Riparte la Festa alla Capanna Anzana, l’irresistibile fascino dell’Alta Val Saiento

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Come tanti altri eventi rimasti ostaggio del virus inclemente, a distanza di 3 anni dall’ultima edizione ecco riapparire il tanto amato incontro alla Capanna Anzana. In un palcoscenico rimasto inalterato, dove fascino e incantesimo convergono nell’unicità di questo angolo di terra selvaggia, pare che anche il tempo si sia fermato ad indugiare su una tanto sperata ripartenza, che tutti in cuor loro attendevano.
E così, in una giornata da favola, fatta apposta per sfuggire dall’afa opprimente di quest’estate bollente, più di 170 persone hanno intrapreso domenica 17 luglio la salita verso l’Alta Val Saiento, rinnovando la loro simpatia per questo lembo di terra intriso di miticità e scolpito tra ruvide rocce e laghi incantati.

La Festa si è svolta nei canoni classici, che prevedono la celebrazione della Santa Messa ai 2’224 metri del Colle Anzana, officiata per l’occasione da Don Renzo Pegoraro, il cui legame con l’Alta Val Saiento è forte quanto l’abbraccio della Madonna Bianca a tutti i pellegrini che si trovano a transitare lassù. Essenziali le parole della sua omelia, conclusasi con un messaggio semplice, ma intenso: “In questo tempo d’incertezza, in cui tutti portiamo nello zaino anche il fardello delle nostre preoccupazioni, ognuno lasci qualcosa qui davanti alla Madonna e l’augurio è di tornare a valle un po’ più leggeri nel cuore”. Al termine del rito religioso la discesa verso la Capanna per il tipico convivio dell’alpe, accompagnato dalle piacevoli note di un bravo fisarmonicista, per una festa che ha saputo trasmettere quel senso di comunità che solo la montagna sa plasmare e infondere.

Per gli organizzatori un’ulteriore scommessa vinta. Un gioco di squadra, animato da tanti volontari, che si perpetua di anno in anno e che ha quale unico sfondo l’amore per questo luogo e la volontà di farlo conoscere agli altri. Soddisfatto Franco Balsarini, con il figlio Fabrizio promotore e anima dell’evento: “Dopo i due anni di sospensione, non era scontato trovare la motivazione per un nuovo inizio. Grazie all’incoraggiamento di molte persone ci siamo rimessi all’opera ispirati dalla passione per questo luogo. Il risultato – continua Balsarini – lo vediamo con i nostri occhi e se tutto ciò è stato nuovamente possibile è dovuto ai tanti volontari che ringrazio infinitamente per la condivisione di questo ideale e la volontà di non mollare mai. Un grazie soprattutto a Don Renzo Pegoraro, per rispondere sempre presente all’invito quassù e anche al Comune di Brusio, come pure agli sponsor che sempre ci sostengono.

Franco Balsarini

Il richiamo dell’Alta Val Saiento ha prodotto il risultato che tutti si attendevano, lasciando ben sperare riguardo la riedizione dell’evento anche negli anni a venire.