Valposchiavo strategica e gestione del conflitto d’interessi: il Podestà nel CdA di Repower

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Mercoledì 17 maggio 2023 si è tenuta a Poschiavo l’Assemblea generale di Repower AG. Oltre all’approvazione del bilancio d’esercizio e del bilancio consolidato, l’Assemblea generale ha proceduto con la nomina di due nuovi membri del Consiglio di amministrazione: Barbara Janom Steiner e Giovanni Jochum. Per il podestà si tratta di un ritorno nell’azienda valposchiavina. Lo abbiamo intervistato.

Buongiorno Giovanni, quali sono i motivi che ti hanno spinto a candidarti per questo ruolo?

Quando ho letto la pubblicazione del posto quale membro del Consiglio di amministrazione (CdA) di Repower dapprima su “Il Grigione Italiano” e in seguito sul sito del Cantone dei Grigioni, ho notato che potevo adempiere ai requisiti richiesti, come la conoscenza del settore energetico, la capacità di gestione aziendale, la conoscenza della mano pubblica grigionese e altri ancora.

Inoltre, più di venti anni di attività operativa nel campo dell’energia svizzera ed europea hanno lasciato il segno. Passare dall’operatività, seguita dal 1993 fino al 2016, al livello più strategico di un CdA è stato sicuramente un grande stimolo per pensare di rientrare nel settore. Tra l’altro mai totalmente abbandonato, perché ero comunque sempre attivo nel settore quale consulente.

Sono veramente contento che il Governo abbia preso in esame la mia candidatura (a quanto sembra ce n’erano davvero tante) e abbia deciso di nominarmi quale rappresentante dell’azionista Cantone dei Grigioni in seno al CdA di Repower. Mi rallegro di poter lavorare con la signora Janom-Steiner, che pure rappresenta l’azionista Cantone dei Grigioni, e con gli altri membri del Consiglio di amministrazione.

Puoi spiegare ai cittadini quale sarà il tuo compito all’interno del Cda?

Chiaramente non posso ancora entrare nello specifico del lavoro, non avendo ancora avuto delle riunioni del CdA. In generale, i membri del Consiglio di amministrazione si occupano dello sviluppo strategico di una società, ne valutano le opportunità, i potenziali investimenti, ma anche i rischi. Si tratta di dare le linee guida al comitato direttivo dell’azienda, supervisionare il lavoro operativo e rendere conto agli azionisti.

Uno dei temi principali, discusso da tempo, riguarda la decentralizzazione dei posti di lavoro e degli uffici rispetto a Poschiavo. Quali saranno le tendenze per il futuro, secondo te? Potrai fare qualcosa per evitare ulteriori spostamenti?

Sono ormai diversi decenni che a scadenze più o meno regolari si vocifera in merito a un eventuale dislocamento dei posti di lavoro di Repower. Fino ad oggi abbiamo avuto la fortuna che ciò non accadesse. Nel 1993, quando sono rientrato in valle, presso l’allora Forze Motrici di Brusio lavoravano circa 85 persone; ad oggi, a Poschiavo, sono impiegate circa 180 persone. Questo è un fatto molto importante e ne va tenuto conto.

Le tendenze per il futuro? Non ho la sfera di cristallo. Sono comunque convinto che se non ci saranno necessità impellenti, non ci saranno centralizzazioni in uffici fuori dal cantone. Il Governo ha detto a più riprese che vuole avere comuni forti. Inoltre, il Gran Consiglio ha approvato la strategia energetica cantonale 2022-2050 che prevede un rafforzamento della posizione della mano pubblica nelle aziende che producono energia elettrica nel nostro cantone. Tutto questo lascia presumere che anche i posti di lavoro possano rimanere in Valposchiavo. Quale membro del CdA, il primo compito è quello di perseguire gli interessi aziendali. Se sarà possibile trovare la forza lavoro qualificata necessaria alle attività della società per gli uffici di Poschiavo mi impegnerò, come tra l’altro faranno anche gli altri membri del CdA, per permettere un ulteriore sviluppo di Repower a Poschiavo.

Un altro tema che balza all’occhio è il possibile conflitto d’interessi tra il tuo nuovo ruolo e quello di Podestà. Come si combinano le due cose?

Questo è un tema che ho affrontato già durante i colloqui per la candidatura. Gli interessi del comune e quelli di Repower sono legati tra di loro. Repower ha delle concessioni in valle, le vuole mantenere e vuole poter rinnovare gli impianti, come tra l’altro sta facendo in questi anni. Dunque, Repower è interessata ad avere buoni rapporti con i comuni concessionari. Per Poschiavo è essenziale che Repower possa prosperare, creare posti di lavoro, fare investimenti sul territorio e pagare le tasse. Se va bene a Repower, va bene anche ai comuni.

In Consiglio comunale abbiamo pure affrontato il tema del conflitto d’interessi e in base all’art. 22 della Costituzione comunale (“motivi di ricusa”), abbiamo constatato che essere membro nel CdA di una società è un motivo di ricusa. Pertanto i rapporti con Repower non verranno più seguiti da me quale Podestà, ma dal capo dipartimento Sicurezza, Energia, Agricoltura, Sanità (SEAS) Fulvio Betti. Qualora ci dovessero essere altri temi da discutere con Repower, per esempio aggiornamenti alle concessioni o altri, sarà il Luogotente Davide Vassella o un altro membro del Consiglio comunale a seguire le trattative.

Marco Travaglia
Caporedattore e membro della Direzione