CONFINI: Gita Sportiva Palü 13/14 Luglio 2024

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All’ “Ordine di marcia” della Sportiva Palü Poschiavo hanno dato seguito 15 alpinisti che si sono ritrovati a Poschiavo per affrontare questa nuova avventura tra le spettacolari cime delle nostre regioni. Saliti in macchina si varcava il confine con l’Italia a Piattamala. Il bel tempo sembrava voler arrivare dopo una notte di tuoni e fulmini. Aprica, Edolo, Ponte di Legno e Tonale dove la squadra di Poschiavini si accingeva a fare il primo “Pit-Stop” e fare il pieno di acqua minerale. Il Tonale che fa da confine tra Trentino-Alto Adige e la Lombardia. Un confine storico, un confine linguistico un confine che sembra dividere due stati nello stato. Si riparte alla volta di una vecchia strada militare che porta ad un fortino, quasi impossibile scambiarsi e senza 4×4 qualsiasi manovra risulta essere un impresa. Dopo un mezz’ora di salita in macchina, una decina di scambi sull’orlo del precipizio e una frizione e un paraurti in meno anche il nostro veicolo di trasporto arriva al posteggio dove ci incamminiamo verso il Rifugio Stavel Denza a 2298m.s.l.m. Arrivati al rifugio, zona di confine tra Tedesco e Italiano incontriamo Mirco, il custode. Parla il tedesco, l’italiano e una decina di dialetti tedeschi e italiani a dipendenza delle necessità. In gamba, simpaticissimo tra servire cibo e parlare con i clienti suona la fisarmonica e canta. La sua capanna sul confine di due mondi la può gestire solo lui che da il benvenuto a tutti e amante delle belle serate in compagnia. Dopo una serata di canzoncine, battute e risate ci si corica all’interno della moderna infrastruttura alpina. Pulita e curata in ogni dettaglio. Colazione prevista alle 03:30.

Tra nottambuli, russatori seriali e turisti agitati per la gita del giorno dopo i primi disperati alle 02.30 del mattino iniziano a girare per il rifugio a mettersi imbraghi caschi e viti da ghiaccio rendendo inutile la sveglia delle 03:25 impostata dai Poschiavini. “Cinc münüt par meta sü li müdandi e rivà a ura a culazion. Alle 03:50 finito il caos delle preparazioni si esce e tutti sono fuori ma nessuno parte… sembrava aspettassero la nostra mitica guida perché nessuno si fidava a partire. I 15 forestieri Poschiavini si avviano per la buia montagna seguiti immediatamente dal resto degli alpinisti del rifugio. Ma dopo il guado di un fiume, vari passaggi ripidi e in parte su neve i frontalini degli altri diventavano sempre più piccoli. Moreno con passo costante ci guidava fino al ghiacciaio dove ci si incordava e attrezzava. La salita sul ghiacciaio ci fa fare un dislivello di circa 700 metri fino al passo sotto la cima di Vermiglio. A suon di battutine e discorsi semiseri dal passo passando da neve a roccia a una piccola cresta si raggiungeva la cima, e che cima, che spettacolo, dalle dolomiti all’Adamello, all’Ortles al gruppo del Bernina si vedeva ovunque. Dalla cima Presanella le nostre Alpi sembrano non avere confini. Dopo una “Pris” sulla cima e varie discussioni sul senso della vita o anche no, si scendeva concentrati. Lungo la discesa incontravamo le varie cordate. Dopo una sciata sugli scarponi e qualche passaggio un pochino più delicato si ritornava in capanna, dove Mirco ci salutava e offriva un “Heuschnaps” concludendo l’avventura dei forestieri Poschiavini a cavallo tra il Trentino Alto Adige e la Lombardia. Pur varcando confini di stato, confini linguistici e culturali questa gita della Sportiva Palü ha mostrato che l’amore per la montagna non ha confini ma unisce chi la vive in un modo o in un altro. Un Grazie di cuore va alla Guida Moreno Demonti, ai monitori che hanno guidato le cordate, i partecipanti alla gita e alla Sportiva Palü Poschiavo.

Per la Sportiva Palü Poschiavo

Francesca e Davide