Convergenza Storica: Nasce la “Società Pescatori Valposchiavo”

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Giovedì 4 marzo 2024 è destinato a essere un giorno di cui molti si ricorderanno. Si è tenuta in questa data a Poschiavo l’assemblea costitutiva che segna la fusione tra le due storiche società di pesca locali: la “Società Pescatori Brusio” e la “Società Pescatori Poschiavo”. Questo importante passo ha dato vita a una nuova entità, la “Società Pescatori Valposchiavo”, la quale porterà avanti l’agire sinergico delle due precedenti Società, ora sciolte, caratterizzate dall’attenzione alle risorse ittiche delle acque locali.

Il presidente Sergio Gurini: «Vogliamo trasmettere la nostra passione alle future generazioni».

Il presidente della nuova Società e quindi primo presidente storico è Sergio Gurini, detto Guru, firmatario del contratto di fusione insieme al cassiere Enea Godenzi, Fabrizio Balsarini e Franco Crameri, rispettivamente presidente e cassiere della vecchia “Società Pescatori Brusio”.

Questo evento storico è un’occasione che non solo segna un momento di unificazione tra comunità e tradizioni, ma che può anche aprire la strada a nuove opportunità e progetti nel mondo della pesca locale: le due Società ora unite, spiega Sergio Gurini, hanno più forza per far valere le proprie istanze a livello cantonale. È vero – questo il concetto illustrato – che si è definitivamente superato ogni campanilismo che impediva la possibilità di unire prima le due Società ma, oltre a questo, l’unione vuole essere ed è un modo per comprendere che, se gli obiettivi delle due società erano gli stessi, la fusione può solo rendere più forti. I motivi di questa scelta, se si vuole, possono essere o meno individuati nelle circostanze materiali come il calo generale dell’attività di pesca nella Valle, cosa che ha colpito maggiormente la vecchia Società di Brusio (che conta meno partecipanti, circa 40 rispetto ai 180 della rispettiva società poschiavina). A far confluire agevolmente gli sforzi delle due Società in una nuova Società unica è stato però il riconoscere che entrambe le Società da un lato perseguivano gli stessi obiettivi, ovvero rappresentare gli interessi della pesca e impegnarsi per una natura intatta e per acque sane; dall’altro, che l’articolo di scopo era praticamente identico in entrambi gli statuti.

Nella situazione attuale, in cui ci sono molte licenze di pesca, ma non pari pescatori attivi, è importante che una Società di questo tipo sia forte e organizzata, ci spiega ancora il Guru, in modo da trasmettere di generazione in generazione la passione che tiene assieme tutti i suoi membri: l’orgoglio è quello di aver contribuito a questa novità storica per poterla tramandare a chi vi succederà.

Eraldo Crameri, della Società di Brusio, racconta attraverso un aneddoto che il tentativo di unificare le due Società era già stato argomento di discussione con Arturo Plozza più di 20 anni fa, ma il dubbio di poter perdere una qualche indipendenza e autonomia aveva probabilmente giocato il ruolo maggiore nella scelta: anche se, in fin dei conti, il Poschiavino è lo stesso fiume sia a Poschiavo sia a Brusio. In questi anni invece l’indipendenza dell’essere pochi deve aver ceduto alla forza dell’essere molti, tanto da far percepire in questa assemblea che la decisione presa fosse in realtà fortemente attesa. Sottolinea Sergio Gurini, a fine assemblea, che la votazione non solo è stata unanime ma anche senza osservazioni di alcuna natura oppositiva.

Livio Costa, capo guardapesca, ha esposto la situazione delle acque locali e della fauna che le abita nel decennio precedente il 2023. Gli ultimi anni sono stati caratterizzati da una forte variazione di eventi atmosferici: molta neve nell’inverno del ’21 ha causato livelli di acqua eccessivi rispetto alla norma; nell’estate dello stesso anno si sono registrati elevatissimi livelli di siccità e nell’estate del ’23 ci sono state diverse bombe d’acqua con il conseguente riversamento di detriti e fango nei bacini idrici. Le immissioni del ’23 hanno raggiunto gli obiettivi previsti dal progetto cantonale ‘immissioni 2025’, con 13’300 estivali di trota fario nei ruscelli e nei laghi di montagna e 113’900 estivali di trota fario e 1’050 estivali di namaycusch nel lago di Poschiavo. Le catture per stagioni fino al 2023 segnano generalmente una tendenza in leggero aumento dopo il picco negativo del 2019 dovuto anche alla prescrizione relativa alle dimensioni dei pesci pescabili non inferiori ai 30 cm di lunghezza. Da sottolineare che i dati sono sovrapponibili con quelli del resto del Cantone: infatti, specifica Livio Costa, la situazione climatica in cui ci troviamo non riguarda solo la Valposchiavo ma tutta la fascia alpina. Nel 2023 ci sono state 6.109 catture totali con una media di 0,9 catture per uscita.

Da segnalare una grave diminuzione delle attività di pesca nei laghi di montagna ma anche il beneficio degli effetti avuti con le prescrizioni sulla dimensione del pescato. A titolo informativo sono state segnalate le disposizioni speciali 2024:

  • In Val Bregaglia, in seguito alle colate di fango del 26 agosto 2023, a partire dalla foce del Valun da Largh non sono rimasti pesci nella Maira in cui vige pertanto divieto di pesca fino a nuova comunicazione.
  • In Alta Engadina, per la protezione dei temoli, la stagione di pesca, che è nel periodo tra il 15 giugno al 30 settembre, è proibita l’esca naturale con eccezione per la sanguinerola e il contingente stagionale è di 10 temoli per pescatore.

In conclusione segnaliamo che la vendita delle nuove patenti avverrà venerdì 19 aprile e venerdì 26 aprile presso l’ufficio caccia e pesca dalle 17.00 alle 19.00 oppure online, solo via pagamento elettronico.