Uncool, artisti in residenza – Ran Livneh, contrabbasso

0
72

Sabato 30 marzo 2024 ore 20:00 concerto, presso LO SPAZIO (accanto alla piscina – Via dal Pozz 11, CH-7742 Poschiavo). Entrata libera.

Dichiarazione dell’artista – RAN LIVNEH (contrabasso, basso elettrico)
http://www.livnehran.com/

Il mio lavoro esplora la relazione tra tono e atmosfera nelle forme musicali tradizionali, nella natura e nell’astrazione. Bassista di formazione, compongo, eseguo e registro musica utilizzando una tavolozza di suoni in performance solistiche e in ensemble. Le mie composizioni si ispirano sia alla struttura della musica dell’Etiopia, del Marocco, dell’Europa orientale e del Medio Oriente, sia al modo in cui queste tradizioni sono influenzate dal paesaggio. Piuttosto che aderire strettamente a queste tradizioni popolari, esploro il modo in cui questi suoni si inseriscono nel mio paesaggio moderno, mescolando elementi elettronici e acustici.

Mi muovo tra la scrittura per i miei gruppi e la collaborazione come esecutore/compositore in vari ensemble. Il mio lavoro combina pezzi annotati, composizioni liberamente strutturate e improvvisazione. L’improvvisazione mi ha insegnato a considerare tutte le possibilità musicali e mi ha dato una mentalità più libera nel comporre. Mi piace lavorare a stretto contatto con gli esecutori e attingere alle loro conoscenze ed esperienze personali, rendendo la composizione un processo dinamico e collaborativo. Passare dalla composizione per il mio ensemble a quella per altri mi ha costretto a considerare la sfida di creare un lavoro unificato e accuratamente realizzato in qualsiasi contesto. Mi ha spinto a vivere la musica non solo come esecutore, ma anche come ascoltatore.

Dopo oltre dieci anni di attività come musicista a Brooklyn, è diventato sempre più importante che il mio lavoro negozi la tensione tra suono, silenzio, attivismo, comunità e meditazione. La musica altera il nostro stato interno, come musicista che suona o come pubblico che ascolta. Quando questa musica rappresenta una fusione del nostro paesaggio e di suoni provenienti da tutto il mondo, possiamo riflettere sul costante stato di cambiamento di tutti gli esseri, indipendentemente da quanto la nostra esistenza possa sembrare temporaneamente fissa o permanente.