Domenica 27 novembre, la popolazione di Poschiavo è stata chiamata ad esprimersi sul cosiddetto “Progetto Pozzolascio”, che avrebbe previsto la realizzazione dell’area di posteggio, della fermata dell’Autopostale in zona Pozzolascio e dei nuovi collegamenti per la Valle di Campo. Come abbiamo visto nei risultati pubblicati, il 71% dei votanti si è detto contrario.

Nonostante il mondo politico si sia espresso, all’unanimità, favorevolmente, nelle settimane prima del voto hanno trovato spazio sulla stampa locale, e non solo, numerose voci contrarie. Tra le più autorevoli, oltre a quelle di alcuni singoli cittadini che si sono esposti in prima persona, si era registrata quella del Comitato dell’Associazione Agricola Poschiavo (AAP). Per fare il punto abbiamo intervistato il presidente Thomas Compagnoni.
Buongiorno Thomas, vi aspettavate un risultato del genere?
Non in questi termini; gli ultimi giorni avevamo pensato di avere una chance, ma un risultato così netto non ce lo aspettavamo. Chiaramente siamo felici di un risultato così evidente (71 % di NO).
Secondo voi cosa ha influito?
Alla base ci sono sicuramente i diversi commenti negativi che hanno fatto ragionare le persone, così come i diversi punti a sfavore del progetto. Forse, dal mio punto di vista, quello che ha influito di più è stato il fatto che diverse persone hanno preso posizione in maniera contraria: probabilmente ha pesato e reso ancora più netto il risultato.
Che conseguenze avrà secondo voi questo esito?
Pensiamo che la situazione non sia grave: credo che ci sia bisogno di prendersi il tempo per ragionarci per bene e cambiare il progetto; con meno soldi se ne può realizzare uno più consono a quello che vuole la gente in zona Sfazù. La nostra idea è di erigere un parcheggio nel fondovalle, a Poschiavo, vicino alla stazione, per l’uso di tutta la popolazione e dei turisti su tutto l’arco dell’anno. Con ciò si potranno pilotare gli afflussi turistici anche in altre zone e non concentrare tutto verso la Val di Campo che troppo spesso è invasa in modo eccessivo ed incontrollato.
Pensate che i rapporti con la politica possano incrinarsi in qualche modo?
Penso che la situazione non sia così difficile: diversi promotori del progetto, infatti, non saranno più in carica nella prossima legislatura. Da parte nostra siamo pronti al dialogo, lo eravamo prima e lo siamo a maggior ragione adesso. Non si tratta di essere vincitori o vinti: noi eravamo convinti della nostra posizione e l’abbiamo portata avanti con l’obiettivo di trovare soluzione più idonee nell’interesse di tutti.