Poschiavo balla: successo record per la Festa Danzante

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La 19esima edizione della Festa Danzante ha concluso con successo il suo programma nel territorio elvetico, includendo anche Poschiavo, l’unico luogo coinvolto della Svizzera italiana, domenica 5 maggio. Qui, l’evento è stato parte integrante della chiusura del festival sConfini, dedicato alla cultura del contrabbando transfrontaliero tra Valposchiavo e Valtellina.

Tra i momenti più attesi della giornata, la performance “Katzensprung” del collettivo InQdrt ha catturato l’attenzione del pubblico alle 14:00. Questa spettacolare fusione di parkour e danza contemporanea ha offerto uno spettacolo unico e coinvolgente, portando un tocco innovativo alla celebrazione tradizionale.

Dalla danza contemporanea all’hip hop, dal flamenco al modern jazz, salsa, liscio, danze irlandesi e orientali, la Festa Danzante ha ospitato una vasta gamma di stili e performance. Nonostante le incertezze meteorologiche, l’edizione 2024 ha raggiunto un successo straordinario, attirando quasi 100’000 partecipanti e spettatori in tutto il paese, segnando un record di partecipazione.

A Poschiavo, il festival ha riscontrato cifre altrettanto positive: circa 150 persone hanno assistito alla performance principale in Piazza, mentre gli oltre 80 partecipanti ai corsi hanno segnato una media di circa 20 persone per corso, un risultato eccezionale e senza precedenti.
A evento concluso abbiamo intervistato Paola Gianoli Tuena.

Ciao Paola, qual è il tuo ruolo all’interno della rassegna?

Mi occupo della direzione artistica, dell’organizzazione e del coordinamento della Festa danzante Poschiavo. La Festa danzante è promossa da Reso – rete danza Svizzera. 3-4 volte all’anno partecipo anche alle riunioni di tutti i coordinatori svizzeri. Quest’anno, essendo Poschiavo l’unica località della Svizzera italiana a parteciparvi, sono incaricata anche delle relazioni con la stampa della Svizzera italiana. Realizzare la Festa danzante è possibile solo grazie al prezioso aiuto di diverse volontarie e volontari il giorno dell’evento, che tengo a ringraziare di cuore!

Cosa significa per te poter contribuire a realizzare questo evento?

Innanzitutto la danza è la mia passione e professione, poterla portare a Poschiavo e condividerla con il nostro pubblico mi riesce, per così dire, naturale, nonostante l’immenso impegno a livello organizzativo. 
I progetti federativi come la Festa danzante, ma anche il Festival della danza Steps, mi piacciono molto, perché ti fanno sentire parte integrante di un progetto vasto e creano coesione e conoscenza reciproca. L’obiettivo principale della Festa danzante è rendere la danza accessibile a un vasto pubblico. Offre innanzitutto una piattaforma agli artisti professionisti nazionali, ma anche alla scena locale (sia essa professionale o amatoriale) e invita il pubblico a danzare in prima persona con numerosi formati partecipativi.
La Festa danzante permette di avvicinare alla danza anche persone estranee alla danza. Una cosa che mi sta particolarmente a cuore è coinvolgere professionisti e non professionisti, artisti da fuori e della regione, combinare vari stili di danza, permettere a varie realtà di conoscersi. Anche per questa edizione, grazie proprio alla grande varietà degli stili presentati, ha permesso di creare nuovi contatti tra le persone invitate a esibirsi e tra le persone partecipanti ai corsi. Sono stati anche quest’anno momenti di grande ricchezza umana e di scambio.

E cosa significa, secondo te, realizzare questo evento a Poschiavo?

Quando vivevo ancora a Ginevra ed ero attiva nell’ambiente della danza, sin da subito, quando ho visto la prima Festa danzante mi sono detta: perché non a Poschiavo? Nel 2012 il mese di maggio era relativamente tranquillo a livello di eventi. E così mi sono attivata, i primi anni con l’aiuto logistico della Pgi Valposchiavo. Che regioni periferiche come la nostra aderiscano a questo evento mi sembra una cosa molto importante: per far conoscere vari stili di danza (dalla contemporanea a danze tradizionali e altri stili), avvicinare il pubblico all’espressione artistica della danza, coinvolgere la scena locale e regionale. Secondo me, è importante anche per i motivi che citavo prima, perché è federativa e favorisce la conoscenza reciproca. E fa bene al cuore, vedere tanta gente aderire agli ultimi balli in piazza con il Gruppo appassionati di liscio di Livigno è stato veramente un momento molto emozionante.

Qual è stata, secondo te, la chicca della giornata?

Difficile dire, guardata complessivamente, per me è stata un momento entusiasmante dall’inizio alla fine! 
La chicca è stata indubbiamente la performance KATZENSPRUNG della compagnia InQdrt di Aarau (premio June Johnson Newcomer Prize della fondazione Stanley Thomas Johnson nell’ambito dei Premi svizzeri delle arti sceniche 2022). Ciò che mi è piaciuto particolarmente di questa esibizione è che oltre a essere spettacolare a livello di tecnica acrobatica (tutti i ballerini e la coreografa Isabelle Spescha praticano la disciplina del parkour), è al contempo poetica ed ironica. Davvero toccante, con tanti “wow” per le loro acrobazie e le coreografie. Questo grazie al lavoro della coreografa e alla musica composta e suonata dal vivo da Giacomo Mattogno, che sanno rendere questa disciplina molto sportiva in una vera e propria Arte. Ma anche gli altri spettacoli, con in scena soprattutto ballerini non professionisti, sono stati momenti molto apprezzati dal pubblico. Le ragazze della scuola musicale di Poschiavo hanno presentato la toccante pièce I LAVATOI, una bella coreografia di Federica Esposito ballata dalle ragazze con precisione e una bella presenza. La performance improvvisata CONFINI con una formazione ad hoc è anche piaciuta molto.

Va sottolineato che i partecipanti alla performance sono stati preparati sabato pomeriggio e domenica mattina e la maggior parte di loro non aveva un’esperienza di danza contact improvisation. Giuseppe Asaro è riuscito a dar loro le basi di contact improvisation, di presenza, di ascolto e la struttura che ha reso la performance un momento intimo e al contempo di collegamento tra performer e pubblico, rispondendo appieno al titolo “confini”. La performance era accompagnata da una delicata musica suonata dal vivo con Thomas Rohrer. Non da ultimo, anche il liscio ha entusiasmato la piazza, con la simpatica e bella presenza degli ospiti di Livigno del Gruppo appassionati di liscio, che si è esibito da solo con due balli, per poi coinvolgere la gente in piazza per gli ultimi due, invadendo la piazza di felicità e gioia. I corsi (liscio con Emanuela Zini – Livigno), contact improvisation con Giuseppe Asaro (Porto Ronco/Ascona) e irlandesi con Elisa d’Alessandro (Poschiavo) per gli adulti e un corso per i più piccoli (Federica Esposito di Sondrio che insegna alla Scuola Musicale di Poschiavo) sono stati molto apprezzati dai partecipanti e in tutti i corsi regnava un senso di piacere, allegria, soddisfazione (e sudore!).

Gli appuntamenti con la danza non finiscono qui…

La Festa danzante 2025 si terrà a Poschiavo il 17 maggio. Nell’attesa della prossima edizione, ricordo l’evento organizzato da riverbero.ch che si terrà il 10 e 11 maggio alle Palestre di Poschiavo con lo spettacolo “Gli Altri” con la Anton Lachky Company del Belgio (Festival della danza Steps). I biglietti sono ottenibili su www.valposchiavo.ch/danza o alla cassa prima della rappresentazione (in qual caso si consiglia di arrivare 30 minuti prima dell’inizio dello spettacolo).


Foto di Maria Svitlychna

Marco Travaglia
Caporedattore e membro della Direzione