Ha esordito con una manciata di noccioline planate sul palco lo spettacolo del LABORATORIO TEATRALE PGI VALPOSCHIAVO presentato sabato 25 febbraio presso la Sala Polifunzionale di Campocologno, in Svizzera.
Straordinaria come sempre la partecipazione alla messa in scena che nasce ogni anno dalla sperimentazione promossa da Pro Grigioni Italiano Valposchiavo e condotta da Gigliola Amonini.
Un appuntamento atteso, che da ben tre lustri raduna persone provenienti dalla Svizzera e dall’Italia: due valli confinanti che attraverso l’arte teatrale trasformano la frontiera in un luogo di incontro, uno spazio di unione, di relazione e di aggregazione.
A sipario aperto, anche questa è un’altra consuetudine, l’azione scenica ha preso corpo dalla platea dove un essere primitivo, trascinandosi tra le sedie, è balzato rumorosamente sul palcoscenico in cerca di cibo. Sì, perché lo spettacolo parla appunto di cibo, della sua valenza, di come ce lo procuriamo e di quanto le nostre scelte vanno a pesare in maniera insostenibile sugli equilibri ambientali.
Nelle prime scene sono state illustrate le differenti tipologie di consumatore dove gran parte del pubblico si è specchiato, si è identificato, generando un mormorio di sottofondo che denotava immersione partecipativa, interesse e coinvolgimento.
Impossibile rimanere impassibili di fronte alle irriverenti provocazioni della rappresentazione che illustrano a tinte forti come caffè, zenzero, tonno e quinoa sono solo alcuni dei prodotti di cui ci cibiamo, inconsapevoli del danno che arrecano al pianeta.
Al dipanarsi dello spettacolo si sorride, si ride, si sghignazza allegramente al comparire di una super sexy carta fedeltà che si contorce nel carrello per indurre il consumatore ad acquistare ciò che vuole lei; si guarda con simpatia il povero zibetto che è costretto a ingurgitare chicchi di caffè per produrre la bevanda perfetta; ci si lascia sedurre dalla passione per lo zenzero proveniente “dall’incontaminata Cina” da un’ammiccante geisha che assicura documentati effetti afrodisiaci.
Si assiste alla predazione dell’offerta speciale e al seppellimento delle nostre vite sotto montagne di volantini promozionali.
Il pubblico batte a tempo le mani sul rap del personaggio Glementino e giunge alla fine totalmente coinvolto dall’accensione delle luci in platea che trasformano i presenti in prodotti da supermercato.
Al conclusione giungono gli applausi, tanti e graditi dal gruppo di cultori teatrali che con spavalderia e irriverenza si muove in scena con fluidità e fa della propria eterogeneità un elemento di grande forza.
Sono:
Achille Pola
Annabella Lardelli
Carmen Meuli
Elena Visini
Francesca Giumelli
Graziella Gatti
Karla La Torre
Lara Ordoñez
Loredana Corlatti
Manuela Kalt
Marco Bussani
Maria Lavizzari
Mario Rossi
Nadia Marazza
Raffaele Mura
Sarah Serra
Silvia Perlini
Evocative e suggestive le musiche composte appositamente per Hard Food dal Maestro Ugo Altamore che addensano l’atmosfera teatrale insieme alle luci di Davide Vinci.
All’uscita dal teatro il momento conviviale: il sempre gradito brindisi con il pubblico. Si scambiano sorrisi, chiacchiere e considerazioni gustando prodotti a chilomentri zero,100% Valposchiavo.
Il teatro è presenza, scambio, emozione ed è da sempre l’incontro che il Laboratorio Teatrale PGI Valposchiavo promuove e celebra.