Nelle scorse settimane abbiamo ricevuto la segnalazione, dalla stessa autrice, di una foto scattata dal Trenino Rosso in zona Miralago, selezionata dalla rivista Landscape Photography Magazine per la pubblicazione online nella categoria “Lonely Trees” (https://landscapephotographymagazine.com/25/06/2024/miralago-switzerland/).

Incuriositi abbiamo intervistato l’autrice dello scatto, l’italiana Stefania Grasso, di Vercelli, insegnante di Scienze Naturali presso l’Istituto Superiore Lagrangia della città.
Buongiorno Stefania, da dove nasce questa sua passione per la fotografia? Fa spesso fotografie in Svizzera?
La passione per la fotografia è stata ereditata da mio padre che tanto amava le montagne, e aveva scalato da giovane il Bernina. Noi italiani siamo abituati alla bellezza delle nostre Alpi, la maestosità del Cervino e de Monte Bianco con l’Aiguille noire ma anche la Svizzera, a mio avviso, offre dei paesaggi mozzafiato: basta pensare alla Jungfrau, allo stesso Bernina, al Matterhorn da Zermatt, al paesaggio lungo il passo del Gran San Bernardo, il Maloja e Liddes. Amo la Svizzera perché è lo Stato che maggiormente tiene al rispetto di Madre Natura limitando notevolmente il traffico veicolare, decorando ogni villaggio con dei fiori, con un’architettura consona alle zone di montagna. Ultimamente ho frequentato molto Simplon Dorf, il villaggio della pace e degli gnomi, Simplon Pass e Gondo. Ho realizzato un fotolibro in italiano e in tedesco “Sulle tracce del Barone Stockalper” disponibile su Amazon il cui ricavato dalla vendita è andato a favore dell’associazione Amico Randagio ODV di Vercelli che aiuta i gatti randagi, anziani o malati. Io amo moltissimo i gatti e faccio parte di questa associazione.
Ci può parlare della sua esperienza in Valposchiavo nel giorno in cui è stata scattata la foto? E’ stato un semplice passaggio a Miralago con il Trenino Rosso o si è fermata nelle nostre zone?
Si tratta di una gita giornaliera che riscuote solitamente molto successo presso l’agenzia piemontese STAT Viaggi. Ho deciso di partecipare per ben tre volte per avere una versione estiva e invernale del paesaggio. Non è sempre facile in quanto sappiamo dell’instabilità meteorologica delle zone di montagna. Ho intenzione tuttavia di ripetere ancora una volta questa esperienza, in ottobre, per cogliere la veste autunnale del Bernina express, magari con alberi arancioni.
La fotografia è stata intenzionale, mirata – un giovane albero che cresce a ridosso della riva quasi nelle nebbie del lago – o è stata un caso durante una serie di altre foto scattate in successione, scoperta riguardando le immagini?
Ammetto che è stata scattata in successione di altre foto. Quel giorno siamo finiti nel bel mezzo di una tempesta quindi ho lasciato l’obiettivo costantemente attaccato al finestrino del trenino rosso. Lungo il Maloja poi ho usato l’iPhone 12 mini che ha una risoluzione non da meno della reflex, con risultati sorprendenti.

Stefania Grasso autrice della foto
Parlando sempre dello scatto, come leggiamo effettuato con una Nikon D5200 con un obiettivo da 18-55 mm a bordo del Trenino Rosso, cosa può dirci di più? E’ stato successivamente modificato in post produzione con programmi per il foto ritocco?
Dopo lo scatto non ci sono stati particolari interventi di post produzione a parte una lieve sottoesposizione, un aggiustamento delle curve.
Ha inviato lei alla rivista Landscape Photography Magazine la foto o è stata contattata da loro? Come funziona l’assegnazione del premio Lonely Trees?
Sì. Ci sono degli assignment che durano tre mesi. Gli utenti caricano un’immagine da loro scattata a seconda del tema. La selezione è molto dura, basta una persona anche in lontananza sullo sfondo, una risoluzione lievemente più bassa e si è subito esclusi. Si tratta di vere e proprie esposizioni multimediali che permettono di scoprire aree naturalistiche di tutto il mondo. Alcuni autori meritevoli passano poi alla fase finale e possono ricevere anche un compenso. A me basta già essere inclusa, è motivo di grande soddisfazione.
Lei ci ha contattato offrendoci la foto con l’intento di “dare ancora maggiore visibilità a livello internazionale a questa bellissima zona elvetica”: quanto è importante per lei utilizzare il canale della fotografia a questo scopo?
Fondamentale. In un mondo devastato dai cambiamenti climatici, da molta indifferenza su questo tema, è importante cogliere ogni angolo suggestivo che la natura ci offre e condividerlo il più possibile. Da italiana mi preme anche sottolineare che in Svizzera sono sempre stata accolta con gentilezza e con cordialità e trovo assurda questa continua rivalità tra i due Stati. Dopotutto la promozione territoriale serve anche a creare armonia, deve essere un’occasione per instaurare rapporti di amicizia. Oggi sul mio sito web metto anche le foto del Silsersee, del Passo Maloja e di Bregaglia scattate sabato scorso (www.stefaniagrasso.it).