Anno nuovo, Consiglio comunale nuovo per quattro quinti, Giunta nuova per dodici sedicesimi, e cambio della guardia a metà – per quanto ci riguarda – anche in Gran Consiglio. Come se non bastasse, facce e teste “fresche” pure in seno al consiglio scolastico e alla commissione della cultura (ancora da votare). Una botta di vita per la politica del Comune di Poschiavo! Ai nastri di partenza una giovane squadra promettente, in parte da scoprire, capitanata da un Giovanni Jochum ora più navigato, che proverà a trovare quel consenso che il legislativo uscente non sempre gli ha regalato.
Nel brusiese la politica ha invece offerto poche emozioni, fatta eccezione della sfida alla poltrona in Gran Consiglio, decisa per distacco dal deputato uscente. Le votazioni nel Comun Piccolo, negli scrutini di carattere federale, fanno tuttavia sempre scalpore per le posizioni nette d’ispirazione blocheriana. Un cambio di orientamento politico emblematico, sarebbe interessante capire i motivi di questa evoluzione.
Anche nel nuovo anno le sfide rimangono quelle di sempre. In una sua vecchia ballata Guccini cantava: “Non starò più a cercare parole che non trovo, per dirti cose vecchie con un vestito nuovo“. A questo proposito ho deciso anch’io di non parlarvi di posti di lavoro, del traffico di Livigno, della strada di Viano, del progetto 100% Valposchiavo, di parcheggi sanità e scuola, e neppure di covid. Non voglio però rinunciare ad alcune riflessioni in relazione al nostro giornale.
Il Bernina gode di buona salute, il gruppo redazionale è motivato e coeso, il comitato si è rinnovato e il numero degli abbonati in lieve ascesa! Hanno riconfermato il loro sostegno pure gli sponsor principali, un fatto che interpretiamo come segno di riconoscenza per il solido impegno dell’Associazione. Dopo anni di tira e molla è finalmente stato stanziato il sostegno finanziario ai media italofoni dei Grigioni, di cui vi abbiamo parlato in varie occasioni. Ancora non ci è nota la chiave di ripartizione, che avverrà in base a costosi studi voluti da ministri e segretari di dipartimento a nostro modo di vedere inefficienti. C’è da augurarsi che l’incaricato della manovra, Markus Spillmann (già caporedattore della Zürcher Zeitung), abbia capito bene quali siano le necessità degli editori.
Chiudo con un pensiero per la comunità ucraina in valle. Sono arrivate famiglie intere in fuga dalle proprie città, abbandonate senza il tempo di voltarsi indietro. Un destino atroce, per una casualità della storia che nessun essere umano merita. A Poschiavo sono stati accolti con generosità sincera. Da parte loro i nuovi arrivati non perdono occasione per dimostrarci tutta la loro riconoscenza. Non sarà facile per queste persone ritrovare un po’ di serenità, dimenticando il proprio passato e le violenze di una guerra assurda. Pensando ai problemi di tutti i profughi del mondo i nostri, che siano politici, sociali o economici, diventano quasi ridicoli. Proviamo a ricordarcene e viviamo i giorni che il nuovo anno ci regalerà a pieni polmoni, con un po’ di fatalità e altrettanto altruismo.
Rinnovo a tutti i nostri lettori, anche a nome della redazione e del comitato, l’augurio di un 2023 sereno.
Bruno Raselli