A circa un mese dall’apertura degli impianti sciistici della zona abbiamo chiesto informazioni sulle affluenze e sulle condizioni di innevamento delle piste a Nicolà Michael, responsabile delle vendite e del marketing per Corvatsch AG, che gestisce anche gli impianti di Diavolezza e Lagalb e a Lorena Godenzi, membro del comitato della Pro Infanzia San Carlo che gestisce la sciovia di Sfazù Zarera.
Sfazù Zarera
Lorena, è in funzione attualmente la sciovia di Sfazù Zarera?
Dopo l’ultima nevicata della scorsa settimana finalmente abbiamo battuto la pista a Sfazù. Purtroppo, però, le condizioni della neve (troppo poca) non ci permettono di aprire la sciovia. La prossima settimana avremmo dovuto ospitare le scuole elementari di San Carlo per il tradizionale corso di sci; purtroppo saranno costretti ad effettuarlo oltre Bernina. [risposta del 22 gennaio, NdR]
Che prospettive ci sono per una prossima apertura?
La speranza è quella che ci sia una bella nevicata nei prossimi giorni, in modo da poter aprire la sciovia al pubblico e poter ospitare i corsi programmati per il mese febbraio.
Ci saranno variazioni per quanto riguarda i costi di utilizzo?
I costi per l’utilizzo dell’impianto non hanno subito cambiamenti.
Diavolezza/Lagalb
Signor Michael, quando è iniziata la stagione a Diavolezza e Lagalb? Può già dirci qualcosa sulle affluenze?
Il comprensorio sciistico Diavolezza, a causa della mancanza di neve e delle temperature costantemente elevate di settembre e ottobre, ha avuto una preapertura stagionale posticipata di due settimane, sabato 5 novembre scorso. Le piste erano comunque aperte per le nazionali e le squadre giovanili già dall’8 ottobre e le condizioni per questi allenamenti erano molto buone, come ci ha confermato Marco Odermatt alla gara inaugurale di Sölden. Per quanto riguarda l’alta stagione, come previsto, al comprensorio sciistico Diavolezza è iniziata il 21 dicembre 2022. A Lagalb invece, causa le condizioni della neve e le alte temperature, mercoledì 21 dicembre non è stato possibile aprire, rinviando però solo di qualche giorno, a sabato 24 dicembre 2022.
Per quanto riguarda le affluenze, le Oberengadiner Bergbahnen, secondo i primi dati, hanno registrato dati sui pernottamenti leggermente sopra la media quinquennale del periodo.
Le temperature e la mancanza di neve vi hanno messo a dura prova?
Direi decisamente di sì: oltre alle alte temperature, che hanno reso impossibile l’innevamento artificiale per lungo tempo, va detto che soprattutto sul comprensorio di Lagalb ci siamo trovati confrontati con una serie di sfide. L’impianto di innevamento artificiale arriva solo fino al palo 2 e non fino alla stazione a monte; allo stesso tempo, il terreno è molto ripido e roccioso, il che rende estremamente difficile la preparazione quando c’è poca neve, soprattutto nella metà superiore.
Inoltre, purtroppo, non siamo ancora riusciti ad aprire la pista di collegamento tra Diavolezza e Lagalb, poiché in quella zona non è presente un impianto di innevamento fisso [situazione all’11 gennaio, NdR]. I generatori di neve mobili e i relativi tubi dell’acqua si possono tecnicamente utilizzare solo quando le temperature sono costantemente basse e al momento non è questo il caso. Tuttavia, continuiamo a fare tutto il possibile per offrire agli ospiti e alla gente del posto la più ampia gamma possibile di piste di alta qualità!
Dopo gli anni di pandemia, questo è quello buono per la rinascita del turismo dello sci?
Ci aspettiamo una buona stagione invernale in termini di numero di ospiti. Però, non oso fare previsioni o paragoni con la stagione invernale scorsa, perché è ancora troppo presto.