Il legislativo grigionese ha approvato, a grande maggioranza, l’incarico che mira a rafforzare la formazione professionale nei Grigioni puntando su decentralizzazione e capillarità.
In molte aziende dell’economia privata e dell’ente pubblico la carenza di risorse umane specializzate è particolarmente percepibile. In considerazione dello sviluppo demografico e della distribuzione della popolazione sul territorio, nei prossimi anni il Cantone dei Grigioni dovrà affrontare numerose sfide nel settore della formazione e dell’aggiornamento professionale.
Sono numerose le classi di scuola professionale che non giungono al numero minimo legale di giovani in formazione, e non solo in piccole realtà come Poschiavo o Santa Maria in Val Monastero. Anche per gli istituti professionali di Coira e di Samedan, in Engadina, il Dipartimento dell’educazione deve emanare ogni anno autorizzazioni speciali per garantire la creazione di classi con un numero molto esiguo di apprendisti, ha spiegato il Consigliere di Stato Jon Domenic Parolini (Centro).
Tuttavia la quasi totalità dei parlamentari ha comunque sostenuto lo sviluppo e il rafforzamento della formazione decentralizzata sul territorio cantonale. In considerazione delle possibilità offerte dalle tecnologie della comunicazione, il granconsigliere Maurizio Michael (PLR, Bregaglia) vedrebbe di buon occhio non solo una decentralizzazione, bensì anche un’offerta capillare per la formazione delle nuove risorse specializzate. Immagina soluzioni pedagogiche in cui le sedi delle aziende formatrici e quelle delle scuole giocheranno un ruolo secondario.
La mozione inoltrata da Jürg Heini (Centro, Rhäzüns), primo firmatario, chiede al Governo di definire e attuare tutte le misure necessarie per rafforzare in modo duraturo la formazione di base e il perfezionamento professionale in tutti i settori e a tutti i livelli. Se necessario, si legge nel testo dell’incarico firmato da un elevatissimo numero di parlamentari, predisponendo l’adeguamento necessario delle basi giuridiche.
Contrariamente all’opinione e alla raccomandazione dell’esecutivo, la maggioranza dei deputati ha chiesto, sulla scorta dell’incarico Heini, di aumentare in modo adeguato il finanziamento della formazione professionale a tutti i livelli, nel quadro del piano finanziario.
In un parlamento retico di 120 membri, 111 sono stati i voti favorevoli alla mozione di Heini nella sua forma originale, zero quelli contrari.