Casa Console, parla il nuovo direttore Moreno Raselli

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Moreno Raselli succede a Guido Lardi alla direzione del Museo d’Arte Casa Console. Un passaggio di consegne importante. Il Bernina ha voluto intervistare il nuovo direttore per capirne le mosse all’inizio di un ciclo nuovo.

Come mai hai deciso di candidarti? 
Per vari motivi, ad iniziare dal fascino che esercita su di me la cultura. Osservare e ascoltare ciò che gli artisti sono in grado di sviluppare è per me da sempre motivo di grande appagamento. In questo senso Casa Console, con il suo variegato ventaglio di proposte comprendente la collezione stabile, le mostre temporanee, i corsi di pittura e per finire un programma di concerti di qualità ha richiamato subito la mia attenzione. A ciò si aggiunge il fatto che da quarant’anni a questa parte promuovo cultura in valle. Eccettuato il periodo in cui ho lavorato come animatore culturale della PGI l’ho sempre fatto ritagliandomi il tempo necessario a fianco dell’attività professionale svolta. L’impiego quale responsabile della conduzione generale del Museo d’arte Casa Console, e in particolare delle sue attività culturali, mi offre ora la possibilità di mettere a disposizione di questo ente l’esperienza acquisita, avendo il tempo necessario per curare fino nei dettagli gli eventi proposti.

Come si colloca questo tuo nuovo impegno a fianco di quello di Presidente della Fondazione Musei Valposchiavo?
Si tratta di compiti diversi. La conduzione di Casa Console implica un lavoro sul piano operativo, mentre in veste di presidente della fondazione MUVA ho delle responsabilità di ordine prettamente strategico, specie dopo la nomina del direttore.

Si va verso una gestione integrata (pur nelle rispettive autonomie) dei musei di tutta la Valposchiavo?
Non credo, anche se sono da sempre un convinto fautore delle collaborazioni. A questo proposito occorre dire che non si tratta di nulla di nuovo, in passato si è già cercato di dar vita ad un Polo Museale, progetto purtroppo naufragato. E’ comunque mia intenzione impegnarmi per sfruttare nel migliore dei modi le opportunità offerte dalle possibili sinergie esistenti, soprattutto nel campo della comunicazione e del marketing.

Quali saranno i tratti distintivi (o almeno le tue linee guida) come direttore di Casa Console?
Il mio obiettivo è di riuscire a mantenere l’alto standard qualitativo raggiunto da Guido Lardi, il che è di per sé impresa non facile. Personalmente vorrei richiamare l’attenzione sui giovani e dei giovani. Mi spiego: da un lato vorrei poter dare un palco a giovani artisti emergenti affinché abbiano la possibilità di farsi conoscere, dall’altro intendo intensificare gli sforzi per portare i giovani – e qui penso anche agli allievi della scuola dell’obbligo – al museo, inteso come luogo di incontro e di crescita.

Maurizio Zucchi
Membro della redazione

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