Il 27 novembre prossimo le cittadine e i cittadini del Comune di Poschiavo devono esprimersi in merito alla realizzazione di un parcheggio in zona Pozzolascio. I costi complessivi a carico del Comune sono preventivati con un importo di Fr. 1’640’000.–; l’investimento a carico del Cantone per l’esecuzione della fermata dell’autopostale comporta una spesa di ulteriori Fr. 180’000.—.
Nel merito alcune mie personali riflessioni.
I problemi legati all’accesso della Val da Camp sono indubbiamente parecchi. Un buon motivo per valutare e approfondire la situazione tenendo conto del fatto che per contrastare il crescente volume di traffico e per promuovere la sicurezza sarebbe meglio adottare soluzioni favorevoli alla mobilità sostenibile. Anche nel nostro piccolo. L’obiettivo dovrebbe essere quello di contribuire a migliorare la qualità della vita in generale e non quello di creare un numero possibilmente alto di costosi posti macchina.
La soluzione del parcheggio a Pozzolascio con mantenimento di quello di Sfazù per “periodi di grande richiesta” come indicato nel Messaggio della Giunta comunale, non convince affatto: crea confusione e inutili spostamenti tra i due parcheggi, comporta la realizzazione di ulteriori collegamenti pedonali e di MTB, coinvolge la proprietà privata, genera controlli e costi supplementari, implica fermate aggiuntive dei mezzi pubblici, sottrae terreno agricolo ecc. La gestione di ambedue le strutture è un doppione senza senso e un incentivo al degrado ambientale.
Solo a Pozzolascio sono previsti 91 posti macchina per una mobilità legata esclusivamente al traffico turistico e del tempo libero e per un uso inferiore a quattro mesi l’anno! Senza contare i posteggi di Sfazù, appunto, per i “periodi di grande richiesta”. Uno sfruttamento esagerato del nostro già limitato spazio rurale, con notevole degrado del paesaggio. Sono queste le nostre priorità?
Per ridurre gli impatti negativi legati al traffico, la cultura della mobilità sostenibile suggerisce l’adozione di soluzioni già collaudate con successo in altre realtà del nostro Cantone. Interventi mirati come:
- l’incentivo generale all’uso dei mezzi di trasporto pubblici (possibili sia da nord che da sud);
- la creazione di sistemi di mobilità integrata per chi usa i mezzi pubblici (condizioni speciali per parcheggio e trasporto);
- lo sfruttamento delle potenzialità delle nuove tecnologie (segnalazione del numero di par-cheggi disponibili);
- l’informazione agli ospiti da parte degli albergatori locali e
- l’applicazione di tariffe di parcheggio medio/alte
permetterebbero di contenere il numero dei posteggi da realizzare e lancerebbe ai nostri ospiti un segnale forte: i poschiavini pensano al futuro, sono coerenti, sensibili al degrado ambientale e in perfetta sintonia con il 100% Valposchiavo e con le numerose aziende certificate Bio.
L’osservazione segnalata nel Messaggio della Giunta comunale riguardante l’area di Sfazù non permette una valutazione, rispettivamente una comparazione oggettiva delle varianti. Peccato!
La disponibilità di terreno comunale, l’uso dei numerosi accessi stradali e pedonali e delle fermate per i mezzi pubblici esistenti, la possibilità di accedere comodamente alla sciovia Li Ruini/Sfazù ecc. sono elementi importanti che incidono sui costi e che non devono essere né sottovalutati né sottacciuti.
Il discorso in merito allo sfruttamento della zona di Sfazù merita quindi di essere ripreso e appro-fondito. Me lo auguro!
Luigi Badilatti
Condivido le riflessioni di Badilatti, perché intelligenti e innovative. Proprio come la formula di successo 100% Valposchiavo! Dobbiamo cambiare le cose e non fare di più della stessa cosa. Poche settimane fa sono andato a pranzo a Pozzolascio (Ilaria bravissima cuoca!): Sono salito sull’autopostale in stazione a Poschiavo e 11 minuti dopo bevevo il mio blanchìn a Pozzulasc!