Nel sabato precedente alla Sagra della Castagna a Valposchiavo, ha avuto luogo la tradizionale Festa del Pan Ner. Casa Tomé, luogo d’elezione per questa celebrazione, ha ripreso vita con la preparazione e la cottura della brasciadèla poschiavina nel suo antico forno, mentre gli animali nella stalla hanno aggiunto un tocco di autenticità all’evento. Quest’anno, inoltre, è stato introdotto un percorso sul tessile e la coperta poschiavina, che custodisce antichi saperi familiari.
Un’edizione speciale della Festa del Pan Ner ha visto l’apertura del Museo Poschiavino e della Tessitura Valposchiavo. Qui, i visitatori hanno potuto ammirare la collezione e la catalogazione delle coperte poschiavine tessute da Anna Maria Foppoli e osservare il lavoro svolto sui telai artigianali. Al Palazzo de Bassus-Mengotti, gli appassionati hanno anche avuto l’opportunità di registrare le proprie coperte poschiavine con scatti fotografici.
La manifestazione ha registrato circa 200 partecipanti, un successo costante nel corso degli anni, ma questa edizione ha brillato per la raccolta delle coperte poschiavine. Circa 30 persone hanno portato con orgoglio le coperte di famiglia da catalogare e fotografare (40 di queste sono state registrate). Questo ha confermato l’enorme varietà di design, anche se l’elemento comune tra tutte le coperte poschiavine rimane il materiale in lana, il disegno a lisca di pesce e le strisce verticali.
Una nota particolare è stata la presenza di numerosi poschiavini che hanno scoperto per la prima volta il mondo della tessitura. La partecipazione di Anna Giacometti, membro del Consiglio Nazionale, ha ulteriormente arricchito l’evento.
La gustosa “marenda” presso Casa Tomè ha offerto prelibatezze come l’hummus di fagioli grigionesi e torte di saraceno e mele. Sempre presso Casa Tomè, la dimostrazione di filatura della lana e l’animazione della stalla hanno ravvivato l’atmosfera.
Come anticipato, al piano terra del Palazzo Mengotti, è stata allestita un’esposizione dei campionari di coperta poschiavina recentemente donati al museo dalla figlia di Anna Maria Foppoli. Questa collezione è stata arricchita da schede descrittive, fotografie e documentazione varia.
Infine, al piano terra del museo, i visitatori hanno avuto l’opportunità di vedere due brevi filmati che spiegavano il lavoro di tessitura di Anna Maria Foppoli, rendendo l’evento ancora più interessante per gli appassionati del tessile e della cultura poschiavina.
Foto di Adriana Zanoli