Sì al parcheggio e fermata autopostale a Pozzolascio

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l progetto per la realizzazione dell’area di posteggio e la fermata di AutoPostale a Pozzolascio, sottoposto in votazione popolare il 27 novembre 2022, è una soluzione ottimale per più problematiche importanti per tutta la Valposchiavo.

I punti positivi del progetto: deposito di materiale inerte, sicurezza per gli utenti del servizio di trasporto pubblico di AutoPostale, del servizio navetta per la Val da Camp e posteggi per 91 autovetture; il tutto in sinergia con il risanamento della strada cantonale H29 del Bernina.

Il deposito di materiale inerte: nel 2019, dopo più di 10 anni di sollecitazioni da parte dell’Ufficio cantonale per lo sviluppo del territorio e l`Ufficio cantonale per la natura e l`ambiente, sia al comune di Poschiavo che al Comune di Brusio sono state imposte la chiusura definitiva dei depositi di Pedemonte e Castelet. Tutte le varie proposte inoltrate dai Comuni non sono state giudicate compatibili con le prescrizioni imposte sia dalla Confederazione che dal Cantone. L’unica possibilità per la Valposchiavo fino all’approvazione di un concetto di sviluppo regionale, che comprendeva anche il deposito di materiale inerte, era di far capo all’impianto di S-chanf in Engadina, con tutti i problemi di traffico e costi che questa soluzione comportava. Dopo varie trattative il Cantone ha approvato la possibilità di far capo all’area di Pozzolascio con le premesse della realizzazione di un posteggio e della fermata per le corse del traffico pubblico di AutoPostale che risolvesse in modo definitivo i problemi di sicurezza per gli utenti della Val da Camp, difficilmente risolvibili in zona Sfazù. Questa soluzione comporta un deposito di circa 24`000 m3 di materiale inerte che soddisfa le esigenze almeno fino al 2025, in seguito dovrebbe essere in funzione il deposito a Mota da Miralago. 

La sicurezza per gli utenti delle corse di trasporto pubblico di AutoPostale sulla tratta del Le Prese – Ospizio Bernina – Samedan come pure della Val di Campo. La situazione odierna a Sfazù è molto precaria e pericolosa. Trovandosi le fermate di AutoPostale su ambedue i lati della strada cantonale del Bernina, entrambe le fermate non sono conformi alle disposizioni per le persone diversamente abili. Per coloro che provengono dal Passo del Bernina s’impone l’attraversamento della strada cantonale per far capo al bus navetta per la Val da Camp; i bus navetta trasportano in media circa 7`000 passeggieri all’anno.

Mettere in sicurezza queste fermate nell’ubicazione attuale a Sfazù è molto difficoltoso e comporta dei costi sproporzionati in relazione alle utenze.

I costi per un ampliamento del posteggio a Sfazù, che comporti anche le esigenze legate alle corse di AutoPostale, sono stati stimati nel 2011, da uno studio d’ingegneria in relazione al progetto Lago Bianco, in oltre 2 milioni di CHF. Questi non comprendono la corsia di preselezione, i cui costi sono stati stimati per Pozzolascio, in una situazione molto più facile, in circa CHF 280`000. Pertanto, una soluzione a Sfazù nelle condizioni odierne, comporta un costo superiore ai 2,5 milioni di franchi.  

Posteggi per 91 autovetture – La zona parcheggio si sviluppa su quattro livelli intercalati da scarpate, che a fine lavori saranno rinverdite e si integrano con il paesaggio circostante. Il progetto prevede una capienza di 91 autovetture. Attualmente, il posteggio a Sfazù, consente una capienza estiva massima di 50 autoveicoli. Tutte le ulteriori vetture, negli ultimi due anni, sono state posteggiate provvisoriamente lungo la strada che porta ai monti di Prudaint. Questa soluzione comporta la presenza di sufficiente personale, in quanto, se gestita liberamente, il passaggio verso i monti non è garantito. Inoltre, non è permesso nessun intervento di allargamento del sedime stradale in relazione alla zona protetta. Dai rilievi fatti negli ultimi due anni si è potuto constatare che un afflusso di circa 100 autovetture sono, sia per la Val da Camp che le zone circostanti, il giusto equilibrio fra natura, agricoltura e turismo.

I posteggi saranno a pagamento ed i costi per l’investimento, la gestione e la manutenzione di tutte le opere previste si autofinanzieranno con le tasse d’utilizzo dei parcheggi in circa 40 anni. 

Collegando il parcheggio di Pozzolascio a Sfazù e al Doss si creano diverse alternative sia per escursioni a piedi o in bicicletta verso la Val da Camp, verso i Colond e verso la zona Asciai, evitando, in modo particolare per la Val da Camp, la concentrazione attuale sulla strada di pedoni, ciclisti e automezzi. 

Costi: Il costo preventivato in CHF 1’640’000 è sicuramente una cifra importante, ma se messa in relazione alle tre opere importanti di questa struttura, parcheggio CHF 610’000, fermata AutoPostale CHF 350’000 di cui CHF 180’000 di contributi cantonali, corsia di preselezione CHF 280’000, collegamenti e sistemazione ambientale CHF 390’000, acquisto terreni e migliorie CHF 190’000 ne risulta un costo notevolmente più contenuto rispetto a una soluzione a Sfazù che dalla stima dei costi del 2011 presentava un preventivo per il solo parcheggio e fermata AutoPostale di 2 milioni di franchi, più la corsia di preselezione di difficile esecuzione, e soprattutto per la Val da Camp la concentrazione di pedoni, biciclette, e automezzi tutti sullo stesso tracciato. 


I punti negativi del progetto

La sottrazione di circa 6`000 m2 di terreno tuttora coltivato rappresenta sicuramente il punto negativo più rilevante di questo progetto.

La Giunta comunale ha ritenuto pertanto importante inserire nel messaggio per la votazione la seguente condizione Qualora si presenterà l’occasione il Comune favorirà il recupero di una superfice con caratteristiche equivalenti.”  Spetta quindi sia al Consiglio Comunale che alla stessa Giunta, in occasione di interventi importanti sul territorio, definire una zona destinata a compensare questa superfice coltivabile.

Un altro punto che a prima vista può risultare poco comprensibile è l’ubicazione a Pozzolascio e la paura del cambiamento. Certamente da Pozzolascio ci vorranno alcuni minuti in più per raggiungere Sfazù a piedi, ma questo potrà avvenire in tutta sicurezza sul sentiero di collegamento che sarà realizzato. D’altra parte, via Doss – Suracqua permetterà al pedone di accedere alla Val da Camp lontano dal traffico e di poter ammirare un paesaggio nuovo e molto suggestivo.

Sulla base di queste valutazioni invitiamo tutta la popolazione a sostenere questo progetto!