La Giunta approva lo sviluppo del teleriscaldamento a S. Maria

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Nella serata di Giunta del Comune di Poschiavo di lunedì 24 aprile è stata approvata all’unanimità la strategia (2023 – 2027) per lo sviluppo del teleriscaldamento a S. Maria. Questa comporterà, per far fronte all’espansione della rete, ad un investimento di circa 350’000 CHF.

Durante la seduta del Consiglio comunale del 2 agosto 2022 era stata accettata una prima proposta di strategia di sviluppo. L’obiettivo di quell’analisi era dimostrare la fattibilità di allacciare altre utenze importanti, come il complesso di Casa Anziani. Inoltre, era stata evidenziata l’importanza dell’ampliamento della centrale con un grande accumulatore, opera prevista per l’estate 2023.

Durante l’inverno 2022/2023, le richieste per gli allacciamenti sono aumentate notevolmente, così da dover attualizzare la strategia alle esigenze attuali e far fronte ai cambiamenti previsti. In totale, l’impianto fornirà entro pochi anni più di kW 2’000. “Per affrontare tale situazione – ha spiegato il consigliere comunale Fulvio Betti – sarebbe ottimale ampliare la produzione di calore d’emergenza con un impianto polivalente di 2 x 330 kW. L’esecuzione sarebbe da effettuare in due tappe e a seconda della necessità effettiva”.

Dopo un primo decennio nel quale sono state registrate delle perdite, ha spiegato il consigliere dell’UDC, il cambiamento della situazione energetica globale sta favorendo l’attività dell’impianto. “Quello che è stato votato dalla gente – ha precisato – è stato raggiunto. Ora è possibile scegliere due strade: o ottimizzare il teleriscaldamento ed eventualmente incrementare gli utili, anche per colmare il deficit maturato negli anni, oppure mantenere lo status quo“.

Successivamente ha preso la parola l’ingegnere comunale Vito Crameri, che ha spiegato nel dettaglio la scrupolosa analisi che ha portato a proporre in Giunta una strategia di sviluppo, denominata “Strategia 2027”. Grazie alla sua attuazione, secondo quanto spiegato, sarebbe possibile raggiungere diversi obiettivi:

  • Sfruttamento ottimale dell’impianto (100 %)
  • Meno immissioni a S. Maria
  • Prolungamento della vita delle caldaie (25-30 anni)
  • Ammortamento del finanziamento speciale in 6 anni
  • Ampliamenti sostenibili
  • Offerta di una valida alternativa per gli edifici del Borgo
  • Sfruttamento ottimale del legname di scarto

Per via dei contributi ricevuti, lo sviluppo del progetto (che ha previsto la valutazione di due possibili varianti) dovrebbe comportare una spesa complessiva intorno ai 300’000-350’000 CHF.

Tutti i partiti si sono dichiarati favorevoli al progetto, pur presentando diverse domande di chiarimento. Tra gli altri, Gianluca Balzarolo (AdC), ha chiesto al Consiglio comunale se è stata pensata una strategia a lungo termine: “Nella pianificazione – ha detto – non ho visto niente […] perché fra 10 anni, visto il successo del servizio, probabilmente saremo nuovamente al limite della struttura”. Sul punto ha risposto il consigliere comunale Fulvio Betti, che ha precisato: Quando l’impianto sarà sfruttato al massimo – questo il pensiero del rappresentante dell’Esecutivo – è probabile che si ragionerà su nuove strategie: potrebbe essere il Comune a pensare di realizzare un nuovo impianto oppure potrebbero essere i privati a interessarsene in prima persona (anche i singoli quartieri, per esempio). Intorno al Borgo – ha concluso – sono presenti diversi terreni artigianali disponibili allo scopo, per cui le soluzioni saranno molteplici e alla portata.

Marco Travaglia
Caporedattore e membro della Direzione