Skyrace Valmalenco-Valposchiavo: 30 chilometri nella storia

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Il grande ritorno, un anno fa, nel ventennale della prima edizione, e una conferma: la seconda edizione del nuovo corso della skyrace internazionale Valmalenco-Valposchiavo è stata presentata questa mattina nella Sala consiglio del Comune di Lanzada. Un comitato organizzatore che riunisce italiani e svizzeri per suggellare una lunga amicizia tra due valli di confine che condividono peculiarità e aspirazioni. Trenta chilometri, un dislivello di 1800 metri, con partenza a Lanzada, in località Pradasc, e arrivo a Poschiavo, nella piazza comunale, toccando i 2627 metri del Passo di Campagneda. Per il sindaco di Lanzada Marco Negrini, presente con il consigliere con delega allo Sport Giulio Bergomi, è motivo di orgoglio che questo evento transfrontaliero sia stato riproposto: «Consente di valorizzare e di promuovere due valli simili – ha proseguito -: l’auspicio è che gli atleti in gara possano tornare per approfondire la conoscenza del nostro territorio. Il ringraziamento va agli organizzatori e ai tanti volontari che contribuiscono a mantenere i sentieri che nel resto della stagione vengono percorsi da residenti e turisti».

Il presidente della Sportiva Lanzada Massimo Giordani ha tenuto innanzitutto a ringraziare i volontari impegnati nell’organizzazione, un centinaio in totale, a cominciare dai ragazzi, il Comune di Lanzada, gli enti e le aziende che sostengono la manifestazione e il comitato organizzatore svizzero. «La skyrace è il risultato dell’impegno, della passione e del supporto di tante persone che contribuiscono a diverso titolo – ha detto -: con gli amici svizzeri lavoriamo bene e vorremmo continuare». Dario Marchesi, per il comitato organizzatore svizzero, ha ricordato come un anno fa l’idea fosse di proporre la Valmalenco-Valposchiavo quale prova unica: «I commenti positivi e il sostegno ricevuto ci hanno spronato ad andare avanti – ha aggiunto -: c’è unità d’intenti e l’auspicio è di continuare anche nei prossimi anni». Dario Ruttico, presidente del Consorzio Turistico Sondrio e Valmalenco, ha ribadito il sostegno a un grande evento sportivo che consente di promuovere le bellezze della valle.

È toccato a Davide Sertore, consigliere della Sportiva Lanzada, illustrare il percorso. Dal Centro sportivo Pradasc, sede di partenza, gli atleti raggiungeranno Tornadri per poi salire rapidamente verso gli alpeggi Ponte e Cima Sassa da dove inizia un tratto più agevole da percorrere fino all’alpeggio Musella e a Campo Moro. Da lì, dopo aver attraversato il muro della diga, tornerà la salita per raggiungere il Passo Campagneda, a quota 2627 metri, dove attraverseranno l’arco di legno. Dopo una discesa di una decina di chilometri si arriverà a Poschiavo, costeggiando il fiume, fino all’arrivo posto nella centralissima piazza Comunale. I primi atleti, uomo e donna, a transitare a Campagneda, vinceranno il Trofeo Renato Parolini, mentre per il Memorial Marino Zanetti verrà premiato il primo poschiavino al traguardo.

Il programma della manifestazione prevede il ritiro dei pettorali dalle ore 9 alle ore 18 di sabato 17 agosto a Lanzada, al Centro sportivo Pradasc, dove il giorno successivo, alle ore 8.30, verrà data la partenza, anticipata di mezz’ora rispetto al 2023. L’arrivo del primo atleta è previsto intorno alle ore 11, mentre le premiazioni avranno inizio alle ore 14.30. 

L’anno scorso, in una piazza comunale assolata e calda, erano stati il ticinese Roberto Delorenzi e la lecchese Francesca Rusconi, grandi favoriti della vigilia, a imporsi. Resistono i record di Marco De Gasperi, 2h32’03”, e dell’inglese Angela Mudge, 3h10’18”, che i migliori atleti in gara tenteranno di battere il 18 agosto dopo il primo tentativo andato a vuoto l’anno scorso per il caldo eccezionale che avevano trovato anche alle quote più alte. Le iscrizioni chiuderanno alla mezzanotte di mercoledì 14 agosto e l’auspicio è che domenica 18 siano in tantissimi alla partenza.