Le misure per ottimizzare il consumo energetico a Poschiavo

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A fine settembre, il Governo grigionese ha annunciato una serie di misure per “ridurre, minimizzare e ottimizzare” il consumo energetico all’interno delle proprie amministrazioni, contribuendo così in prima fila all’attenuazione delle conseguenze di un’eventuale carenza di energia. Così facendo il Governo si propone come esempio virtuoso verso la popolazione e le imprese in questo difficile momento.
Il Bernina ha chiesto al Comune di Poschiavo, attraverso la figura del Podestà, Giovanni Jochum, maggiori dettagli su quello che sarà fatto a livello comunale per ottimizzare il consumo energetico nei prossimi mesi invernali. 

Buongiorno Giovanni, innanzitutto, qual è il suo pensiero sulla situazione energetica attuale?
Buongiorno a voi. La situazione riguardante la fornitura di energia (elettrica, gas, gasolio) al momento è chiaramente sottoposta a una serie di influssi anomali. Per quanto riguarda l’energia elettrica possiamo elencare tre fattori principali. Primo, la guerra in Ucraina con conseguente diminuzione delle forniture di gas e gasolio da parte delle Russia. La mancata fornitura di gas non permette nemmeno la produzione di energia elettrica nelle centrali a gas tedesche, causando una penuria di energia elettrica in Germania. I nostri vicini a nord non saranno, dunque, in grado di esportare elettricità verso la Svizzera. Secondo, più della metà delle centrali nucleari in Francia è fuori servizio per revisione e in parte per problemi tecnici. Se la situazione non migliora, anche la Francia non potrà esportare energia in Svizzera. Terzo, l’anno 2022 è stato finora molto asciutto e i bacini idroelettrici sono riempiti solo a un livello inferiore della media pluriennale. Notoriamente la Svizzera importa energie elettrica durante i mesi invernali e ne esporta durante i mesi estivi. Vista la costellazione, si può prevedere un inverno particolarmente impegnativo per l’approvvigionamento energetico, nello specifico durante i mesi da febbraio ad aprile. Le precipitazioni e il consumo invernali saranno determinanti.
Per quanto riguarda il gasolio, benzina ecc. abbiamo potuto notare l’impennata dei prezzi negli ultimi mesi. Anche se questi sono aumentati molto meno del prezzo di mercato dell’energia elettrica.

Il Comune di Poschiavo ha ricevuto qualche linea guida dal Governo per quanto riguarda la serie di misure volte ad ottimizzare il consumo energetico nei prossimi mesi?
Sì, il Governo, rispettivamente l’Ufficio del militare e della protezione civile, protezione della popolazione, sta preparando dei concetti per far fronte alle urgenze in caso di penuria di elettricità. Anche i comuni sono chiamati a partecipare a loro volta alla pianificazione preventiva di misure.
A livello federale è inoltre attiva l’OSTRAL, l’organizzazione per l’approvvigionamento elettrico in situazioni straordinarie. I passi previsti per quanto riguarda la gestione dei consumi sono i seguenti: appello al risparmio a economia e popolazione; limitazioni e divieti di consumo; contingentamento; disinserimenti di rete.

Nel concreto cosa si è deciso di fare insieme al Reparto tecnico comunale?
Il Reparto tecnico sta allestendo delle liste di priorità. Quali utenze sarebbe possibile bloccare o per quali si può ridurre il consumo. Ad esempio, riduzione della temperatura negli edifici comunali riscaldati con pompe calore, compresi gli impianti sportivi. Spegnimento dell’illuminazione stradale a una determinata ora, spegnimento dell’illuminazione di monumenti, rinuncia all’illuminazione natalizia. Misure con risparmio elevato potrebbero anche essere la rinuncia alla produzione di ghiaccio artificiale, al riscaldamento negli impianti sportivi, trovare soluzioni alternative per il riscaldamento delle chiese, per esempio usare locali parrocchiali più piccoli ecc.
Nella lista delle priorità vanno chiaramente inseriti anche quei consumatori che devono essere serviti in ogni caso. Qui pensiamo specialmente al Centro Sanitario, all’approvvigionamento idrico (pompe e sistema di comando), alla catena per l’approvvigionamento alimentare, alla telecomunicazione, ecc.

Queste citate sono le misure nell’immediato, ma se la situazione di crisi dovesse perdurare si è parlato anche di qualche misura più a lungo termine? 
Di sicuro possiamo affermare che l’uscita dal nucleare decisa in Germania è stata fatta senza aver garantito una produzione alternativa. Ciò vale anche per la Svizzera dove, per fortuna, solo la BKW ha deciso di dismettere la centrale di Mühleberg. Le altre centrali nucleari svizzere sono ancora in funzione. Esse hanno una grandissima importanza per l’approvvigionamento elettrico invernale. Quando sono state prese le decisioni si pensava di poter semplicemente importare da altri Paesi la quantità di energia mancante.
A lungo termine, anche in Svizzera, va sicuramente potenziata la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili per poter sostituire quella che verrà a mancare dalle centrali nucleari.
La popolazione del comune di Poschiavo ha fatto un passo approvando la concessione per la Val Pednal. Molti privati hanno fatto richiesta di poter installare pompe calore e impianti fotovoltaici. Questi sono dei piccoli contributi verso una decarbonizzazione della produzione di energia elettrica voluta dal popolo svizzero.
La misura a breve e medio termine più redditizia rimane comunque il risparmio. Da una parte riducendo il consumo di elettricità e dall’altra quello di calore per il riscaldamento. Quest’ultimo può avvenire anche tramite risanamento termico della casa per il quale vengono elargiti dei contributi.
Dopo la decisione del Consiglio nazionale di permettere la costruzione di impianti fotovoltaici di grandi dimensioni nelle alpi, notiamo interesse da parte di promotori di progetti per avviare studi di fattibilità anche nella nostra regione. I primi che inoltreranno progetti fino al raggiungimento del tetto di due terawattora (ricordo che nel Cantone dei Grigioni vengono prodotti circa otto terawattora), avranno anche le migliori prospettive di realizzazione.

E’ plausibile un ingrandimento della centrale del teleriscaldamento? 
Le richieste di allacciamento alla centrale del teleriscaldamento sono aumentate. Se tutte queste richieste verranno soddisfatte, esauriremo presto la capacità dell’impianto. Al momento vengono analizzate e implementate misure tecniche e di gestione per ottimizzarne la resa.
Un eventuale potenziamento/ingrandimento dell’impianto va valutato bene tenendo conto dei costi, dei benefici e degli spazi a disposizione. La costruzione delle linee per fornire il calore è costosa e le utenze in generale non molto grandi. A dipendenza dell’interesse, potrebbe eventualmente essere più conveniente costruire degli “impianti di quartiere”.
Per quanto riguarda il comune di Poschiavo c’è sempre ancora l’idea di un impianto gestito a biomassa per la produzione di elettricità e calore. Nei prossimi anni potrebbe diventare economicamente sostenibile se si riesce a utilizzare in modo sensato il calore.

Ci saranno agevolazioni per incentivare l’installazione di impianti che sfruttano energie rinnovabili? 
Già oggi ci sono degli incentivi che rendono economico l’investimento in impianti fotovoltaici se il produttore è allo stesso tempo anche consumatore. Il Cantone dei Grigioni, per la produzione prevalentemente invernale tramite pannelli fotovoltaici concede agevolazioni supplementari. Con l’accettazione da parte del Gran Consiglio del Green Deal, nei prossimi anni verranno poste le basi legali per incentivare altre produzioni e contribuire alla copertura dei costi di risanamento energetico delle case.
In generale, le termopompe vanno man mano sostituendo i riscaldamenti a gasolio e questo senza necessità di incentivi.

Avete previsto qualche aiuto economico diretto o indiretto verso famiglie e/o imprese bisognose? 
Per il 2023 le tariffe per l’energia elettrica fornita dall’Impresa elettrica comunale (IECP) sono rimaste pressoché invariate. La Commissione IECP e il Consiglio comunale si occuperanno nei mesi a seguire del procacciamento energetico per il 2024 e anni seguenti. A dipendenza delle condizioni di acquisto, si dovrà valutare come procedere ed eventualmente usare parte dell’energia gratuita di concessione per la fornitura ai propri clienti. Per questo sarà necessario un dibattito politico.

Ivan Falcinella
Membro della redazione