Impianto fotovoltaico sul passo del Bernina

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Il 27 agosto si voterà sul progetto di Michael Dominique Jörg e di sua moglie Anke Maria Theresia Jörg, entrambi di Zurigo. Hanno fondato la società BerninaSolar AG per la realizzazione dell’impianto fotovoltaico sul Passo del Bernina.

Dal mio punto di vista, la votazione sembra prematura. Gli abitanti della Valposchiavo hanno poco tempo per informarsi sul progetto, per valutare i pro e i contro. Il 19 giugno, la Giunta del Comune di Poschiavo ha approvato il progetto. Nell’articolo de ilbernina del 20 giugno vengono forniti i dati principali del progetto solare e viene pubblicata una mappa che delinea l’enorme area dell’impianto solare previsto. Mancano le informazioni esplicative.

Da un punto di vista tecnologico, le Alpi offrono un vantaggio localizzativo per gli impianti fotovoltaici, in quanto sono notevolmente più soleggiate e l’aria è meno inquinata, soprattutto nei mesi invernali, rispetto alle pianure. La resa elettrica è quindi molto più elevata.  

Che aspetto ha l’impianto? I pannelli solari sono fissi o mobili e si adattano in modo ottimale ai raggi solari? Cosa succede quando cade la neve? Vengono sottoposti a manutenzione e la neve viene spazzata via? Quanto sono stabili i travi dei pannelli solari di 6 metri di altezza? Che cosa succede in caso di derive di neve, tempeste o grandi quantità di neve? L’impianto rimarrà funzionante? 

BerninaSolar AG calcola 96-128 GWh all’anno. 1 GWh corrisponde a 1 milione di KWh. A titolo di confronto, Repower indica una produzione di energia idroelettrica di 745 GWh. 

La durata del permesso è di 67 anni.  Si tratta di un periodo molto lungo, considerato l’investimento relativamente modesto di 150.000 – 250.000 CHF e la durata di vita garantita dei pannelli solari di 20 – 25 anni. Inoltre, nei prossimi anni/decenni sono attese drastiche innovazioni nel campo della produzione di energia ecologica, per cui l’impianto sarà irrimediabilmente obsoleto prima di 67 anni. La durata del contratto non dovrebbe superare i 20 – 25 anni, con possibilità di rinnovo a nuove condizioni.

Il Comune di Poschiavo ha il diritto di riversione, il che significa che può acquistare l’impianto a metà prezzo dopo 67 anni. L’unica domanda da porsi è cosa sarà ancora in piedi a quel punto, in che condizioni sarà l’impianto e quanto varrà ancora. Un termine più breve ha più senso.

Ora il compenso. Un misero 1 CHF al metro quadro. Dove altro si può affittare un terreno a così poco prezzo? Il Comune di Poschiavo conta su 600.000 – 830.000 CHF di entrate all’anno. Non è molto rispetto al profitto a cui punta BerninaSolar AG. Perché il Comune non dovrebbe affittare il terreno per l’impianto solare con un profitto migliore? Oltre all’importo di base, si dovrebbe negoziare anche una percentuale di profitto dell’impianto solare e, da non trascurare, l’elettricità gratuita. 

Il fabbisogno energetico della Valposchiavo è più che coperto dall’energia idroelettrica. Quindi l’energia solare sarà venduta, ovviamente a Repower e ad altre ditte interessate. 

In breve, vorrei vedere contratti migliori per il Comune di Poschiavo e maggiori informazioni sulle attrezzature specifiche dell’impianto solare.

2 COMMENTI

  1. Ho seguito le spiegazioni della serata informativa in giunta e mi sono informato accuratamente anch’io e concordo con Reto.
    Secondo me è una buona occasione da non perdere. Gli svantaggi si possono accettare e il rischio è minimo.

  2. Mai avrei pensato (non essendo ambientalista) che mi sarei messo a scrivere a favore di un impianto solare, commentando un articolo della Signora Müller che sorprendentemente é contro!
    Ma non é che lei Signora Müller sia semplicemente contro a tutto? mi pare di ricordare che lei é stata contro a tutti e tre i progetti di campo sportivo… compreso l’ultimo ai Cortini. Lei cita ipotetiche carenze strutturali dell’impianto… la retribuzione per il Comune é una miseria….la votazione é troppo presto e la gente non ha avuto tempo per capire… contratto troppo lungo ecc. Insomma, tutto sbagliato. Ricordo che la strategia energetica votata pochi mesi fa (io ho votato contro, probabilmente la Signora Müller a favore) prevede di eliminare le energie fossili. Puntare sulle energie rinnovabili per produrre elettricità… puntare sulla mobilità elettrica proibendo le macchine a benzina e gasolio dopo il 2035 e una dopo l’altra chiudere le nostre centrali nucleari. Se non realizziamo questi grandi impianti solari alpini per la produzione di energia elettrica invernale, dove la prenderemo l’elettricità necessaria? Magari dalle 50 centrali nucleari francesi? Ritengo che gli ambientalisti/ecologisti dovrebbero avere piú coerenza anche perché la corrente elettrica la usiamo tutti eccome! I vari articoli sul Bernina e Il Grigione dopo la discussione in Giunta e la serata informativa in Casa Torre hanno dimostrato che l’idea di questo impianto é valida. I pannelli producono elettricitá da entrambi i lati, una parte direttamente dal sole e l’altra attraverso il riflesso della neve……. questo.non si puó certo raggiungere sui tetti di case e capannoni. Il contratto é buono, a me 600’000.- all’anno per una superficie di pascolo di 50 ettari sembra una giusto prezzo. Il rischio per il Comune é pari a zero. In caso la cosa non funzionasse c’é una garanzia bancaria di ca. 15’000’0000.- di franchi che ci permetterebbe di smantellare il tutto, e secondo me ce ne resteranno ancora molti. Ho votato SI e raccomando ai concittadini e alle concittadine di fare altrettanto.