Il giovane artista valposchiavino partecipa con la sua nuova opera La bellezza perduta alla mostra d’arte internazionale Be the Change allo Spazio Arte Tolomeo a Milano (locandina). La mostra a cui parteciperanno 41 artisti prescelti e provenienti da tutta Europa verrà inaugurata il prossimo 24 gennaio e sarà fruibile al grande pubblico sino al 4 febbraio 2023. Gli artisti presenteranno le loro opere, che tratteranno le tematiche dell’ecosostenibilità, del rapporto uomo-ambiente e del riciclo, diventando a loro volta ambasciatori di nuovi modelli di pensiero, attraverso le proprie opere, tratteranno la tematica dal proprio punto di vista cercando di stimolare nuovi spunti e prospettive al vasto pubblico.
La grande tela La bellezza perduta regala una bellissima panoramica su Cavaglia. La natura e la sua rara bellezza affiorano con dolcezza in questo piccolo fazzoletto di terra a sud delle Alpi. Piccoli, delicati fiori gialli, bordeaux e arancioni fanno capolino tra i ciuffi d’erba, chinati timidamente verso il basso ringraziano l’acqua che scorre lenta lungo il torrente. Alcuni petali si abbandonano dolcemente lasciandosi cadere sulla superficie dell’acqua, con leggiadria e spensieratezza scivolano via lasciando il porto sicuro. È la giovinezza che si apre alla Vita.
Nel dipinto La bellezza perduta si trova il dono della gratuità in natura: l’acqua, i fiori, gli alberi, le montagne, le pietre e i ghiacciai che caratterizzano il paesaggio del Cantone dei Grigioni. Tutto parla di magnificenza e incanto. Un patrimonio di inestimabile bellezza che rischia di andare perduto schiavo dell’illusione del consumismo dei nostri tempi.
L’odore dell’acqua fresca e cristallina inebria le narici a Cavaglia. Tutto tace in un silenzio lontano e ovattato. Sullo sfondo tra le cime sorge maestoso il Ghiacciaio del Palü circondato da boschi di larici e verdi abeti. I crepacci si stagliano tra le vette, mentre l’estate asciutta che caratterizza questi anni ha già consumato le nevi eterne. Dei piccoli rigagnoli d’acqua, ormai quasi invisibili scendono tra la roccia impervia e nuda. La montagna singhiozza. La montagna piange la bellezza perduta.
Il Ghiacciaio del Palü seppur grandioso e solenne ha perso il suo lustro. La sofferenza dei ghiacciai nell’era del progresso e della modernità segna il passo coi tempi.
L’opera dell’artista vuole sensibilizzare in merito all’importante tematica relativa lo scioglimento dei ghiacciai, riproducendo al pubblico la bellezza della natura ormai perduta che si manifesta attraverso lo scioglimento inarrestabile delle nevi eterne che rivestono i ghiacciai della Svizzera e del resto di tutto il mondo. L’umanità è di fronte a un bivio. È giunto il momento di agire e di correre ai ripari. In quest’epoca travagliata, l’uomo però non è lasciato solo e tantomeno abbandonato a sé stesso nel proprio destino. Osservando attentamente il dipinto si percepisce la presenza del Tutto, della bellezza che ancora esiste e resiste e che si manifesta in tutta la sua grandiosità e potenza nella Natura. L’uomo nel suo pellegrinare terreno ha perso la meta, la vera meta. Ora è chiamato a rivedere il proprio stile di vita e le proprie aspirazioni in un’ottica presente.
Il dipinto La bellezza perduta è un invito ad alzare lo sguardo alle cose che veramente contano, le uniche capaci di dare linfa, senso e vita all’essere umano. È un invito a salire di un piano, da quello animale a quello spirituale dove la presenza del Tutto è percettibile e comprensibile. La bellezza perduta vuole essere un monito all’umanità e nel contempo trasmettere fiducia alla sorgente vitale da cui tutti siamo nati e a cui tutti faremo ritorno. La natura ci parla, chiede di cambiare i nostri comportamenti, le nostre abitudini, in definitiva il nostro stile di vita… e solo chi sa ascoltare attentamente può capire il messaggio che porta nascosto nel suo grembo.
Biografia
Federico Lopes (classe 2001) viene notato sin da piccolo per la sua particolare inclinazione al disegno e alla pittura più in generale, nonché per il suo talento innato. Negli anni delle scuole medie superiori a Poschiavo, nell’ambito del programma dedicato alla promozione dei talenti sostenuto dal Cantone dei Grigioni, gli viene affiancato come insegnante, il pittore e scultore italo-svizzero Valerio Righini che lo sosterrà con attenzione e cura nelle diverse fasi dell’apprendimento della tecnica pittorica.
Federico Lopes dopo aver frequentato nel 2017 un anno propedeutico alla Kunstschule di Coira, si trasferisce a Lugano dove prosegue gli studi alla Scuola cantonale d’Arte (SCA). Nel 2022 consegue la maturità artistica, attualmente frequenta il quarto e ultimo anno per l’ottenimento della specializzazione in Arti visive sempre alla Scuola cantonale d’Arte (SCA). Terminata la specializzazione in Arti visive si trasferirà in Italia per continuare gli studi accademici in Belle Arti.
L’artista partecipa a numerose mostre collettive della Pro Grigioni Italiano (Pgi) a Poschiavo, vincendo nel 2018 il concorso per i 100 anni del sodalizio della Pro Grigioni Italiano con il dipinto Magia in Val di Campo (collezione privata, Domat Ems). La prima mostra personale dal titolo Oltre la realtà viene inaugurata nel 2019 a soli 18 anni negli spazi della Galleria Pgi a Poschiavo. Nel 2020 l’artista partecipa alla mostra collettiva Remember Me a Milano (Galleria CAEL) con le opere Firenze (2018) e Ila (2018), reproduction of Mccurry’s photo (collezione privata, Poschiavo). Le opere di Federico Lopes sono fruibili anche sulla piattaforma online Hansford And Sons Emerging Artist Platform (Londra) che promuove i giovani artisti emergenti di tutto il mondo.
Per concludere la raccolta ecco l’opera inedita più recente e significativa dell’artista La bellezza perduta che verrà presentata al pubblico per la prima volta alla mostra d’arte internazionale sull’ambiente Be the Change in programma allo Spazio Arte Tolomeo a Milano. La grande tela è stata dipinta a più riprese tra il 2021 e 2022 e dopo molteplici sopralluoghi nella zona di Cavaglia per ritrovare non solo le condizioni ideali di luminosità del paesaggio, ma anche lo spirito e l’autenticità del luogo.