Un ambizioso progetto di cooperazione transfrontaliera, noto come “Sinbioval – per lo sviluppo sinergico dell’agricoltura biologica in Valtellina e Val Poschiavo,” ha raggiunto il suo culmine con risultati straordinari dopo quattro anni di lavoro congiunto tra otto partner italiani e svizzeri. A fine settembre, si è svolto a Sondrio l’evento finale.
Il progetto “Sinbioval” è stato non solo un trionfo per la cooperazione transfrontaliera, ma anche un esempio virtuoso della determinazione di comunità di montagna che condividono ideali simili.
Il progetto, avviato nel 2019, è stato guidato dalla Comunità montana di Sondrio in Italia e ha coinvolto la Camera di commercio, la Fondazione Fojanini, il Comune di Chiuro, Valtellinabio e la Latteria sociale di Chiuro. Dall’altra parte del confine svizzero, la Regione Bernina e il caseificio Valposchiavo hanno contribuito al successo del progetto.
Arturo Plozza, presidente della Regione Bernina, ha elogiato il progetto come un “ponte tra persone che hanno gli stessi ideali.” Ha sottolineato l’importanza dell’agricoltura in Valposchiavo e l’obiettivo di diventare la prima valle o regione certificata biologica. Attualmente, l’80% delle aziende agricole in Valposchiavo, infatti, sono certificate biologiche, e il 95% del terreno agricolo segue le direttive biologiche Bio Suisse.
Come sappiamo, la Valposchiavo ha da tempo intrapreso il cammino verso l’agricoltura biologica con il progetto “100% Bio Valposchiavo,” un esempio che ispira e guida la collaborazione tra la nostra comunità e la vicina Valtellina. A conferma di questo, il presidente della Comunità montana di Sondrio, Tiziano Maffezzini, ha riconosciuto il valore del modello elvetico, che ha saputo creare un nuovo rapporto tra l’uomo e la natura, valorizzando il territorio.
Il progetto “Sinbioval” ha promosso la formazione specifica per gli agricoltori, nuove strategie di commercializzazione dei prodotti biologici e ha incoraggiato l’adozione dell’agricoltura biologica in molti eventi nell’agenda locale. Questo progetto ha creato un ponte tra due tipologie di agricoltura diverse, ma legate da una storia e da una cultura condivisa.
Arturo Plozza ha suggerito che la collaborazione tra Valposchiavo e Valtellina dovrebbe continuare nei prossimi anni, magari attraverso un nuovo progetto Interreg dedicato alla coltivazione, alla trasformazione e alla commercializzazione dei prodotti biologici locali. Questo obiettivo mira a rendere il territorio ancora più naturale e vivibile e a rafforzare ulteriormente i legami tra le due regioni, Valposchiavo e Valtellina.
Il successo del progetto “Sinbioval” dimostra che la cooperazione tra comunità con ideali comuni può portare a risultati straordinari nell’agricoltura biologica, contribuendo allo sviluppo sostenibile delle regioni montane.