Un ritorno alle radici: il successo di Bruno Vassella e del teatro dialettale

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Durante il fine settimana scorso, Poschiavo ha accolto calorosamente il suo figlio natìo Bruno Vassella, giunto in valle con la compagnia teatrale i FRODillA di Biasca per presentare lo spettacolo dialettale “Fra dü dì semm in scena”. A ricevere Vassella e i suoi compagni di scena c’era un folto pubblico, che ha potuto divertirsi gustando la tradizione del teatro comico-dialettale.

“Fra dü dì semm in scena…” è una vivace parodia sulle disavventure di un regista e il suo gruppo di attrici stravaganti e maldestre alle prese con la preparazione di uno spettacolo, scritto da Miki Angelo Pina e diretto da Pietro Aiani.

In soli due giorni, l’appassionato regista Mondella, interpretato da Vassella, che oggi vive a Lodrino, in Ticino, deve mettere in scena uno spettacolo commissionato dal signor Negrelli per un progetto volto a sponsorizzare la sua nuova pillola contro il raffreddore. Durante l’allestimento dell’opera, l’indole caotica e scherzosa della troupe prende il sopravvento, esasperando sempre di più il povero regista, incaricato di portare l’opera in scena in tempi strettissimi.

Le parti della sceneggiatura vengono affidate a quattro diverse attrici dagli svariati sfondi attoriali: qualcuna che ha già girato una piccola pubblicità, qualcun’altra totalmente devota all’arte drammaturgica. L’unica cosa che le accomuna sembra essere la volontà di esasperare il povero regista Mondelli, il quale, con i tempi che stringono, cerca di imbastire le scene al meglio delle sue forze e possibilità per far contento il signor Negrelli.

Così, le peripezie per portare in scena lo spettacolo-réclame prendono inizio, e le personalità delle attrici e degli attori emergono per creare situazioni comiche e strampalate, dove però provvede puntualmente a riportare l’ordine sul palco l’aiutante del regista, una donna dal pesante accento tedesco e con una forte indole per la disciplina. Visto l’andamento e il comportamento degli attori e dei collaboratori di scena, sempre pronti a scherzare e farsi beffe di ciascun’altro e del regista, i dü dì a disposizione per portare a termine lo spot commissionato si fanno sempre più stretti, e l’esasperazione di Mondella aumenta sempre più.

Ma quando, alla fine, giunge il momento di filmare i frutti del loro lavoro, anche grazie all’impegno della costumista, del tecnico di scena e del musicista, tutto fila liscio. Anzi, tutto va per il meglio, in quanto lo spot si rivela essere un gran successo, tantoché il signor Negrinelli, soddisfatto, per la gioia di tutti offre alla troupe un contratto triennale.

Il ritorno di Bruno Vassella a Poschiavo con la sua compagnia teatrale ha rappresentato non solo un momento di intrattenimento, ma anche un significativo omaggio alla cultura e alle tradizioni locali. Il teatro dialettale, con la sua capacità di riflettere la vita quotidiana e di rafforzare l’identità culturale, ha un valore unico e prezioso per la comunità. Il dialetto, nella sua semplicità, si dimostra diretto e preciso nel descrivere la realtà, aggiungendo un tocco autentico e immediato che risuona profondamente nel cuore di chi, come tanti valligiani, hanno il dialetto come lingua madre. La comicità dialettale possiede inoltre un potere unico nel creare connessione e divertimento, rendendo le risate ancora più genuine e condivise. Queste sono le sensazioni e i valori che Fra dü dì e i FRODillA hanno trasmesso al pubblico, in quanto lo spettacolo non solo ha divertito il pubblico, ma ha anche dimostrato quanto sia importante preservare e valorizzare le nostre radici attraverso l’arte e la creatività. Vedere un poschiavino come Vassella tornare nella sua valle natìa per condividere passione e il talento suoi e del suo gruppo è stato un evento particolarmente bello e significativo.

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