la conservazione dell’ecologia del fiume. Sono però previste lievi perdite quantitative della fauna acquatica (ca. 3 kg/anno) che saranno compensate con una tantum di ca. CHF 18’000 a favore della tutela del patrimonio ittico della Valposchiavo. Inoltre, un progetto di compensazione prevede la rivitalizzazione della riva orografica destra al Clef dopo la presa d’acqua, gli interventi in tal senso ammonteranno all’incirca a CHF 100 000. Altro aspetto importante per questo progetto è la possibilità di sfruttare le acque due volte: una per generare elettricità e poi per l’irrigazione di 112 ha di terreni agricoli.
Per quanto riguarda lato tecnico, la presa dell’acqua si situerà a 1491 m.s.l.m. presso la località Clef. Passando per Urgnasch e Tessa le tubazioni, per la maggior parte del percorso interrate, arriveranno poi alla centralina, situata a Sotmoti a quota 1000 m.s.l.m., sfruttando così un dislivello di ca. 500 m. L’edificio della centralina sarà architettonicamente integrato nell’ambiente circostante, il progetto è stato affidato a un architetto locale.
Richiesta è la concessione per lo sfruttamento massimo di 500 l/s, mentre sarà garantita una quantità d’acqua residuale di almeno 80 l/s. La società dovrà pagare al Comune una tassa di concessione di CHF 3’649 con l’entrata in vigore della stessa. Con la messa in funzione della centralina, la CIVP dovrà versare un canone d’acqua comunale annuo di CHF 4’561. Tale canone è il massimo previsto dalla legge e la stessa cifra dovrà essere versata al Cantone. La concessione avrà una durata di 60 anni e alla scadenza la riversione sarà completamente a favore del Comune di Poschiavo.
Il costo dell’impianto ammonta all’incirca a CHF 9.3 Mio e una parte dei costi sarà coperta da sovvenzioni federali e cantonali. Stöckl ha ribadito la volontà di collaborare con le aziende locali per la realizzazione dell’impianto, a condizioni che ci siano offerte competitive. Inoltre, i diritti di terzi, come per esempio di Repower, sono rispettati.
In seguito, è stato illustrato l’accordo con il Comune. Unici azionisti della società CIVP saranno la EICVP (affiliata alla EIC Partners AG) e il Comune di Poschiavo. Quest’ultimo riceverà il 10% del capitale azionario a titolo gratuito prima dell’inizio dei lavori. Nei cinque anni seguenti il Comune avrà la possibilità di acquistare azioni fino a raggiungere il 51% della quota sociale, arrivando così alla maggioranza. Con questo accordo il Comune ha la possibilità di valutare l’andamento economico della CIVP e decidere di conseguenza se partecipare alla società senza doversi assumere per forza il rischio imprenditoriale.
In caso di esito positivo alla votazione comunale, nell’autunno del 2023 il progetto sarà sottoposto all’approvazione da parte del Cantone dei Grigioni. L’inizio dei lavori è previsto nella primavera del 2024 e nell’autunno del 2025 la Centralina Val Pednal dovrebbe poter entrare in funzione.
La parola è infine passata nuovamente al Podestà, che a nome del Consiglio Comunale ha ribadito il sostegno da parte del Comune ai due progetti e ha invitato la popolazione a sostenere i due oggetti in votazione. I partecipanti hanno poi avuto modo di proseguire bilateralmente la discussione con i relatori e le autorità davanti all’aperitivo allestito per l’occasione.