Nome quasi dimenticato della letteratura italiana del novecento. Parise è capace di usare molti registri, qui è la grottesca vicenda di un impiegato che diventa strumento del padrone e lo accontenta per goni cosa, fino alla sottomissione assoluta. È il contraltare della letteratura industriale impegnata di quei decenni.
Incipit: “Questo è il mio primo giorno nella grande città dove ho trovato lavoro.”