Ringraziamento da parte del comitato organizzativo Festival delle erbe spontanee

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Il comitato organizzativo del Festival delle erbe spontanee è soddisfatto della settima edizione appena passata e ci tiene a ringraziare in prima linea i volontari che si sono impegnati sia prima che durante il Festival. Per due giorni di manifestazione le ore di volontariato sono state tantissime, in particolar modo tutto il lavoro nei mesi e nelle settimane precedenti per la raccolta di erbe, la pulizia e la preparazione di queste. Senza questo lavoro fondamentale, non ci sarebbe il nostro festival del gusto, di cultura e società legata alle piante, di botanica e biodiversità, di scoperta e comprensione della natura.

Ringraziamo inoltre lo chef Paolo Casanova e la cuoca Meret Bissegger e tutti quelli che erano al fronte in cucina; Remo e famiglia Baumann per aver messo a disposizione la Tegia Vegia, gli spazi dell’edificio e il tendone, Jana Baumann e il team del ristorante, Rachele e Gianni Semadeni del birrificio Pacifich che ci hanno aiutato al bar, i conduttori dei laboratori, le guide delle passeggiate, gli artisti presenti (Federica Gennai, Giorgio Valli, Claudia Klinzing), i tecnici audio, i conferenzieri (Alessandra Viola, Mauro Ferrari e Pierluigi Zanchi), i Gruppi gioco della Valposchiavo e Chiara Balsarini e Alex De Simoni con le loro fiabe, Franco Compagnoni e Cesare Giardini per le dimostrazioni. Ringraziamo gli espositori del mercatino che rendono ogni volta particolarmente interessante la nostra manifestazione. Ringraziamo per i parcheggi messi a disposizione la Coop Poschiavo, Repower e il Comune di Poschiavo; Al Punt per averci concesso il giardino. Grazie a Valposchiavo Turismo, a Paolo Belcao per il lavoro grafico e ai rappresentanti dei media che sono venuti al Festival e riportano tutta la bellezza e la vitalità ai propri lettori. Grazie anche a tutti gli sponsor.

Grazie a tutti quelli che ci hanno aiutato, anche poco, ma quel poco è stato davvero prezioso.

Dopo 5 mesi di lavoro, spesso nei ritagli di tempo libero e senza alcun compenso, il comitato organizzativo si prende alcuni mesi di riposo prima di pensare a una nuova edizione.