Impianti fotovoltaici in alta quota: Repower ci sta pensando

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Era notizia di qualche settimana fa l’alleanza fra sette dei maggiori fornitori di energia regionali della Svizzera e la comunità di interesse IG Solalpine. L’obiettivo è quello di realizzare una decina di impianti fotovoltaici sulle Alpi. Anche Repower si è detta interessata a realizzare simili progetti.

Il direttore dell’Azienda Elettrica Ticinese Roberto Pronini, intervistato dalla RSI in merito a questa inedita alleanza, ha spiegato che l’obiettivo è quello “di avere in servizio in Svizzera, entro il 2025, un primo parco di almeno una decina di gigawattora”. Le motivazioni di questa azione congiunta è da ricercare nella scarsa produzione elvetica di energia, soprattutto nel periodo invernale; fatto che costringe gli operatori ad un’importazione dell’elettricità da altri Paesi.

L’iniziativa imprenditoriale, come appare evidente, prende le mosse dal recente scenario economico che è andato instaurandosi dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. L’attuale problematica dei rifornimenti, potrebbe quindi tradursi, anche nell’ottica di uno smarcamento dalla dipendenza da Paesi terzi, in un’opportunità per le generazioni a venire.

Gli impianti solari in alta montagna, situati sopra la quota della nebbia e grazie al riflesso della neve – ha spiegato Pronini – in inverno sono più produttivi di quelli in pianura, che rendono solo il 30%. Gli impianti fotovoltaici verrebbero poi realizzati in zone antropizzate, dove sono quindi già presenti strade ed allacciamenti. Le dimensioni dei parchi, è stato spiegato, saranno grandi come uno o più campi da calcio.

Progetti simili non possono che interessare anche la Valposchiavo. Repower, interpellata in tal senso, ha spiegato di lavorare attualmente a diversi progetti di impianti fotovoltaici alpini in varie regioni dei Grigioni. “Tuttavia – ha spiegato l’addetto stampa Thomas Grond – siamo ancora in una fase iniziale e non ci sono progetti ben definiti”. La multinazionale, nelle ultime settimane, è entrata a far parte del gruppo IG Solalpin che, attualmente, conta una decina di aderenti.

Non tutti, però, sono favorevoli a questo tipo di approccio. Gallus Cadonau, pioniere dell’energia solare (fondatore e direttore dell’Agenzia solare svizzera), verso la fine di novembre aveva espresso la sua opinione sulle pagine della Südostschweiz, affermando che un approccio più corretto sui cui aziende elettriche e mondo politico dovrebbero puntare sarebbe il risanamento energetico degli edifici.

Marco Travaglia
Caporedattore e membro della Direzione