Pastori e pastore riformati dei Grigioni si sono riuniti, dal 22 al 26 giugno, a Coira, per l’annuale sessione del sinodo. Al centro dei lavori: le crisi del nostro tempo – cambiamenti climatici e venti di guerra, in primo piano -, il ruolo e i compiti di una chiesa che vuole contribuire al buon funzionamento della società, e l’esame e l’accoglienza di sette nuovi pastori e pastore.
Compiti della chiesa
“Viviamo in un’epoca caratterizzata da eventi tempestosi”, ha affermato il decano della Chiesa riformata nei Grigioni, Thomas Müller, rivolgendosi a un centinaio tra pastori, pastore e ospiti presenti all’apertura del sinodo. La pandemia di coronavirus, prima, la crisi climatica e gli eventi bellici nell’Europa orientale, poi, pongono anche la chiesa di fronte a molti interrogativi. “Come vogliamo essere chiesa nel nostro tempo?”, si è chiesto Müller. La sua risposta è stata chiara e diretta: non infiliamo la testa sotto la sabbia, non limitiamoci a gestire gli affari ordinari e a salvaguardare lo statu quo, ma cerchiamo, insieme alle donne e agli uomini del nostro tempo, con umiltà e nel contempo determinazione, possibili soluzioni e vie da percorrere.
Gli ha fatto eco il presidente della chiesa riformata di Coira, Curdin Mark, il quale ha esortato i sinodali a non accontentarsi di seguire le facili ricette proposte dal mercato dell’intrattenimento e del consumo. “Riprendete l’antica e sempre attuale lezione della Riforma grigionese, promuovete il dibattito e il confronto, non stancatevi di proporre riflessioni utili per la nostra società”.
Le loro parole sono state incorniciate, durante l’apertura dei lavori, da alcuni canti eseguiti dagli allievi della sede scolastica di Coira-Daleu.
Umanesimo e democrazia
Ospite d’onore del sinodo, il giornalista e opinionista, già direttore generale della SSR SRG, Roger De Weck. “L’essere umano pensa con una certa lentezza, ed è purtroppo ancora piu lento quando deve reagire in tempi di crisi”, ha constatato nel suo intervento. E invece dovremmo rispondere con urgenza alle sfide del cambiamento climatico, della digitalizzazione, dell’avvento dell’intelligenza artificiale – ha proseguito – “che sono fenomeni che cambiano profondamente la nostra società”.
Per affrontare in modo adeguato le crisi è importante non rinunciare alla cultura democratica, e questo significa ad esempio mantenere aperti il dialogo e la collaborazione tra stato, economia e istituzioni – chiese comprese. De Weck ha proseguito con una critica nei confronti del liberismo economico che negli ultimi decenni ha reso i ricchi sempre piu ricchi e i poveri sempre piu poveri – un fenomeno che indebolisce, in Svizzera, la classe media. “Le diseguaglianze sono un veleno per la società”, ha concluso, “dobbiamo stare dalla parte dei piu deboli”. Un chiaro compito – peraltro ampiamente affermato dal messaggio evangelico – affidato anche alle chiese.
Regolamenti e campo di lavoro
I sinodali hanno esaminato e approvato un nuovo regolamento che prevede chiare norme relative alla protezione dei dati. Si tratta, in particolare, di evitare che informazioni sensibili, raccolte nell’ambito dell’attività pastorale, possano finire in mano a terzi.
La pastora Angelika Müller, attiva a Coira nel quadro dell’ufficio di consulenza per coppie e famiglie “Paarlando”, ha presentato alcune riflessioni sulla cura pastorale e psicologica. Hanim Kurt, di origine curda, operatrice presso il “KulturPunktGraubünden” di Coira, si è soffermata sul tema dell’integrazione degli stranieri, sull’esperienza condotta a Coira nel quadro di un nuovo centro d’incontro tra persone di culture diverse.
Nuovi pastori e nuova vicedecana
Domenica 25 giugno, durante il culto celebrato nella Martinskirche di Coira, il sinodo ha accolto sette nuovi pastori. Si tratta di Patrice J. Baumann (Silvaplana), Dagmar Bertram (Scuol), Peter Carls (Thusis), Peggy Kersten (Grüsch), Hans Jakob Riedi (Castrisch), Dirk Schulz (Grüsch) e Marco Wehrli (Coira). Prima di essere accolto nel sinodo, insieme ai colleghi e alle colleghe, Hans Jakob Riedi è stato consacrato al ministero pastorale con un breve atto, presieduto dal decano Thomas Müller.
A conclusione dei lavori sinodali, lunedi 26 giugno, la pastora Simone Straub (Tschiertschen) è stata eletta al ruolo di prima-vicedecana. Straub entrerà in carica il prossimo 1. gennaio e subentrerà alla pastora Simona Rauch (Vicosoprano). Terminerà dunque, alla fine del prossimo dicembre, il lungo periodo di servizio ai vertici della chiesa riformata cantonale di Simona Rauch. Per complessivi dodici anni ha fatto parte del decanato, e negli ultimi tre anni ha rivestito il ruolo di prima-vicedecana. Un compito di rilievo, in rappresentanza anche della minoranza italofona all’interno della chiesa grigionese, in un periodo durante il quale è stata varata la nuova costituzione ecclesiastica.
Il sinodo 2024 si riunirà in Engadina, a Samedan, alla fine di giugno.