Rinnovo del Gran Consiglio: intervista ai candidati valposchiavini dell’UDC

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In vista del rinnovo del Gran Consiglio retico del prossimo 15 maggio, il primo secondo il sistema (bi)proporzionale, Il Bernina propone ai propri lettori una serie di interviste ai candidati valposchiavini. Oggi è il turno dell’UDC.

Gabriela Menghini-Inauen (Poschiavo)

La nomina di un rappresentante UDC, per una questione di distribuzione di seggi in base al proporzionale, potrebbe negare al podestà la sua presenza a Coira: potrebbe essere un fatto controproducente per la politica del comune di Poschiavo?

Idealmente il Gran Consiglio dovrebbe essere composto da deputati che fanno parte di organi comunali esecutivi o legislativi perché sono poi queste autorità che devono rappresentare o difendere al meglio le esigenze dei loro circoli. Per il circolo di Poschiavo ci sono alcuni candidati che adempiono a questa premessa.

L’impegno in Giunta è stato fondamentale per pensare a una candidatura per il Gran Consiglio? 

Durante gli ultimi 15 anni di impegno nella politica locale ho imparato a conoscere molto bene le realtà del mio comune e le sue esigenze. Ritengo che questa esperienza e le conoscenze acquisite durante il mio percorso politico mi permettono di poter dare un valido contributo e di poter rappresentare in maniera mirata gli interessi del comune nel parlamento cantonale. Inoltre, grazie alla mia esperienza di Gran Consigliera supplente, durante gli ultimi quattro anni, ho già potuto farmi una buona idea di come viene svolto il lavoro in Gran Consiglio.

Sei l’unica donna tra i candidati della Valposchiavo: cosa pensi di questa disparità numerica di genere? 

Ritengo che le elezioni al Gran Consiglio siano un‘ottima opportunità per le donne a candidarsi. Il 30% delle candidature è femminile e mi sembra un buon risultato. A livello di circolo sarebbe certamente stata una soddisfazione avere più candidature femminili, considerando anche i 50 anni di suffragio femminile. L‘UDC ha cercato di dare il suo contributo, presentando una candidatura mista.

Quali sono le risposte alla mancanza di alunni della Scuola Professionale, alla penuria di apprendisti e alla mancanza di lavoratori in diversi settori?

La mancanza di apprendisti è un fenomeno a livello svizzero ed è, tra l‘altro, legato allo sviluppo demografico. Nel vicino futuro, ci si aspetta un’inversione di tendenza. Un altro motivo che invece accentua questa penuria è da ricondurre all’accademizzazione del nostro sistema di formazione. Questa è una tendenza molto critica, specialmente per le regioni periferiche, ma anche perché ne risulta una penuria di manodopera qualificata con orientamento alla pratica. E‘ necessario un intervento politico mirato affinché il nostro sistema duale di formazione, riconosciuto e invidiato in tutto il mondo, venga rafforzato ed ampliato. A livello locale, una delle iniziative importanti è sicuramente la manifestazione con la presentazione delle aziende formatrici che si svolge a cadenza regolare e per la quale mi impegno personalmente già da tanti anni. L’evento è una buona piattaforma per un incontro tra aziende formatrici ed allievi assieme ai loro genitori. A livello cantonale, nel caso fossi eletta in Gran Consiglio, il mio obiettivo è di inoltrare un atto parlamentare al Governo per un approfondimento sulle possibilità per la promozione della formazione professionale nel Cantone dei Grigioni, ma soprattutto nelle regioni periferiche. In concreto, ci vorrebbe una legge che preveda degli incentivi per le aziende formatrici come per esempio sgravi fiscali per l‘impegno nella formazione professionale oppure la semplificazione delle procedure rispettivamente della burocrazia a carico delle aziende legata a questo ambito.

Orlando Crameri (Poschiavo)

Personalmente, quanto credi ad una possibile elezione?

Fare previsioni con un nuovo sistema elettorale è alquanto difficile e incerto; quale aspirante al consiglio scolastico ho raccolto diversi voti, in entrambe le elezioni, adesso è tutta un’altra partita e sono curioso di vedere cosa uscirà dalle urne.

Quali sono le più importanti questioni che riguardano Poschiavo da portare sul tavolo cantonale? 

Da una parte dobbiamo valorizzare maggiormente le nostre principali risorse, l’acqua, il turismo, il legno, i marchi di qualità… dall’altra parte migliorare sensibilmente la sicurezza stradale regionale, implementare o almeno mantenere gli standard attuali.

Cosa pensi di poter offrire in più rispetto ad altri candidati? 

Chi mi conosce lo sa! La risposta uscirà dalle urne!

Qual è il possibile rimedio verso lo spopolamento della Valposchiavo?

Avere una strategia regionale anche a livello di scuola professionale, agevolare i datori di lavoro per assunzioni di operai indigeni con ulteriori sgravi fiscali, ripartire meglio i posti cantonali alle periferie, il telelavoro insegna, parlare con i giovani e capire le loro esigenze!

Pietro Della Cà (Brusio)

Come Gran consigliere in carica godi di un certo vantaggio elettorale. Peserà di più questo fatto o il fatto che il tuo nuovo rivale è sindaco da molto tempo?

Rispondo con un detto che circola in politica da molto tempo: I “competenti” in politica vanno anche bene. Ma a piccole dosi. Molto piccole.

Che bilancio fai del tuo incarico quale granconsigliere in quest’ultima legislatura?

Prima di tutto, ho accumulato una dose di competenze importante come membro della Commissione Ambiente-Traffico-Energia avendo “premasticato” ben cinque importanti messaggi del Governo poi passati al vaglio del Gran consiglio: Legge sulla pianificazione territoriale del Cantone dei Grigioni / Green Deal per i Grigioni / Revisione parziale della legge sull’energia / Strategia idroelettrica del Canton Grigioni. La mia appartenenza a questa importante Commissione mi ha aiutato molto anche come Consigliere Comunale in trattative per l’importante progetto futuro sulle acque reflue.
Aggiungo a quanto sopra, come primo firmatario, di aver inoltrato a mano del Governo: cinque interrogazioni per l’ora delle domande, un’interpellanza e due incarichi. Tutti atti parlamentari riferiti ad infrastrutture viarie situate principalmente sul territorio del comune di Brusio e parte anche su quello di Poschiavo. Per la Sessione di giugno 2022 ho in “incubatrice” un nuovo atto parlamentare inerente alla nostra madrelingua.

Affronterebbe un eventuale nuovo incarico con finalità o aspettative diverse?

Sicuramente, in quanto “vaccinato”, è pensabile che si possano aprire prospettive diverse grazie alle competenze accumulate.

Quale pensi sia la migliore soluzione in tema sanitario per Brusio? Il Comune dovrebbe muoversi verso un ambulatorio satellite, e se sì come?

Faccio parte del Gruppo di lavoro incaricato dal Consiglio Comunale di Brusio per valutare la fattibilità del Centro Medico Satellite Brusio su precise indicazioni del CSVP e mi fermo qui, visto che la domanda esce dal seminato.