Giovedì 6 aprile, all’Hotel Suisse, si è svolta l’assemblea annuale della Cooperativa campicoltori.
I campicoltori sono innanzitutto un gruppo di persone accomunate dalla passione per la terra e per il mantenimento della tradizione agricola legata alla produzione dei grani. Un lavoro intenso e importante che, sebbene non renda ricchi di denaro i soci della Cooperativa, fa di loro un anello essenziale nella costruzione di una valle con prodotti realmente “100% Valposchiavo”.
Come sottolineato dal Presidente Reto Raselli in apertura, la stagione 2022 non è stata facile per alcuni dei prodotti. A causa del clima assolutamente anomalo, tanto per le alte temperature quanto, soprattutto, per l’assenza di precipitazioni, la raccolta è stata un po’ magra, soprattutto nel frumento.
Raselli ha espresso soddisfazione per il coordinamento con il Mulino di Aino, con il quale la collaborazione continua dando buoni frutti. Quanto invece al Mulino-pastificio, anche qui vi è un rapporto positivo, se pure con un’ombra. Il progetto di fornitura di 5 tonnellate di frumento da parte dei campicoltori, sembra essere al momento in una fase di stallo: “Ma sarebbe bello che potessimo davvero metterlo in pratica – ha sottolineato Raselli – non solo per noi, ma anche per poter avere dei prodotti realizzati con il grano locale”.
Il cassiere Silvio Rossi ha poi illustrato dei conti sani, con un utile di 3.600 franchi che, a fianco di una piccola riserva, permetterà di pagare un po’ prima del consueto il prodotto ai soci, come deciso dalla stessa assemblea.
Rosalie Aebi ha poi fatto notare come il problema maggiore sia stato quello legato al frumento primaverile, un vero disastro, mentre quello autunnale è stato ottimo, tanto in termini di resa quanto di qualità. In totale, sono state conferite circa 14 tonnellate di frumento, 1,5 di orzo e 1’618 Kg di saraceno. Da sottolineare, tuttavia, che per quest’ultimo è ancora difficile dire quanta sarà la resa reale in farina, perché diversi chicchi non erano pieni.
Per quanto riguarda la spelta, il prodotto è stato raccolto, ma non è ancora chiaro come possa trovare uno sbocco commerciale.
I migliori clienti della Campicoltura restano soprattutto i privati, sia direttamente sia attraverso il Caseificio Valposchiavo. Tra le ditte, invece, spiccano l’Hotel Raselli Sport di Le Prese e il Panificio Bordoni e, un po’ a sorpresa, l’Hotel Park National al Passo del Forno.
Nasce qui il tema di come espandere la collaborazione con altre realtà locali. L’auspicio di Raselli, ma anche di tutti i campicoltori, in conclusione dell’assemblea, è stato quello che si possa, in futuro, avvicinare alle farine valposchiavine al 100% non solo i turisti, ma soprattutto i residenti della Valposchiavo, che le sentano come un prodotto totalmente proprio. In fondo, oltre ai ristoratori e alle famiglie, la differenza la si potrebbe fare anche nelle feste campestri e negli eventi organizzati, che potrebbero scegliere dei menù a base di saraceno, frumento e mais locali.