BREGAGLIA Engadin Turismo, in collaborazione con Andermatt Swiss Alps AG e la Scuola universitaria professionale dei Grigioni, sta attualmente conducendo un innovativo progetto di ricerca promosso da Innotour (SECO). L’obiettivo principale di questa iniziativa è indagare sullo sviluppo di comunità sostenibili nelle destinazioni montane svizzere, mirando a rivitalizzare le regioni turistiche durante tutto l’anno. Questo scopo, come sappiamo, è stato ribadito a più riprese anche da Valposchiavo Turismo.
Il progetto, supportato da un documento white paper, fornisce una panoramica scientifica dello stato corrente delle conoscenze, rivolto alle parti interessate coinvolte.
Le destinazioni turistiche nelle regioni montane della Svizzera si trovano di fronte alla sfida di mantenere vitalità e attrattività durante tutto l’anno. Per affrontare questa sfida e stabilire un collegamento significativo tra turismo e spazio vitale, il concetto di “costruzione di comunità” è stato adottato come strategia. Tuttavia, la mancanza di conoscenze pratiche su come le destinazioni possano formare comunità specifiche e utilizzarle per dar vita alle loro regioni è un ostacolo da superare.
Il progetto di ricerca si concentra sulla formazione di comunità resilienti, intese come reti con un’identità di gruppo, coinvolgendo abitanti del luogo, residenti in seconde case, ospiti, dipendenti e datori di lavoro nelle destinazioni di montagna. Il white paper evidenzia tre campi fondamentali per lo sviluppo delle comunità: l’identità condivisa basata su obiettivi e valori, l’importanza di rituali e tradizioni attraverso esperienze collettive, e la struttura come quadro operativo. Incontri e interazioni interpersonali emergono come elementi essenziali per il benessere, contribuendo positivamente all’attrattività di un’area abitativa e turistica.
I ricercatori concludono che la costruzione e l’espansione di comunità resilienti richiedono tempo e risorse finanziarie. Il coordinamento, la dedizione e la moderazione sono elementi chiave, sottolineando simultaneamente l’importanza dell’attivazione mirata dei singoli membri della comunità. Il white paper completo può essere scaricato dal sito web di BREGAGLIA Engadin Turismo nella versione tedesca.
Il white paper in breve
Le destinazioni svizzere in montagna affrontano la sfida di animare le comunità durante tutto l’anno. Il Community Building, che crea reti tra residenti, secondi residenti, ospiti e lavoratori, è considerato un approccio valido. La visione complessiva delle comunità tiene conto degli stili di vita flessibili, amplificati dalla recente pandemia.
Gli incontri e le interazioni sono essenziali per il benessere e l’attrattività dei luoghi di vita e turismo. La formazione di comunità resilienti è considerata un approccio per mitigare le fluttuazioni stagionali nelle regioni montane. Vengono distinte comunità di marca e non di marca. Il concetto di “marca” in questo contesto si riferisce all’immagine distintiva e alla reputazione associata a un’organizzazione, un prodotto, o, nel caso specifico, a una destinazione turistica.
Lo sviluppo di comunità di successo dipende da fattori come identità, esperienze e struttura. Le risorse culturali, sociali, economiche e politiche sono cruciali. Il modello “Community Canvas” di Pfortmüller offre una guida per il Community Building, suddividendolo in identità, esperienze e struttura.
Le comunità devono offrire supporto reciproco, interagire con la marca e identificarsi con essa. L’identificazione duratura con la marca è cruciale, così come la soddisfazione dei bisogni funzionali ed emotivi. La coesione aumenta con le attività offline, la moderazione e il supporto ai nuovi membri.
La struttura, la gestione e la finanziamento sono centrali. L’esempio di successo di Harley Davidson mostra la forza di comunità basate sulla reciproca assistenza e identificazione profonda con la marca.
Le raccomandazioni includono l’identificazione degli approcci al Community Building, la ricerca di attori e l’attivazione attraverso progetti che favoriscano l’apprendimento reciproco. La fiducia è cruciale, richiedendo coordinazione e moderazione professionale. L’equilibrio tra auto-gestione e organizzazione è fondamentale per la crescita organica delle comunità.