Il Governo dei Grigioni respinge la riduzione del canone radiotelevisivo, a cui mira l’iniziativa popolare “200 franchi
bastano! (Iniziativa SSR)”. Per l’Esecutivo retico la proposta minaccia la varietà del panorama mediatico.
Il Consiglio federale respinge questa iniziativa, ha tuttavia proposto di ridurre gradualmente a 300 franchi il canone radiotelevisivo per le economie domestiche ed esonerare una parte delle imprese, ricorda una nota diramata oggi dall’Amministrazione cantonale retica.
Da parte sua, invece, il Governo retico ritiene che la riduzione graduale da 335 a 300 franchi del canone per le economie domestiche entro il 2029, e l’eliminazione nel 2027 del canone per le piccole imprese, non siano opportune. Sottolinea anche che dal 2018 il canone ha già subito una forte diminuzione da 451 a 335 franchi.
Sempre secondo l’Esecutivo grigionese le modifiche dell’ordinanza sulla radiotelevisione (ORTV) provocherebbero inoltre importanti conseguenze negative per il servizio pubblico, in particolare nei Grigioni. L’informazione regionale indipendente nelle quattro lingue nazionali sarebbe in serio pericolo.