Rinnovo del Gran Consiglio: intervista ai candidati valposchiavini dell’AdC

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In vista del rinnovo del Gran Consiglio retico del prossimo 15 maggio, il primo secondo il sistema (bi)proporzionale, Il Bernina propone ai propri lettori una serie di interviste ai candidati valposchiavini. Oggi è il turno dell’Alleanza del Centro.

Gianluca Balzarolo (Poschiavo)

Che qualità credi debba avere chi si candida per il Gran Consiglio? Cosa ti ha fatto dire “mi candido”?

Penso che la qualità più importante sia la capacità di percepire nella popolazione i problemi che più preoccupano. Inoltre, bisogna essere in grado di creare alleanze importanti, utili al momento di difendere gli interessi del nostro Comune o della nostra Regione. Mi ritengo una persona aperta al dialogo e sempre alla ricerca di soluzioni pragmatiche evitando inutile burocrazia. Gestisco una piccola azienda e con l’esperienza acquisita in vari ambiti durante gli anni, mi ritengo pronto a difendere gli interessi della nostra Valle.

Da poco sei entrato nel mondo della politica. In genere, prima di presentarsi per un seggio a Coira era consuetudine profilarsi in Giunta o nel Consiglio comunale. Come giustifichi la tua scelta?

Da sempre seguo la politica a tutti i livelli. Fare la “gavetta” a livello locale sarebbe sicuramente utile, comunque questa non è una regola scritta. Abbiamo altri esempi di personalità che hanno cominciato la propria carriera politica a livello cantonale. L’importante è sentirsi pronti al momento giusto e gettarsi nella mischia pieni d’entusiasmo  credendo in ciò che si fa.   

Qual è il possibile rimedio verso lo spopolamento della Valposchiavo?

La bacchetta magica purtroppo non esiste. Sono dell’opinione che il futuro di Poschiavo sia nelle nostre mani. Il nostro spirito pionieristico e innovativo ci ha sempre portato a trovare idee e soluzioni vincenti. Dovremo lottare per mantenere più servizi di base possibili, per esempio nella sanità o nell’istruzione, garantire una rete di strade sicure per il trasporto privato e creare collegamenti veloci e al passo con i tempi nel trasporto pubblico.

In quali temi si deve cercare un maggiore dialogo transfrontaliero? 

La collaborazione in ambito turistico sarebbe da incentivare. Un tema delicato che però secondo me porterebbe dei vantaggi. Durante la primavera o il tardo autunno la Valtellina potrebbe essere complementare alla nostra offerta turistica. In ambito imprenditoriale non possiamo negare l’importanza delle forze lavorative frontaliere e se restiamo in ambito professionale non va dimenticata la nostra Scuola professionale che attualmente insegna il mestiere a diversi giovani valtellinesi.   

Michel Castelli (Poschiavo)

Quali sono le tematiche che più ti interessano?

Sulla base delle mie esperienze professionali e politiche ho una certa affinità con i temi che ruotano intorno all’energia e la pianificazione del territorio. Nei prossimi anni il Gran Consiglio si chinerà ripetutamente sulla questione della futura politica energetica del Cantone, elaborando le basi legali che saranno di fondamentale importanza anche per le prossime generazioni. Quale granconsigliere mi piacerebbe partecipare attivamente a questo lavoro parlamentare. Lo stesso discorso vale anche per la politica circa la pianificazione del territorio, la quale richiederà soprattutto delle decisioni politiche volte ad incentivare uno sviluppo economico sostenibile del Cantone, senza per tanto privare le zone periferiche delle loro possibilità di crescita e sviluppo.

Se, in ragione ad un calcolo del proporzionale a livello cantonale, entrambi i seggi dovessero andare all’AdC, uno di voi due, fra te e Balzarolo, sarebbe disposto a cedere il posto al Podestà per garantire continuità e rappresentanza comunale in granconsiglio?

Premesso che legalmente la cessione di seggi non è possibile e, inoltre, non mi permetto di rispondere per il mio compagno di lista, la domanda rimane interessante sotto il profilo di fanta-politica. Anche se fosse possibile cedere il seggio a una persona non eletta, sono convinto che non lo farei, poiché il mio profondo rispetto per la democrazia e le istituzioni non me lo permette. Le regole del gioco sono state stabilite dal popolo e di conseguenza, l’esito delle elezioni è sempre da rispettare, indipendentemente da presunti interessi privati e/o collettivi che secondo i diversi punti di vista, sono più o meno rilevanti. 

Cosa pensi di poter offrire in più rispetto ad altri candidati? 

Non offro niente di più. La popolazione ha la possibilità di scegliere tra diversi profili molto interessanti. Io metto in campo le conoscenze professionali e politiche di un avvocato e notaio cinquantenne, padre di famiglia con due figli, che da vent’anni ha la fortuna di vivere a Prada e che in passato ha avuto il piacere e l’onore di rivestire diverse cariche pubbliche come presidente della Commissione edilizia del Comune di Poschiavo, presidente del Consiglio di fondazione della Fondazione Ospedale San Sisto, Presidente del Circolo di Poschiavo e consigliere della Giunta comunale di Poschiavo. Se la popolazione ritiene che il mio profilo sia una buona base per rappresentare degnamente Poschiavo in Gran Consiglio, accetterò con grande motivazione e il dovuto rispetto questa nuova sfida.

Quali sono le risposte alla mancanza di alunni della Scuola Professionale, alla penuria di apprendisti e alla mancanza di lavoratori in diversi settori? Si deve guardare oltrefrontiera in modo più articolato? 

Sono un fautore del sistema duale che ritengo il miglior sistema formativo per preparare i nostri giovani al mondo del lavoro. Il giusto rapporto tra pratica e teoria è la base solida per un futuro successo professionale. Constato dunque con rammarico che per tanti mestieri è diventato difficile reperire degli apprendisti motivati. A livello cantonale, il capodipartimento Jon Domenic Parolini da anni sostiene attivamente una formazione professionale decentralizzata. Ritengo dunque che la partita sia tutta da giocare a livello regionale. La sfida, dal mio punto di vista, sta nel dimostrare alla popolazione che la Scuola Professionale di Poschiavo adempie agli standard di qualità richiesti. Soltanto se la popolazione si identifica con la Scuola Professionale di Poschiavo, rispettivamente è disposta ad affidare la formazione dei propri giovani alla Scuola Professionale di Poschiavo, quest’ultima ha un motivo d’essere a medio e lungo termine.

Luca Fanconi (Brusio)

La tua presenza a sorpresa nella lista dell’AdC ha il solo scopo di raccogliere alcuni voti per il partito o in questo momento stai progettando una carriera politica?

Ho sempre coltivato un forte interesse per la politica e da sempre sono dell’opinione che una politica stabile e sostenibile si basa sul consenso e sul dialogo aperto. Candidarmi per l’Alleanza del Centro unisce quindi due mie convinzioni molto forti: l’importanza di una politica diretta alle soluzioni e l’importanza della partecipazione attiva dei giovani nella politica cantonale. In questo senso sono molto grato di poter essere presente nella lista AdC e di poter difendere i valori che ritengo essenziali per la nostra società.

Questo sistema elettorale rende tutto più incerto: l’Alleanza del Centro rischia di restare senza alcun rappresentante valposchiavino a livello cantonale?

Il nuovo sistema biproporzionale aumenta l’importanza delle liste, alle quali noi candidati apparteniamo. Oltre a votare le personalità, che trovo tuttavia importante, gli elettori dovranno essere consapevoli del fatto che il proprio voto andrà ad aiutare in prima linea i partiti. Sono convinto che una politica basata su solidarietà, responsabilità e rispetto, come la propone l’Alleanza del Centro, sia nel senso di molti valposchiavini. Ringrazio tutti quelli che il 15 maggio sceglieranno di sostenere una rappresentanza a Coira che si batte per questi valori.

Che cosa pensi della situazione di Viano e della sua strada; come si potrebbe risolvere la questione? 

La situazione riguardante la strada di Viano è già da tempo un tema ampiamente discusso. La priorità dev’essere la sicurezza per gli abitanti di Viano che dipendono da una connessione affidabile. È assolutamente necessaria una buona collaborazione del cantone con il Comune di Brusio, in modo da agire coerentemente di fronte ad un problema di sicurezza. Una possibile soluzione si potrebbe trovare con una funivia, e la riduzione del traffico automobilistico ad un minimo. Sarebbe a mio parere una soluzione sostenibile che meriterebbe il sostegno del cantone.

Quale pensi sia la migliore soluzione in tema sanitario per Brusio? Il Comune dovrebbe muoversi verso un ambulatorio satellite, e se sì come? 

È innanzitutto centrale che la Valposchiavo disponga di un buon servizio sanitario di base. L’obiettivo dev’essere di poter offrire i maggiori servizi possibili alla nostra popolazione il più vicino possibile. Si tratta di una premessa fondamentale per la nostra qualità di vita. Questo significa anche andare con i tempi ed essere coscienti dello sviluppo demografico nella nostra valle. Un progetto come quello del centro medico può secondo me offrire una soluzione seria per l’intera regione. In questo contesto, un ambulatorio satellite potrebbe essere una buona offerta per il nostro comune, premesso che le prestazioni offerte possano essere sostenute di propria forza e quindi coperte dalle assicurazioni.