Vallo paramassi a Campascio, finiti i lavori preparatori: si riprende a marzo

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Sono iniziati domenica 19 novembre a Campascio e terminati una settimana dopo (il 26 novembre) degli importanti lavori di preparazione in vista della costruzione di un vallo paramassi sul versante sinistro della Valle, a protezione della Ferrovia Retica, della strada e dell’abitato. Al termine di questa prima fase di lavori abbiamo contattato il responsabile alle comunicazioni della Ferrovia Retica, Simon Rageth, per avere qualche informazione aggiuntiva sull’opera.

Signor Raghet, parlando del vallo paramassi in costruzione a Campascio, il pericolo di caduta massi era così alto in quella zona?
No, lo sgombero massi in località Campascio non è stato effettuato a causa del rischio caduta massi. Lo scavo si è reso necessario perché la realizzazione della barriera paramassi di Campascio richiedeva un diverso allineamento. Secondo il progetto, la roccia si trovava all’interno del profilo di sicurezza del nuovo allineamento.

E’ stata smantellata una grossa porzione di parete rocciosa, con ingente spiegamento di mezzi e operai. Può parlarci degli interventi effettuati fino ad ora?
Volentieri. Con la tecnica dell’esplosione sono stati scavati complessivamente circa 600 – 700 m3 di roccia. I lavori di smantellamento dovevano essere eseguiti in maniera molto ravvicinata (erano possibili solo con la tratta ferroviaria chiusa) e quindi dal 18 al 26 novembre 2023 si è approfittato dell’occasione di una necessaria chiusura della linea a causa di lavori di rifacimento del Tunnel della Val Varuna. Concentrare il lavoro in una settimana ha offerto anche dei vantaggi economici, ma per la direzione del progetto una della discriminanti più importanti nella scelta delle tempistiche è stata che l’inquinamento acustico per la popolazione potesse essere limitato ad un periodo di tempo breve. Senza la chiusura della tratta, i lavori di smantellamento avrebbero richiesto mesi.

Trattandosi di lavori in roccia è stato necessario impiegare personale che avesse una formazione specifica sulla “fune sospesa”. L’esplosione ha richiesto la perforazione di fori nella roccia in cui inserire le cariche; tale pratica prevede un lavoro manuale direttamente nella roccia per cui è necessaria una formazione adeguata.

Si ringrazia la Ferrovia Retica per la gentile concessione delle immagini

Ci sono stati durante i lavori rischi legati alla sicurezza degli operai o dell’abitato circostante?
Per il lavoro sono stati sviluppati e monitorati concetti di sicurezza estesi; come detto, gli stessi lavoratori dovevano avere una formazione specifica per questo lavoro. Anche le stesse imprese utilizzate sono specializzate e hanno eseguito più volte lavori simili. Di conseguenza, il rischio per i lavoratori era basso.

Non c’era nessun pericolo nemmeno per la popolazione. Il cantiere è stato delimitato e transennato e le vibrazioni sono state costantemente monitorate. A questo scopo le misurazioni sono state effettuate in vari punti e valutate dopo ogni esplosione, in base a ciò sono state adeguate anche le quantità di esplosivi. Le misurazioni hanno infine dimostrato che le vibrazioni erano ben al di sotto dei valori limite specificati.

La fase dei lavori preparatori si è conclusa domenica 26 novembre. Quando si riprenderà? C’è una data approssimativa di fine lavori?
I lavori principali relativi alla posa del tracciato e alla realizzazione della diga paramassi in località Campascio avranno luogo a partire approssimativamente da marzo 2024 e dureranno due anni.

Ivan Falcinella
Membro della redazione