Venerdì 26 agosto scorso, presso l’Hotel La Romantica di Le Prese, si è svolta la conferenza “Il passaggio di testimone – Il cambio generazionale d’azienda”, organizzata dall’Associazione Artigiani e Commercianti Valposchiavo in collaborazione con i media della Valposchiavo (Il Girgione Italiano e Il Bernina). La serata è stata condotta da un ospite d’eccezione: l’esperto in successione aziendale Giacomo Garaventa, consulente autonomo specializzato in pianificazione successoria e titolare della ditta Nachfolger.ch dal 1994.
A introdurre il tema del trapasso aziendale e l’intervento di Garaventa, la giurista Fabiola Monigatti, che ha voluto sottolineare in apertura di serata quanto sia complicato toccare l’argomento del cambio generazionale con i diretti interessati, un tema che coinvolge molteplici ambiti (familiari, personali, economi ecc.) partendo dal diritto fondamentale di esistenza, dal diritto della proprietà, familiare, matrimoniale per passare poi al diritto successorio toccando anche il diritto fiscale, aziendale e previdenziale. Spesso, tutto questo insieme di temi porta chi dirige l’azienda a procrastinare, cercando il più possibile di evitare l’argomento, il momento di occuparsi di tutto questo processo, trovandosi, quando il tempo che resta si restringe, in una pericolosa spirale di urgenza. Il consiglio è quello di anticipare il momento in cui si affrontano tutti questi discorsi, per non ritrovarsi all’ultimo a dover prendere decisioni non condivise, insoddisfacenti o che addirittura sfociano nella chiusura o cessione dell’azienda. Per affrontare questi processi non sempre semplici ci si può avvalere di consulenti, che possono accompagnare e consigliare l’azienda, con competenze sempre aggiornate.
Giacomo Garaventa, che alla consulenza aziendale si dedica professionalmente dal 1994, ha aperto la sua conferenza parlando delle 91’000 piccole e medie imprese che in Svizzera nei prossimi 5 anni dovranno affrontare una successione; circa l’80% di queste hanno meno di 3 milioni di fatturato e dai 5 ai 10 dipendenti. La cosa che, però, indipendentemente dalle dimensioni, le accomuna tutte, da cantone a cantone, è che chi dovrebbe interessarsi della successione aziendale non vuole affrontare l’argomento (“Tutto il mondo è paese”, sottolinea più volte Garaventa).
L’esperto consulente ha poi proseguito parlando di Poschiavo dove, come accade un po’ in tutti i cantoni svizzeri di montagna, ci si deve confrontare con le differenze tra aree urbane e rurali e negli anni si è assistito a un esodo dalle campagne verso le città. Anche qui i mestieri tradizionali stanno scomparendo, come un po’ in tutto il mondo, sostituiti da una corsa dei giovani verso le città e verso lavori più tecnologici. Trovare in loco apprendisti per professioni “comuni” (come possono essere il panettiere, il ristoratore, l’idraulico, ecc.) sta diventando sempre più difficile, eppure la Svizzera è fatta di tante di queste piccole imprese; se si perdono via via tutte queste competenze l’estinzione dei borghi è solo una questione di tempo. Ecco perché salvare ogni singola azienda è fondamentale per tutte le valli e questo diventa possibile solo cercando insieme soluzioni condivise.
Oggi, l’esperto in “speech” vive nel Canton Svitto e lavora nel suo ufficio a Brunnen, ma nel corso della vita ha accumulato un grande bagaglio di esperienze in giro per il mondo. Garaventa, portando la sua esperienza di vita come esempio per il pubblico, ha parlato della sua famiglia e dei tanti anni che gli sono serviti per “traghettare” la rinomata impresa di impianti a fune verso un trapasso che accontentasse tutti i membri della famiglia. Tutto questo gli ha fatto capire quanto sono importanti le interfacce tra famiglia, capitale e impresa. Se per esempio, parlando di educazione/formazione dei figli, si guarda la questione dal punto di vista di “capo famiglia” essa verrà indirizzata verso una crescita personale dell’individuo; se, invece, si guarda dal punto di vista del “capo d’impresa”, questa formazione dovrebbe essere mirata a favore della strategia dell’impresa. Se si guarda ai consiglieri di cui si avvale l’azienda familiare, dal punto di vista personale si cercheranno consigli da persone conosciute e di cui già ci si fida; come titolare della ditta converrebbe invece trovare consulenti esterni, certificati e riconosciuti. Con l’occhio familiare, tutti i facenti parte dell’azienda/famiglia hanno lo stesso potere, lo stesso peso, mentre con l’occhio di imprenditore il potere e le mansioni andrebbero divise in base alle competenze individuali. L’ideale, per chi dirige l’azienda di famiglia, sarebbe quello di riuscire a trovare la formula giusta per comprendere e far funzionare questi punti di vista differenti. Arrivando a capire questo sistema, ha spiegato Garaventa, si arrivano a risolvere diverse problematiche.
Nel corso della serata non sono mancati esempi di interventi di consulenze realmente effettuate negli anni da Giacomo Garaventa, in aziende familiari con situazioni tutt’altro che semplici. Quello che a chi scrive è sembrato subito evidente è che quest’oratore/consulente ha un’esperienza così vasta nel campo che, la maggior parte delle volte che viene chiamato a intervenire, riesce subito ad individuare il tasto su cui iniziare a spingere per riuscire ad avviare un processo di successione, indirizzando così tutti i passi successivi nella direzione giusta. Anche il numeroso pubblico intervenuto, notando questa attitudine allo “speech” di Giacomo Garaventa, l’approccio garbato e umano con cui si pone di fronte a ogni problematica, è stato invogliato, insieme alla stampa vallerana, a porre domande anche dopo la conclusione della conferenza.
La serata è stata trasmessa in diretta streaming da www.ilgrigione.ch, che ci ha gentilmente concesso l’utilizzo del filmato proposto qui di seguito.