Le celebrazioni del 1° agosto, festa nazionale svizzera, a Poschiavo si sono svolte nella Piazza comunale, attirando circa 500 persone. Inizialmente, a causa di un temporale, l’evento era stato spostato nella sala Torr. Tuttavia, venti minuti prima dell’inizio, gli organizzatori hanno deciso di reinstallare tutto in piazza, una scelta che si è rivelata vincente dato l’ampio afflusso di pubblico.
La parte ufficiale delle celebrazioni è iniziata alle 20:00 con il suono delle campane. Alle 20:10, la Filarmonica comunale ha introdotto la serata. Subito dopo è intervenuto il cancelliere Nicola Passini, ricordando due importanti anniversari: i 175 anni della Svizzera moderna celebrati l’anno scorso e i 500 anni del Libero Stato delle Tre Leghe. Ha annunciato che il 14 settembre Poschiavo festeggerà questo giubileo con un evento aperto a tutti. Passini ha poi elogiato la Filarmonica comunale di Poschiavo, diretta dal maestro Gioacchino Sabbadini, per il loro recente successo alla festa cantonale della Federazione bandistica grigionese a Klosters, dove hanno ottenuto il primo posto nella categoria 3a Armonia.
Il saluto del Podestà e l’allocuzione dell’Onorevole Jon Pult (vedi sotto) hanno dato seguito alle celebrazioni ufficiali, che sono poi proseguite con l’Inno Nazionale e altri brani musicali della Filarmonica.
La serata è andata avanti con varie attività ricreative, tra cui l’esibizione del gruppo di ballo country “Old boots” che ha presentato cinque balli e una dimostrazione della Società ginnastica con la costruzione di quattro piramidi. Alle 22:00, il tradizionale treno è partito per Le Prese, seguito alle 22:15 da un programma in riva al lago organizzato dalla Società Albergatori e Osti; qui, Flavio Lardi ha tenuto il tradizionale discorso di benvenuto. La serata si è conclusa con il ritorno del treno a Poschiavo, chiudendo una giornata di festeggiamenti riusciti e molto partecipati.
I discorsi pronunciati
Giovanni Jochum (clicca qui per la versione integrale)
Nell’allocuzione del 1° agosto 2024, il podestà Giovanni Jochum ha dato un cordiale benvenuto ai presenti, esprimendo un ringraziamento particolare all’onorevole Consigliere Nazionale Jon Pult per la sua presenza come ospite d’onore. Jochum ha sottolineato l’importanza di ricordare il compleanno della patria, concentrandosi sul Cantone dei Grigioni e sul comune di Poschiavo.
Quest’anno, i Grigioni festeggiano i 500 anni dalla firma del patto delle tre leghe (23 settembre 1524), un evento storico cruciale che ha segnato l’inizio di uno stato autonomo. Questo anniversario viene celebrato con diverse manifestazioni a livello cantonale, regionale e comunale. Jochum ha evidenziato come l’unione delle forze per raggiungere e mantenere gli obiettivi di democrazia e libertà fosse fondamentale allora e continua ad esserlo oggi. Ha richiamato l’attenzione sul ruolo essenziale dei comuni e sulla necessità di impegno e collaborazione per vivere in pace.
A livello comunale, oltre ai festeggiamenti per i 500 anni dei Grigioni, si ricordano anche i sacrifici degli emigranti poschiavini del XVIII e XIX secolo, in particolare i pasticcieri che emigrarono in vari paesi europei. Questi emigranti, partiti per necessità e spesso in condizioni difficili, riuscirono a costruirsi una vita migliore all’estero, contribuendo al benessere della valle al loro ritorno. Jochum ha sottolineato il valore dell’aiuto reciproco, dell’apertura al nuovo e della tolleranza, qualità che hanno permesso alle generazioni passate di migliorare le proprie condizioni di vita e che continuano ad essere importanti oggi.
Il discorso si è concluso con un ringraziamento alle persone attive nella comunità di Poschiavo, il cui impegno, spesso volontario, contribuisce alla vivacità del comune. Jochum ha ribadito l’importanza della collaborazione, della coesione e della convivenza, ringraziando tutti per il loro impegno a favore della comunità e augurando un buon primo agosto.
Jon Pult (clicca qui per la versione integrale)
Jon Pult, nell’allocuzione del 1° agosto 2024, riflette sul concetto di “patria” durante la Festa nazionale svizzera, esprimendo una preferenza per il termine tedesco “Heimat” rispetto a “patria” in italiano, poiché il primo è privo di connotazioni patriarcali e rappresenta meglio l’idea di casa e comunità.
Pult inizia affermando che la nostra casa comune è il pianeta Terra, un luogo che appare tanto vasto quanto strettamente interconnesso. La pandemia di COVID-19 e la crisi climatica dimostrano quanto le nostre vite siano interdipendenti a livello globale. Eventi come questi mettono in luce la nostra appartenenza a una comunità unica con un destino condiviso.
Passa poi a discutere la patria non solo come luogo geografico, ma come insieme di valori democratici. La Svizzera celebra questi valori, sebbene Pult riconosca le imperfezioni del sistema democratico svizzero, come l’esclusione dei non cittadini dalla partecipazione politica. Sottolinea l’importanza della democrazia e la necessità di difenderla contro le minacce rappresentate da guerre, autoritarismo e disinformazione.
Pult enfatizza la necessità di solidarietà e cooperazione per affrontare le crisi, come dimostrato dalla risposta alle catastrofi naturali e dall’accoglienza dei rifugiati. Ricorda che la cooperazione europea è un esempio di come le nazioni possano prosperare insieme, basandosi sulle lezioni apprese dalla storia.
Celebrando la Svizzera, Pult la descrive come un paese che riesce a conciliare tradizione e innovazione, apertura e protezione. Sottolinea l’importanza di un patriottismo inclusivo e orientato al futuro, piuttosto che nostalgico, e conclude che la patria è ciò che ne facciamo, un concetto di comunità democratica di persone libere ed eguali.
Flavio Lardi (clicca qui per la versione integrale)
Nel suo discorso del 1° agosto 2024, l’albergatore Flavio Lardi ha accolto i presenti sulle rive del lago di Le Prese per celebrare la Svizzera e i suoi valori. Ha evocato il “Salmo svizzero”, l’inno nazionale, che celebra la bellezza delle montagne e la libertà della terra.
Lardi ha sottolineato la maestosità della natura circostante, invitando gli ospiti a trovare pace e serenità nella Valposchiavo e a portare con sé ricordi indimenticabili. Ha ringraziato calorosamente i visitatori per il loro entusiasmo e i volontari per il loro impegno nell’organizzazione dell’evento.
Infine, ha augurato a tutti una serata di gioia e riflessione, esortando i presenti a continuare a esplorare le bellezze della valle, e ha concluso l’allocuzione invitando tutti a cantare l’inno nazionale svizzero.
Foto e video di Bruno Raselli