Matura con l’autunno – a meno di intoppi dell’ultima ora – l’iter per la gestione dell’impianto di Mota di Miralago II.
Con il passaggio anche in giunta a Poschiavo – successivo al benestare del consiglio – diventa infatti cosa concreta l’accordo di prestazione tra la Regione Bernina e i Comuni di Brusio e Poschiavo riguardo la gestione dei materiali inerti presso il sito individuato a questo scopo.
La questione tiene banco da tempo e pochi giorni fa aveva già incassato anche in via libera del comune di Brusio per il quale si sono resi necessari nelle scorse settimane alcuni approfondimenti sugli aspetti finanziari a lungo termine che hanno portato ad una diversa ripartizione di eventuali costi.
In seguito a specifica discussione in consiglio comunale, é stata infatti approvata la proposta del responsabile della MdM II, Marco Lardelli: 25% Comune di Brusio / 75% Comune di Poschiavo.
Un tema regionale di tutto rilievo per la valle, come ricorda il direttore della Regione Bernina, Francesco Vassella, nel quale spicca la svolta del 2018, anno in cui il Cantone ha preso atto di una situazione tutt’altro che soddisfacente in questo ambito.
“A quel punto – ricorda lo stesso Vassella – la Regione e i nostri due comuni sono stati chiamati per avviare un confronto mirato a trovare la miglior soluzione possibile ad una necessità evidente da tempo”.
Da quel momento si é iniziato a pensare ad un progetto definitivo e dunque a lunga gittata, trovando nel frattempo una soluzione transitoria rappresentata dal conferimento dei materiali a Pozzolascio, destinazione che durerà ancora qualche anno.
Il principio cardine, poggiato sulle attuali leggi cantonali e federali in materia, era e rimane quello che per depositare materiali di tipo A e B la discarica deve essere di almeno 100 mila metri cubi. “Come noto i nostri materiali di tipo A e B nei prossimi 20 anni supereranno presumibilmente i 100 mila metri cubi – ricorda il direttore – e questo ha condotto alla particolareggiata analisi per individuare i siti possibili. Un campo che si é ristretto alle due ipotesi: quella di Miralago – nata anche grazie allo spazio creatosi con le tempeste eccezionali che hanno raso al suolo una consistente porzione di bosco – e la seconda, cioè quella di Val Pedröl”.
Dopo l’ampia discussione condivisa a tutti i livelli e la scelta di Mota, adesso la Regione Bernina porta avanti le proprie funzioni in materia dettate dal Cantone, ma per le altre – più strettamente gestionali – può procedere solo se dai comuni arriva un incarico specifico.
“In questo caso la deponia del materiale – spiega ancora Francesco Vassella – non è un compito che ci viene conferito dal Cantone, ma la Regione stessa lo può ricevere dai due comuni di Brusio e Poschiavo. Un accordo che andrà avanti fino al termine del riempimento, quindi durata ventennale, la cui scadenza é prevista nel 2048”.
L’obiettivo economico finale, stante la corretta ed efficiente gestione dell’impianto, è che tutti i costi da qui a quella data siano almeno compensati dai ricavi che provengono dall’attività di conferimento.

“Eventuali disavanzi o costi da spartire – fa notare il direttore – erano stati inizialmente ripartiti nella bozza di incarico in base a criteri standard, ovvero metà in base al numero degli abitanti e l’altra metà in base al gettito fiscale. É stato su questo punto che il comune di Brusio ha chiesto di rivedere le modalitá ed questa è soluzione trovata, fermo restando che si deve arrivare a zero e quindi non farvi ricorso”.
In seguito alla discussione in consiglio a Brusio, dunque, ridefinita e promossa la ripartizione di eventuali spese – con il 25% a carico appunto del Comune di Brusio ed il 75% a quello di Poschiavo – si é così completata la redazione dell’accordo unificato tra la Regione Bernina e i Comuni di Poschiavo e Brusio.
A questo punto, avuto il consenso di Poschiavo, si potrà procedere alla firma e a quel punto la Regione potrà approntare ed emettere il bando di appalto per l’affidamento del lavoro di gestione delle attività di deponia.
“In generale l’iter partecipativo con entrambi i comuni è stato positivo e costruttivo – fa notare Francesco Vassella – certamente quando si tracciano vie nuove serve fare domande, crescere man mano nei progetti e affinare i dettagli; certo questo ha richiesto del tempo, ma se tutto fila liscio con il mese di ottobre avremo raggiunto il traguardo”.