Capolista, imbattuta e con le statistiche migliori della Terza Lega, la prima squadra della VPC è stata protagonista di una prima parte di stagione incredibile. Oltre al titolo di campione d’inverno si è guadagnata anche le semifinali di Coppa Grigioni. La seconda squadra è invece alle prese con un ricambio che l’ha portata ad incontrare tante difficoltà ed occupa l’ultimo posto in Quarta Lega. Situazioni opposte che analizziamo con il direttore sportivo Michele Pedroli partendo da un aspetto caro al dirigente.
“La VPC – ha dichiarato a Il Bernina – è una società che rappresenta ed è un tutt’uno con tutta la Valposchiavo come territorio. Quest’anno stiamo raccogliendo i frutti di anni di lavoro con le caratteristiche tipiche della gente di queste parti, ed anche dei valtellinesi “adottati” che rappresentano un grande valore aggiunto in tutti i sensi: lavoro, umiltà, poche parole e tanto orgoglio nel voler far sentire la propria voce oltre i passi. Noi ci siamo e non molliamo!”.
Dopo la doverosa e importante sottolineatura Pedroli si addentra nei temi legati al campo. “La prima squadra – ha aggiunto – ha fatto qualcosa di straordinario ed inimmaginabile. Bisogna tener conto delle difficoltà logistiche e della rosa ristretta per comprendere bene il girone d’andata che recita numeri pazzeschi. Il campo dice che i ragazzi son stati fantastici e li ringrazio pubblicamente per l’impegno e l’anima che hanno messo nel raggiungere il titolo di campioni d’inverno. Ma se siamo riusciti in questo, oltre alla magistrale regia di Luigi Zugnoni e Paolo Nogheredo assieme al nostro mitico “Cisi” Tarcisio Menghini, il merito è anche di Gigi Bongio, che voglio ringraziare per il suo grande lavoro degli anni passati, e dei ragazzi della seconda squadra che crescono per cercare di arrivare in prima da protagonisti. Nel mio credo calcistico la differenza la fanno prima gli uomini e poi i giocatori”.
Senza sinergia tra le due squadre, questo il pensiero del direttore sportivo, saremmo molto più vulnerabili. “A tal proposito – ha speigato – dico che i soli 3 punti conquistati dalla seconda squadra in questo girone di andata non devono ingannare e portare a facili conclusioni in quanto i “randagi” (soprannome dei giocatori Vpc2) sono un gruppo che sta crescendo nelle difficoltà e delusioni e in cui io credo e ne vado orgoglioso. Tanti sono giovanissimi e devono farsi le ossa ed esperienza, ma son certo che in primavera sapranno dire la loro. Ringrazio i mister Paolo Menini, Pietro Fioletti assieme alla colonna della VPC Paolo Cortesi “Poter”, per aver accettato la difficile sfida della VPC2 con un gruppo nuovo e con tanti giovanissimi”.