“Piz”, scegliere la montagna in un mondo digitale

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È stato pubblicato in questi giorni “PIZ”, il primo libro dedicato alle Guide Alpine della Valmalenco. L’obiettivo dell’autore, il trentasettenne milanese Giovanni Scognamiglio, storico frequentatore della Valmalenco e socio del CAI – Sezione Valtellinese di Sondrio, è comprendere come oggi, in una quotidianità sempre più digitale, connessa e convulsa, sia ancora possibile decidere, con passione e sacrificio, di vivere scegliendo la montagna, scegliendo la libertà. Uno scopo realizzato attingendo dall’esperienza diretta e dalla viva voce delle Guide Alpine attive in Valmalenco.

I punti di contatto con Poschiavo sono numerosi. “Un esempio raccontato anche nel libro – spiega Scognamiglio a Il Bernina – è il Sentiero Bernina Sud, nato da un’intuizione della Guida Alpina malenca Elia Negrini, al tempo gestore del Rifugio Longoni, e realizzato in collaborazione con i gestori del Rifugio Forno e, successivamente, del Rifugio Zoia. Un trekking di quattro giorni, che abbraccia l’Engadina, la Valmalenco e la Val Poschiavo per una lunghezza totale di 57 km e con 2.940 metri di dislivello”.

Nel libro si sostiene un viaggio che affronta l’evoluzione della professione e, più in generale, del turismo d’alta quota, in Italia e a livello internazionale, cercando di fornire spunti e chiavi di lettura per i giovani desiderosi di intraprendere questo antico mestiere.
I proventi della vendita dell’opera saranno interamente devoluti all’Associazione “Per Bianco…e chi come lui”, fondata dalla Guida Alpina Giancarlo Lenatti, che ha l’obiettivo di aiutare i bambini affetti da malattie rare, e le loro famiglie, attraverso campagne di raccolte fondi volti a migliorare le cure e le strutture di assistenza pubblica, in particolare in Valtellina.

Il volume, che si apre con una prefazione di Paolo Camanni, Presidente del CAI – Sezione Valtellinese di Sondrio, è disponibile da ottobre nelle librerie e contattando direttamente Giovanni Scognamiglio (Email: g.scognamiglio85@gmail.com; cellulare: 0039 340 316 19 42), che sarà ben lieto di consegnare direttamente il libro all’insegna di una cultura di prossimità che abbatta la distanza tra autore e lettori.

“La Val Poschiavo, con l’azzurro delle sue acque e il verde dei suoi boschi – racconta Scognamiglio – mi ha sempre affascinato. La vista del lago di Poschiavo dal Trenino del Bernina è fissa nella mia mente anche se la prima volta che la ammirai risale a quasi trent’anni fa. Inoltre, in un paio di occasioni, partendo da Campo Moro, ho raggiunto, attraverso il Passo Canciano, Poschiavo con un lungo e meraviglioso trekking e, dopo una notte in paese, sono ripartito alla volta della Valmalenco ripercorrendo un itinerario che, al ritorno, con i suoi oltre 1.600 metri di dislivello, è decisamente molto più impegnativo, ma altrettanto appagante”.


Giovanni Scognamiglio, classe 1985, vive a Rescaldina, con la moglie Patrizia e la figlia Miranda, e lavora a Milano, dove si occupa di consulenza in comunicazione d’impresa. Escursionista, alpinista e sciatore, è appassionato di storia dell’alpinismo e della Valmalenco, la sua personalissima “Isola che non c’è”, che ha percorso in lungo e in largo e che non vede l’ora di far conoscere alla sua bimba.

Marco Travaglia
Caporedattore e membro della Direzione