Il 27 maggio apre la mostra della fotografa Lara Chahine (Libano)

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copyright Lara Chahine - FDDM

La giovane fotografa Lara Chahine, che vive nel Nord del Libano, su invito dell’associazione culturale riverbero (www.riverbero.ch) sta svolgendo una residenza artistica in Valposchiavo da metà marzo a metà giugno. In questi mesi la fotografa si è concentrata su un lavoro fotografico relativo all’acqua, ha incontrato persone attive nei diversi settori legati all’acqua e persone che l’hanno portata a spasso per la valle a scoprire luoghi suggestivi o interessanti dal punto di vista idrico.

“Nelle foto di Lara l’intervento umano in rapporto al paesaggio è sempre presente. Le storie d’acqua che ci racconta con acutezza non sono mai esclusivamente legate a una natura incontaminata, ma bensì sono sempre in rapporto alle necessità della società umana moderna. Con un tocco d’ironia, ci ricorda che a differenza delle piante e del terreno, gli umani non possono vivere a lungo senza di essa. Le sue immagini non vogliono giudicare le nostre abitudini, ma bensì farci riflettere su quali consumi potremo rinunciare e a quali no.” (Alfio Tommasini)

Durante il suo soggiorno Lara Chahine è stata accompagnata a livello artistico-fotografico da Alfio Tommasini, co-fondatore e direttore artistico del Verzasca Foto Festival nonché curatore della mostra fotografica di Lara Chahine che conclude la sua residenza con una mostra e che sarà inaugurata a Poschiavo il 27 maggio alle ore 16.00 al Punto Rosso.

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La mostra, che sarà aperta dal 27 maggio al 18 giugno, da martedì a domenica dalle ore 16.00 alle 19.00, è accompagnata da conferenze legate al tema della mostra.

Il 31 maggio alle ore 20.30 al Punto Rosso, in collaborazione con la Pro Grigioni Italiano Valposchiavo, si terrà la serata “Dolci acque – Letture e racconti di fiume”, condotta dall’attore Michele Di Giacomo della compagnia teatrale Alchemico Tre di Cesena, con tra l’altro una lettura di brani da Il viaggio dello scrittore Tonino Guerra, con un accompagnamento musicale.

Il 9 giugno alle ore 20.30, sempre al Punto Rosso, vi sarà un incontro con lo scienziato e climatologo Luca Mercalli, intitolata “Crisi climatica e ambientale: quali scenari per il futuro?”.

Entrambe le serate sono organizzate nell’ambito della rassegna “Risorse per il futuro”

Inoltre, il 20 e 24 aprile, gli allievi e le allieve delle scuole elementari di Brusio hanno trascorso le giornate con la fotografa, la prima all’aperto dedicata alla fotografia, e la seconda giornata in classe all’insegna della creatività, in cui i ragazzi e le ragazze si sono cimentati con la creazione di una mini rivista (“zine”) con fotografie, collage, disegni e testo. Sono previste anche visite della mostra con le scuole elementari di Brusio, le superiori e la scuola professionale di Poschiavo.

La residenza artistica di Lara Chahine fa parte del programma SMArt (Sustainable Mountain Art), realizzato dalla Fondazione per lo sviluppo sostenibile delle regioni di montagna FDDM, basata in Vallese, in stretta collaborazione con la Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) e l’Arts Council of Mongolia.

Il programma SMArt esiste dal 2014 e mira a sensibilizzare il pubblico e le istanze decisionali riguardo alle sfide delle regioni di montagna attraverso l’arte e a creare un dialogo interculturale sulle questioni ambientali, sociali ed economiche che toccano la Svizzera e altre regioni di montagna nel mondo: cambiamento climatico e pericoli naturali, gestione dell’acqua, migrazione, sicurezza alimentare e biodiversità e agricoltura.

Informazioni: www.riverbero.ch, Paola Gianoli, 079 781 77 41.

Eventi (Punto Rosso, Poschiavo):

27 maggio 2023, ore 16.00: vernissage della mostra di Lara Chahine

31 maggio 2023, ore 20.30: “Dolci acque – Letture e racconti di fiume” con Alchemio Tre 

9 giugno 2023, ore 20.30: incontro lo scienziato e climatologo Luca Mercalli

Apertura mostra: 27 maggio-18 giugno, da martedì a domenica ore 16.00-19.00

2 COMMENTI

  1. Confermo Geni. Per noi Campascini al “Puzzun” è stata la nostra “playstation” a 360° durante tutta la nostra gioventù prima di lasciare, non senza una buona dose di nostalgia, questo magnifico regalo della natura!

  2. Bella foto, per gli Zalendini e Campascini questo posto è ben noto e viene chiamato “Pozzun”, ai vecchi tempi luogo di svago per i giovani, dove si imparava a nuotare e ottimo posto per la pesca. La particolarità è data dal fatto che questo invaso naturale del Poschiavino è completamente scavato dall’erosione nella roccia. Sulla cima della parete rocciosa è ancora visibile un muretto che serviva alla captazione dell’acqua per la “Rulgia,” canale per irrigare la campagna di Zalende. L’alluvione dell’87 l’aveva sepolto sotto il materiale, ma dato la sua consistenza impressa nel granito è riemerso ed è quasi rimasto immutato! Brava la fotografa che ha valorizzato la bellezza di questo luogo.