Le ambizioni di Cavigelli per la presidenza del consiglio di amministrazione di Catram AG sottolineano l’urgenza dell’iniziativa UDC

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Le ultime rivelazioni sulle intenzioni di carriera dell’ex Consigliere si Stato Mario Cavigelli confermano l’importanza dell’iniziativa “Fine delle pensioni d’oro per i membri del Governo”. Cavigelli, che dopo dodici anni di servizio riceve una pensione annuale di 110.000 franchi dal contribuente, sta ora cercando di ottenere la presidenza del consiglio di amministrazione della Catram AG. Questo dimostra che le pensioni non sono più al passo con i tempi. Ma dimostra soprattutto che il mandato in questione è altamente problematico, sullo sfondo del ruolo di Cavigelli nello scandalo edilizio grigionese.

Lo scandalo ha scosso il Cantone. Le imprese di costruzione grigionesi avevano stipulato accordi sui prezzi su larga scala. Decidevano chi avrebbe realizzato il rispettivo progetto. Il danno è stato recato alle casse pubbliche, che hanno pagato prezzi gonfiati. La figura chiave che ha condotto le trattative di accordo tra il Cantone e le imprese coinvolte è stato l’allora direttore del settore costruzioni Mario Cavigelli. Ora intende assumere la direzione di un’azienda che lui stesso ha dovuto sorvegliare come Consigliere di Stato. Una mossa del genere solleva seri interrogativi su possibili conflitti di interesse e sottolinea il potenziale della carica politica come trampolino di lancio per posizioni lucrative dopo il mandato in Governo.

Nel contesto di questi sviluppi, l’UDC Grigione sottolinea l’importanza della sua iniziativa popolare cantonale. L’iniziativa chiede l’abolizione della pensione a vita per gli ex membri del Governo. Attualmente, questa corrisponde al 3,5% dell’ultimo stipendio per ogni anno di mandato e ammonta a 110.000 franchi all’anno per un mandato massimo. Dato che i membri del governo trovano rapidamente un nuovo lavoro grazie al loro alto profilo e alle loro competenze, i pagamenti sono da tempo superflui.

Roman Hug, presidente dell’UDC Grigione, sottolinea: “Solo sei cantoni conoscono ancora una pensione d’oro di questo tipo. Alla luce dei recenti sviluppi, è giunto il momento che anche i Grigioni mettano fine a questa pratica”.

L’UDC Grigione invita tutti i cittadini a sostenere la sua iniziativa e a garantire così un uso responsabile dei fondi pubblici.