sConfini, rassegna sul contrabbando: “Esperienza da ripetere”

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La prima edizione della rassegna dedicata al contrabbando – sConfini – chiusasi domenica 8 maggio con la passeggiata sul sentiero del contrabbando da Viano a Baruffini, ha riscosso un ottimo successo. I singoli eventi evocativi e culturali, che si sono protratti sull’arco di una settimana, sono stati frequentati da un pubblico molto interessato e particolarmente coinvolto dalle vicissitudini di questo fenomeno.

Tra gli organizzatori della rassegna, iniziata il 30 aprile con la passeggiata “Asini con le bricolle”, un’avventurosa escursione a dorso d’asino, c’è anche la Casa Besta: “L’idea di organizzare una rassegna sul contrabbando – afferma Piero Pola, presidente della commissione – è giunta da Valposchiavo Turismo, la quale mi ha esposto il progetto in qualità di Presidente del Centro culturale. Ho colto il proposito con entusiasmo e ci siamo subito messi all’opera”.

Una rassegna, quella dedicata al contrabbando, organizzata a testimonianza di un avvenimento che, seppur controverso e non sempre percepito allo stesso modo al di qua e al di là del confine, merita di essere ricordato in quanto parte integrante degli scambi fra due popoli che vanno ben oltre le conosciute operazioni commerciali.

Il contrabbando è stato uno spaccato di società, un contenitore di storie, incontri, drammi e sentimenti che formano oggi un aggregato culturale che non possiamo permetterci vada dimenticato e, proprio nel contribuire a far vivere il ricordo, si è pensato ad una rassegna culturale che, a periodi regolari, ci aiuti a mantenerne intatta la memoria.

La settimana del contrabbando è andata in scena grazie all’impegno e alla collaborazione tra diversi partner al di qua e al di là del confine: il Comune di Brusio con il Centro culturale Casa Besta, Valposchiavo Turismo, l’assessorato alla cultura e allo sviluppo turistico del Comune di Tirano e il Consorzio turistico media valle.

“L’esperienza – afferma Piero Pola – è sicuramente da ripetere. Forse non a cadenza annuale, ma la rassegna va proposta a ritmi regolari, per esempio ogni due anni. C’è tanta interessante materia da proporre in una simile rassegna e ho percepito un forte gradimento da parte di tutti coloro che hanno partecipato. Il ricordo del contrabbando – conclude – va coltivato quale parte integrante della nostra storia”.

Marco Travaglia
Caporedattore e membro della Direzione