Il governo grigionese è pronto a introdurre il diritto di voto e di elezione ai sedicenni per le questioni comunali e cantonali. Nonostante un certo scetticismo, riconosce l’ampio sostegno al tema in Gran Consiglio e si dice disposto a sottoporre al Parlamento una modifica della Costituzione cantonale che preveda questa possibilità.
Una richiesta in tal senso – firmata da 75 granconsiglieri di tutti gli schieramenti su 120 – è stata presentata in parlamento a febbraio.
Nella sua risposta, l’Esecutivo ricorda che due interventi parlamentari in questo senso sono già stati respinti dal Gran Consiglio nel 2007 e nel 2009, mentre il Governo ha bocciato nel 2016 e nel 2019 due richieste formulate dalle sessioni dei giovani.
Da allora la situazione di partenza non è cambiata in modo sostanziale, secondo il Governo. Quest’ultimo valuta ancora come non del tutto priva di problemi l’età di voto a 16 anni, poiché in questo modo la maggiore età civica divergerebbe da quella politica. Inoltre verrebbe creata una soglia di età diversa per il diritto di elezione attivo e per quello passivo.
D’altro lato nei Grigioni il sostegno politico per la questione è aumentato negli ultimi anni, riconosce l’Esecutivo, che ha pertanto deciso un’apertura sulla questione.
ATS
