Pernottamenti in Valposchiavo: confermato il trend positivo

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Come si evince dai dati forniti da Valposchiavo Turismo, il 2022 dell’ospitalità valposchiavina porta in dote 61’592 pernottamenti alberghieri dal mese di gennaio a quello di settembre. Un grande risultato, anche alla luce di un 2021 da record – nello stesso periodo erano stati raggiunti i 69’322 – che difficilmente, viste le particolari condizioni legate alle restrizioni pandemiche, avrà eguali.

Escludendo il 2021 e considerando quindi la crescita dai 53’493 pernottamenti nello stesso periodo dell’anno 2020, la stagione che si avvia a concludersi ha già un incremento di circa 7’500 pernottamenti ed è da considerarsi estremamente positiva; testimoni di questa crescita i mesi più forti mai registrati da Valposchiavo Turismo: maggio, giugno e agosto 2022 (sempre senza considerare il 2021).

“Non c’è da sorprendersi se nel 2022 rimarremo sotto le cifre del 2021, – ci spiega il direttore di Valposchiavo Turismo, Kaspar Howald – questo era già stato ampliamente preventivato. L’anno da record 2021 è frutto di una serie di vicissitudini che tutti conosciamo e ci auguriamo non si ripetano, nonostante i numeri a favore. Resta il fatto che questo è stato comunque un anno molto forte, in crescita rispetto alla media delle cifre degli ultimi 5 anni. Personalmente mi ritengo molto soddisfatto del risultato raggiunto, anche alla luce del fatto che quest’anno, dopo due anni, i turisti sono tornati a viaggiare all’estero senza restrizioni e che, con la valuta europea mai così bassa, la tentazione poteva essere maggiore. Le cifre attuali attestano che le strategie applicate da Valposchiavo Turismo durante gli ultimi due anni hanno portato i loro frutti”.

A conferma della tendenza registrata da Valposchiavo Turismo i numeri riportati dall’Albergo Croce Bianca di Poschiavo, che fa segnare sì un lieve calo rispetto all’anno 2021, circa un 10% in meno nei pernottamenti, ma da considerarsi all’interno di una stagione estremamente positiva. “La stagione estiva 2022 è stata soddisfacente sotto tutti gli aspetti, – si spiega Claudio Zanolari – il bel tempo caratterizzato dalle calde temperature ha permesso ai tanti turisti di poter trascorrere delle piacevoli vacanze, immersi nella natura e tra le tante attrazioni offerte dalla Valposchiavo.

Significativa anche la situazione pernottamenti presso l’Hotel Le Prese, che registra un calo più significativo, di circa il 20% rispetto alle cifre record del 2020. “Era preventivabile un leggero calo rispetto alle cifre dell’anno scorso, – ci spiega Walter Nadaia – da considerare anche il ritorno dei turisti stranieri, ma in piccole cifre, soprattutto da Germania, Italia e Australia. Il nostro Hotel è comunque composto da una clientela che proviene al 90% dalla Svizzera tedesca”.

Un’affluenza teutonica, maggiore rispetto agli altri stranieri, è stata riscontrata anche dall’Albergo Croce Bianca, ma con soggiorni più brevi rispetto ai turisti svizzeri. “Le misure attuate gli scorsi anni per contenere il Coronavirus sono state eliminate, – ci racconta Zanolari – in hotel e al ristorante restano comunque a disposizione degli ospiti i dispenser per l’igienizzazione”.

Più stringenti per volontà dello stesso gestore sono le misure restrittive rimaste all’Hotel Le Prese. “Ho mantenuto inalterato il protocollo interno d’igiene – spiega Nadaia – con test rapidi anche appena vi erano sintomi, offerti in maniera discreta. Poi, naturalmente, ci sono postazioni disinfettanti lungo tutto il perimetro della nostra struttura”.

L’Hotel Le Prese ha chiuso la sua stagione a fine ottobre e riaprirà i battenti il primo di aprile 2023. L’Albergo Croce Bianca rimane invece in piena attività con le proposte autunnali “Poschiavo Wine” e “November Deal” e in seguito con i pacchetti “Natale Insieme” e “Silvestro 2022-2023”.

Ivan Falcinella
Membro della redazione