Consiglio comunale: il 27 novembre si voterà il quinto candidato

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Le mancate candidature al Consiglio comunale di Poschiavo hanno riacceso il dibattito intorno al tema della politica e la sua presa nei confronti dei cittadini, sempre meno interessati a mettersi in gioco per il bene comune. Secondo i partiti valposchiavini sono diversi i fattori in gioco: sociali, lavorativi e anche filosofici. Nel frattempo, la Cancelleria ha chiarito le basi legali e il da farsi per l’elezione del quinto candidato: per non creare confusione tra la popolazione si aspetterà l’elezione dei quattro candidati in lista in data 25 settembre e, per rispettare la procedura (inoltro della lista 34 giorni prima del giorno della votazione), si andrà alle urne il 27 novembre.

“Anche Poschiavo – afferma il portavoce dell’UDC Fulvio Betti, candidato per il Consiglio comunale – è toccata dallo stesso fenomeno tipico degli stati occidentali: la società sembra sempre più orientata all’individualismo e meno propensa alla collettività. Invece di fare qualcosa per lo Stato, si preferisce chiedere qualcosa allo Stato. L’aumento della burocrazia e delle complicazioni amministrative poi non aiutano. Questo per citare motivi principali e di carattere generico, anche se i motivi sono davvero molteplici. Oltre a ciò, nel nostro caso concreto e attuale, la decisione all’ultimo di due Consiglieri in carica di non ricandidarsi non ha certo semplificato il lavoro di ricerca dei sostituti”.

La disaffezione verso la politica sembra quindi un trend consolidato. “Effettivamente – afferma Davide Vassella, portavoce di Poschiavo Viva e candidato per il Consiglio comunale – l‘interesse nei confronti della politica è in diminuzione; i motivi sono molteplici ed è difficile valutarli tutti. Nel caso specifico del Consiglio comunale riteniamo che la mole di lavoro e i vari problemi che un consigliere deve affrontare scoraggino subito eventuali interessati.
Secondo Vassella, nella popolazione si è instaurata l‘idea che le soddisfazioni in politica sono rare e che quindi conviene occuparsi d‘altro: “Dobbiamo riuscire – aggiunge – a cambiare questa tendenza. Siamo anche dell‘idea che il sistema attuale vada ridiscusso e aggiornato. Un’opzione potrebbe essere quella di diminuire i membri del consiglio comunale e parallelamente rendere questo incarico più attrattivo finanziariamente”.

Graziano Crameri, portavoce dell’AdC, mette al centro le complicazioni lavorative che il lavoro pubblico comporta: “Per potersi mettere a disposizione quale consigliere comunale con un impiego del 20% – spiega – il candidato deve avere una certa flessibilità che purtroppo la maggior parte dei datori di lavoro non possono concedere ai propri dipendenti. Inoltre, se dopo 4 anni il candidato non viene rieletto, si ritrova con un impiego all’80%”.
Certamente, questo il pensiero di Crameri, queste condizioni non aiutano a trovare candidati che si vogliono o si possono mettere a disposizione. E aggiunge: “Per questo motivo ritengo doveroso ringraziare i candidati che si sono fatti avanti”.

Quali potrebbero essere ora gli scenari possibili per le elezioni al Consiglio comunale? Come anticipato in apertura, il quinto consigliere verrà votato il 27 novembre, in concomitanza con le elezioni della Giunta, del Consiglio Scolastico e della Commissione di Gestione; questo, per rispettare le tempistiche di inoltro della lista, che sono 34 giorni prima del giorno della votazione (la data del 23 ottobre, giorno previsto per un possibile ballottaggio, non è quindi praticabile). I candidati che si presenteranno per l’elezione suppletiva in Consiglio comunale potranno eventualmente candidarsi in contemporanea anche per la Giunta o per il Consiglio scolastico o per la Commissione di gestione; in caso di nomina sarà il candidato stesso a scegliere quale carica intende assumersi. Qualora, invece, non si dovesse presentare il quinto candidato, sarà il Cantone a mandare una persona da Coira a coprire questo importante compito nel nostro Comune: “Una situazione – ha affermato Graziano Crameri – che dobbiamo assolutamente evitare”.

Al di là della condizione particolare che si è creata in questo frangente, si pone però un problema che richiede una soluzione a lungo termine. “Sarà in ogni caso importante ridiscutere il sistema politico comunale nei prossimi anni, – conclude Davide Vassella – in modo da evitare simili situazioni in futuro”.

Marco Travaglia
Caporedattore e membro della Direzione