Organizzato dalla Pgi Valposchiavo nei quattro martedì sera dello scorso mese di novembre, il corso di filosofia per l’uso quotidiano “Conversazioni filosofiche” ha avuto modo di approfondire e di far riflettere i venti iscritti su temi di stretta attualità e di trovare spunti per affrontare le situazioni della vita d’ogni giorno (il lavoro, la natura e gli animali, il potere e la responsabilità, il cibo).
A corso concluso, Il Bernina, ha intervistato l’operatrice culturale della Pgi Valposchiavo, Saveria Masa e la relatrice degli incontri Astrid Schumacher, diplomata in Filosofia presso l’Università di Nancy.
Intervista a Saveria Masa
Saveria, ci puoi fare un bilancio sul Corso di filosofia per l’uso quotidiano “Conversazioni filosofiche” svolto durante il mese di novembre?
Considerato che questo corso è una novità assoluta e che per la Pgi Valposchiavo è stata una sorta di test di prova per saggiare l’interesse a trattare l’argomento, il bilancio è davvero molto confortante. Abbiamo avuto venti iscrizioni, ben al di sopra delle nostre aspettative, e siamo stati persino costretti, nostro malgrado, a rifiutarne di ulteriori per questioni logistiche e di spazi. Abbiamo avuto una interrelazione molto dinamica con i partecipanti e questo era proprio l’obiettivo che ci si poneva con questi incontri, che sono stati appositamente concepiti non come classiche lezioni frontali di filosofia, bensì come vere e proprie conversazioni. Il riscontro avuto dai partecipanti è proprio quello d’aver gradito questa modalità di proposta che consente a tutti, anche a coloro che non hanno neppure una base di studi sull’argomento, di partecipare e di interagire.
Verrà riproposto nel prossimo futuro?
Abbiamo già avuto, da parte dei partecipanti a questo primo corso, ma anche da altri, la richiesta di proseguire. Pertanto è sicuramente prevista nei programmi della Pgi Valposchiavo 2024 una prosecuzione delle “Conversazioni filosofiche” che, anticipo, non si terranno tuttavia prima dell’autunno. Per quel periodo ci organizzeremo in modo tale da poter accettare un numero maggiore di iscritti.
Intervista ad Astrid Schumacher
Astrid, puoi darci un’idea di come si sono svolti questi quattro appuntamenti del corso?
Questi quattro incontri si sono svolti in un’atmosfera molto calda e attenta. Ho introdotto il tema scelto con un aneddoto per problematizzare il tema. Ad esempio: “Il gatto del vicino del mio insegnante di corno veniva spesso a casa del mio insegnante, finché a un certo punto non è più tornato a casa del vicino. Il vicino ha quindi incolpato il mio insegnante di avergli rubato il gatto. È vero che l’ha rubato?”.
Il problema è la definizione del gatto come animale e il ruolo e il significato che l’uomo gli attribuisce, il significato che l’animale ha, anche indipendentemente dall’uomo.
In seguito ho presentato il pensiero di vari filosofi sull’argomento scelto (qui la natura e gli animali) e abbiamo discusso e dibattuto insieme. Ricordando sempre di collegare l’argomento all’attualità.
Era la prima volta che tenevi un corso del genere? Come hanno risposto gli intervenuti valposchiavini?
Sì. Era la prima volta. I valposchiavini hanno risposto con grande curiosità, entusiasmo ed interesse! Mi hanno chiesto se l’anno prossimo si terrà di nuovo.
Ci sono state conversazioni particolarmente degne di nota?
Tutte le conversazioni hanno suscitato l’interesse del pubblico e ogni volta è stato un peccato chiudere il dibattito, ma mi sembra che le due conversazioni più vivaci, forse anche perché le opinioni erano diverse, siano state quelle sul lavoro da un lato e sulla natura e gli animali dall’altro.
Quale delle quattro serate ha riscosso più successo fra gli intervenuti? Come te lo spieghi?
Credo che la conversazione sulla natura e sugli animali sia stata la più riuscita, perché questi due temi hanno toccato molte questioni di attualità, come il posto dell’uomo nel mondo, la sua responsabilità e il suo ruolo in relazione alla natura e agli altri esseri viventi, il suo rapporto con la natura e gli altri animali, la responsabilità di ogni individuo come consumatore: dovremmo acquistare prodotti equosolidali, biologici, locali, ecc.? Per ridurre l’inquinamento, dovremmo evitare di prendere l’aereo o usare i trasporti pubblici invece dell’auto privata? È possibile muoversi in Valposchiavo senza auto? Occuparsi della natura e degli animali significava occuparsi indirettamente dell’umanità: chi siamo?