A poco più di due mesi dalle elezioni dei rappresentanti valposchiavini del Gran Consiglio, Il Bernina ha deciso di intervistarli in vista della prima seduta del nuovo legislativo, in programma ad agosto. Ora è la volta di Pietro Della Cà.
Buongiorno Pietro, innanzitutto, congratulazioni per la tua nomina: ti aspettavi un risultato del genere e un distacco così netto con gli avversari?
Prima di tutto vorrei fare un complimento ai due giovani Monigatti e Fanconi che si sono messi in lizza candidandosi per un seggio in Gran consiglio. È un buon segno ed è importante che le giovani generazioni si mettano a disposizione della politica. Per entrare nel vivo della vostra domanda rispondo che mi sarei aspettato una riconferma visto il lavoro parlamentare svolto in questi primi quattro anni sia in seno al Gran consiglio che nella Commissione Ambiente Traffico ed Energia e di conseguenza la necessità di dover chiudere i “cantieri” rimasti aperti. Credo sia ormai noto a tutti che le macine della politica girano molto adagio, anzi, troppo adagio! Per quello che concerne il distacco così netto verso gli antagonisti, colgo nuovamente l’occasione per ringraziare coloro che hanno creduto in me premiandomi così con il loro voto.
Dando uno sguardo alla tornata elettorale nel suo insieme (Brusio e Poschiavo), quali sono, secondo te, gli elementi più importanti da analizzare?
Mi permetto di dire che di elementi importanti e meno importanti da analizzare ne è pieno il mondo. La cosa più importante è investire il proprio tempo nel concretizzare ciò che la nostra gente ha veramente bisogno!
Da dove si era interrotto il tuo lavoro in Gran Consiglio?
Per tornare ai «cantieri» citati sopra, la priorità assoluta è l’accesso al paese di Viano. Durante la Sessione di febbraio 2022, ho inoltrato un incarico per un collegamento stradale completamente nuovo da realizzarsi fuori dalla zona rossa dove si trova l’attuale strada. La risposta del Governo è stata negativa ed avrò finalmente l’opportunità di difendere il mio incarico davanti al Gran consiglio durante la prossima Sessione di agosto 2022. Un secondo incarico, pure inoltrato durante la Sessione di febbraio 2022, è la posa di una parete afonica per ridurre il livello di rumore generato dal traffico che percorre la strada cantonale a ridosso del paese di Miralago, rumore che è diventato insopportabile. Anche in questo caso, la risposta del Governo è stata negativa e sarà mio dovere difendere anche questo incarico durante la prossima Sessione di agosto.
Nell’ultima intervista che abbiamo fatto hai dichiarato di stare lavorando ad “un nuovo atto parlamentare inerente alla nostra madrelingua” per la Sessione di giugno 2022…
Oltre a quanto sopra citato, sto elaborando un nuovo atto parlamentare imperniato non solamente sulla lingua italiana, ma anche con la dialettica usata dal Governo nelle risposte agli atti parlamentari.
In questa nuova legislatura potrai contare sulla presenza anche di un rappresentante dell’UDC di Poschiavo. Può fare la differenza? In che modo?
Ne approfitto per citare Henry Ford, il quale ebbe a dire: “mettersi insieme è un inizio, rimanere insieme è un progresso, lavorare insieme un successo”.
E in questo senso ci siamo già dati da fare anche con i nostri vicini fuori dalla Valposchiavo.