“Al Punt” e il ruolo cruciale dei volontari: intervista a Patrizia e Mattia

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Il prossimo 30 ottobre, in tutta la Svizzera, si celebra la Giornata dei Familiari Curanti. In Valposchiavo, l’Associazione “Al Punt”, grazie al lavoro dei volontari, svolge un ruolo cruciale nel supportare coloro che si prendono cura dei propri cari non più autosufficienti o bisognosi di assistenza.

L’associazione “Al Punt”, sotto la guida di Doris Godenzi, è un faro di speranza per molte famiglie locali. Godenzi ha sottolineato l’importanza del volontariato nella missione dell’associazione, affermando: “Per noi, senza il volontariato, sarebbe difficile, specialmente per quanto riguarda il trasporto. È un immenso aiuto e un grande servizio per le famiglie. Siamo molto contenti di trovare sempre volontari disposti ad aiutare chi è in cura. Alcuni di loro lo fanno da ben quattro anni, andando a trovare i nonni, aiutando nell’orto o giocando a carte. I volontari sono una risorsa preziosa”.

Doris ha poi invitato nuovi volontari a unirsi all’associazione, dichiarando che chiunque fosse interessato può contattarla direttamente al numero di telefono 079 3076424.

Inoltre, l’Associazione “Al Punt” guarda al futuro con entusiasmo, annunciando importanti cambiamenti nei prossimi mesi. La novità più rilevante è il cambio di sede previsto alla fine dell’anno. Il posto attuale a Spineo si è rivelato troppo piccolo per le crescenti esigenze. La nuova sede sarà situata al Crott, nello stesso edificio in cui si praticava il Centro Giovanile, offrendo spazi più ampi e migliorati per svolgere le attività dell’associazione.

L’Associazione “Al Punt” continua a svolgere un ruolo fondamentale nel supporto alle famiglie della nostra regione. E questo, come anticipato, grazie ai volontari. Abbiamo avuto il piacere di intervistare Mattia Panizza.

Intervista con Mattia Panizza: Aspirante infermiere geriatrico con il cuore per gli anziani

Mattia Panizza, studente del quinto anno di scuola superiore con indirizzo in “Scienze umane” a Tirano, ha una passione per l’infermieristica geriatrica. “Mi piace il contatto con gli anziani,” ha detto. “Le loro storie di vita, arricchite da eventi come la Seconda Guerra Mondiale, offrono una prospettiva unica, soprattutto se pensiamo a questi giorni in cui le guerre prendono le scena quotidiana”.

La nonna di Mattia vive in Casa Anziani, e lui, insieme a sua madre, che lavora a Poschiavo, vive a Campascio. Alcuni mesi fa ha scoperto l’associazione “Al Punt”, dove ha deciso di contribuire come volontario: “E’ stata – ha detto – un’esperienza molto formativa. Durante l’estate, ho dedicato due intere giornate alla settimana, accumulando circa 80 ore di servizio. Durante questo periodo, ho assistito gli anziani in una varietà di attività, come fare passeggiate, aiutarli a mangiare e servire i pasti. Uno dei compiti più importanti era garantire il loro benessere e la loro sicurezza. È stata davvero un’esperienza gratificante”.

L’obiettivo di Mattia è diventare un infermiere specializzato nella cura degli anziani. “Vorrei lavorare – ha aggiunto – o in Casa Anziani oppure presso l’ospedale S. Sisto. La mia decisione è motivata sia dalla mia mancanza di competenza nella lingua tedesca che dalla mia precedente esperienza di stage presso l’ospedale S. Sisto, che ho trovato estremamente coeso. Nel prossimo anno, mi iscriverò alla SUPSI (Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana) per iniziare il mio percorso di apprendistato per diventare infermiere, il quale dura circa tre anni”.

Mattia ha intenzione di continuare a prestare servizio “Al Punt”. “Ho in programma – ha detto – di tornare come volontario durante le vacanze estive dell’anno prossimo. La possibilità di dialogare con gli anziani e aiutarli in varie attività è un impegno che tengo molto a cuore. La cura degli anziani va ben oltre il semplice servizio.
In conclusione – ha detto – vorrei esprimere la mia profonda gratitudine agli ospiti di “Al Punt” per le preziose lezioni di vita che mi hanno regalato durante l’estate. La loro influenza nelle nostre vite è inestimabile, e spero di continuare a contribuire al loro benessere in futuro”.

Senza paura della vecchiaia: il messaggio di Patrizia Capelli-Rossi

Patrizia Capelli-Rossi è una nonna e guida turistica che da circa 4 anni è volontaria presso l’associazione “Al Punt”. Tuttavia, la sua esperienza nel volontariato in Valposchiavo dura da oltre 13 anni. Quando viene chiamata, gioca a carte, ascolta le storie delle persone anziane e offre il suo aiuto in base alle loro esigenze.

I motivi del suo impegno nel volontariato sono vari. Inizia quando le chiedono se ha del tempo da dedicare, e gradualmente diventa parte del mondo del volontariato. Si sente molto orgogliosa di far parte di questo gruppo di volontari, poiché ritiene che il volontariato non sia solo dare, ma offre anche un’opportunità di crescita personale e arricchimento culturale attraverso diverse tematiche.

Patrizia intende continuare il suo impegno anche ora che è diventata nonna. Non ha paura della vecchiaia, perché ha visto come l’associazione “Al Punt” renda le giornate degli anziani più belle, facendoli sentire amati e non soli.

Infine, ritiene che “Al Punt” offra un servizio prezioso alle famiglie che ne hanno bisogno.

Marco Travaglia
Caporedattore e membro della Direzione