Giovanni Jochum in Gran Consiglio: Una bocciatura avrebbe influito sul mio futuro politico

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A poco più di due mesi dalle elezioni dei rappresentanti valposchiavini del Gran Consiglio, Il Bernina ha deciso di intervistarli in vista della prima seduta del nuovo legislativo, in programma ad agosto. Ora è la volta di Giovanni Jochum.

Buongiorno Giovanni, innanzitutto, congratulazioni per la tua nomina: a bocce ferme, cosa ti ha colpito di più nei risultati di questa tornata elettorale poschiavina?
Grazie. E grazie ancora a tutte le persone che hanno fatto uso del diritto di voto e a chi mi ha sostenuto. Da questa tornata elettorale è scaturito, per quello che mi riguarda, un segnale chiaro. Un segnale che interpreto positivamente per quanto concerne il mio operato in seno al Gran Consiglio e probabilmente anche per l’attività svolta quale Podestà di Poschiavo negli ultimi tre anni e più.
Anche se il sistema è cambiato, sembra che nei circoli elettorali piccoli la popolazione dia ancora grande importanza alla persona e non solo al partito.

In molti temevano che una tua eventuale bocciatura avrebbe condizionato la tua ricandidatura come Podestà? Erano voci fondate?
Certamente, una mia bocciatura avrebbe influito sul mio futuro quale politico comunale. Come poco fa ho interpretato la nomina in modo positivo anche per l’operato a livello comunale, avrei letto la bocciatura come un malcontento popolare pure per quanto riguarda la mia attività in Consiglio comunale. Non è facile fare il confronto diretto, perché in Consiglio comunale siamo in cinque a prendere le decisioni, ma avrei interpretato il risultato anche da questo punto di vista.

A Brusio, contro ogni pronostico, Della Cà ha fatto registrare un distacco consistente nei confronti dei suoi avversari. Cosa, secondo te, ha fatto la differenza?
È molto difficile dare una risposta, tanto di più non essendo di Brusio e non conoscendo in dettaglio la situazione specifica. Dalla lettura dei verbali del Consiglio comunale di Brusio posso notare una certa opposizione a quanto proposto dall’amministrazione e dal Presidente comunale. Probabilmente, questo, accompagnato dal nuovo sistema di elezione e la valutazione del lavoro svolto in Gran Consiglio da parte del Consigliere Pietro Della Cà, ha portato la popolazione di Brusio a fare la sua scelta.

Dove si era interrotto il tuo lavoro in Gran Consiglio e da dove riprenderà?
Mi piacerebbe continuare il lavoro nella commissione permanente per l’ambiente, i trasporti e l’energia. In seno a tale commissione abbiamo trattato tra l’altro i temi del green deal e la strategia energetica cantonale 2050. In Gran Consiglio ha preso delle decisioni di massima sulle quali ora vanno stabiliti i dettagli che richiederanno la modifica di diverse leggi. Mi piacerebbe poter continuare a dare il mio contributo tenendo in considerazione anche le necessità dell’artigianato e dell’industria grigionese. Questo presuppone una mia conferma quale rappresentante del PLD in detta commissione.

Gabriela Menghini-Inauen sarà una nuova presenza in Gran Consiglio. Può essere un alleato per il bene comune della Valposchiavo? Su quali temi?
Certamente, essendo solo due rappresentanti del circolo elettorale di Poschiavo in seno a un Gran Consiglio con 120 membri, è importante collaborare. Far approvare un incarico al Governo non è semplice, la metà dei votanti più uno deve sostenere il proprio progetto. Visto che nessun partito ha la maggioranza, è necessario trovare sostenitori anche fra le fila di altri partiti. In questo contesto, per temi locali e regionali, i primi alleati sono quelli del proprio circolo elettorale, della propria valle. Poi si cerca il sostegno all’interno del proprio partito e anche della delegazione grigionitaliana. I temi sono molteplici: si può partire dall’italianità, dall’autonomia dei comuni, ai temi che toccano tutte le regioni quali sanità, istruzione, pianificazione, oculatezza finanziaria, viabilità ecc.

Marco Travaglia
Caporedattore e membro della Direzione