Si studia la possibilità di realizzare impianti fotovoltaici sul Passo del Bernina

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Durante la seduta di Giunta di Poschiavo di lunedì 6 marzo, il podestà Giovanni Jochum ha illustrato la Legge federale sull’energia (LEne), con la quale la Confederazione intende rafforzare la produzione d’energia solare, partecipando ai costi d’investimento per grandi impianti fotovoltaici in montagna (nel nostro caso sul Passo del Bernina). Il Legislativo, con lo scopo di valutare le proposte di realizzazione, ha nominato una commissione ad hoc.

La Legge federale sull’energia (LEne), modificata nell’autunno del 2022, contiene al suo interno, alla luce dei recenti accadimenti internazionali, delle misure urgenti volte a garantire a breve termine l’approvvigionamento elettrico durante l’inverno. In questa stagione, infatti, verrà meno, secondo le intenzioni espresse dai vertici nazionali, la produzione di energia elettrica da fonti quali il carbone e le centrali nucleari.

Tra le misure adottate, la Confederazione intende rafforzare la produzione d’energia solare e partecipa ai costi d’investimento per grandi impianti fotovoltaici in montagna. Questi impianti dovranno produrre almeno 10 GWh e la produzione invernale dovrà essere di almeno 500 kWh per ogni kW di potenza installata.

“La zona del Passo del Bernina – ha spiegato il podestà – è molto interessante per l’edificazione di tali impianti, siccome l’irradiazione solare annua è ottima, la zona è allacciata con una rete di strade esistenti ed il trasporto dell’energia prodotta è fattibile senza rafforzare la rete elettrica”.

Per adempire ai criteri fissati dalla LEne, almeno il 10% dell’impianto dovrebbe andare in esercizio al più tardi alla fine del 2025. “La pressione della tempistica ed i dettagli tecnici come anche l’iter d’approvazione – ha precisato Giovanni Jochum – rappresentano sfide non indifferenti”.

Come spiegato, si tratta di una disposizione transitoria che prevede una copertura dei costi fino al 60%; i primi che arrivano prendono i sussidi. Per rientrare nelle tempistiche, inoltre, non sarà necessario inserire il progetto nella pianificazione. Siccome il testo della disposizione non è ancora conosciuto nella sua interezza (l’entrata in vigore è prevista il mese prossimo), il Consiglio comunale sta prendendo contatti con altri comuni, con il Cantone e anche con Repower per condividere opinioni e approcci alla tematica. Al momento, è stato comunque sottolineato, non ci sono trattative in corso.

I possibili vantaggi per la realizzazione di un’opera di questo tipo potrebbero essere economici (verosimilmente verrebbe riconosciuto un canone per lo sfruttamento del suolo), ambientali (produzione di energia pulita e rinnovabile), occupazionali (nuovi posti di lavoro) e sociali (partecipazione ad un obiettivo di carattere nazionale).

Per questo motivo, l’Esecutivo ha proposto al Legislativo di nominare una commissione preparatoria di Giunta (che risulta così composta: Silvio Isepponi – AdC, Ruggero Tuena – PLD, Carlo Vassela – PV, Mirko Beti -UDC) per valutare le proposte di realizzazione di un possibile impianto fotovoltaico alpino sul nostro territorio, con rispettivo contratto di superficie e per l’allestimento del messaggio per la votazione popolare.

Marco Travaglia
Caporedattore e membro della Direzione

1 COMMENTO

  1. Ottima idea, ma bisogna tener conto anche della neve.
    Durante l’inverno 2000-2001 si misuravano sul Passo del Bernina ben 24 metri di neve accumulata.
    Mentre nell’inverno 2013-2014 (non 100 anni fa) si misuravano circa 12 metri di neve.